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Vanno 52,8 milioni di euro alla sola capitale. Rilanciato anche l’accordo regione-comune del 2007 per la valorizzazione energetica delle biomasse

Oltre 127 milioni per la raccolta differenziata. È quanto ha stanziato la giunta della regione Lazio per il triennio 2012-2014 a favore delle amministrazioni provinciali e di Roma per incentivare la separazione dei rifiuti, prevenirne e ridurne la pericolosità e promuoverne il recupero.
“Con questo provvedimento garantiamo un ulteriore sostegno e incentivo alle amministrazioni locali per la realizzazione degli interventi finalizzati alla raccolta differenziata – spiega la governatrice Renata Polverini. – Il riparto dei fondi è definito secondo quanto stabilito dal Piano regionale di gestione dei rifiuti e in applicazione delle normative nazionali e comunitarie”. Le risorse sono distribuite secondo una prima quota fissa di 750mila euro all’anno per ciascun ente e una parte variabile in base al numero dei  residenti. In particolare, i fondi disponibili sono così ripartiti nel triennio: Roma 52,8 milioni di euro, provincia di Latina 12,4 milioni, provincia di Roma 28,5 milioni, provincia di Frosinone 11,3 milioni, provincia di Viterbo 8,1 milioni e provincia di Rieti 5,2 milioni.
La giunta ha anche proceduto al rinnovo dell’accordo fra regione Lazio e comune di Roma per il Progetto biomasse, finanziato con fondi regionali per due milioni di euro e finalizzato alla produzione di energia elettrica e termica attraverso la valorizzazione degli scarti legnosi provenienti dalla potatura degli alberi. “Roma s’impegna a destinare alla valorizzazione energetica la biomassa legnosa proveniente dalla manutenzione degli alberi, affidando all’Ama il compito di alimentare e potenziare la filiera di raccolta e conferimento della biomassa – spiegano dalla regione. – La capitale si impegna inoltre a sviluppare la tecnologia dei bruciatori multifuel, da sviluppare in collaborazione con l’università di Tor Vergata attraverso una specifica convenzione, e a provvedere alla messa in opera di almeno cinque impianti, in forma diretta, e di altri dieci, in forma indiretta, tramite l’attivazione di partnership”.