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​Galletti: enti locali responsabili su acque e rifiuti, male anche i commissari straordinari

where Roma when Gio, 26/01/2017 who redazione

Le accuse arrivano dall’audizione in Commissione Bilancio della Camera. Scarsi risultati anche dalla nomina dei sei commissari straordinari

gianlucagallettiminambiente.jpg“La maggior parte delle procedure di infrazione attualmente in essere deriva da inadempimenti ascrivibili ad amministrazioni regionali ed enti locali, in particolare nelle materie acque e rifiuti. Questa precisazione non è volta a stigmatizzare la condotta di alcuni enti territoriali piuttosto che di altri. Mira piuttosto ad evidenziare l'imprescindibile necessità di dare attuazione agli impegni nel medio e lungo termine da parte di chi ha la responsabilità del bene comune, ad ogni livello di governo”. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in audizione alla commissione Bilancio della Camera, sul dl Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno (dl Mezzogiorno).

"I deficit strutturali che siamo chiamati ad affrontare hanno trovato origine in un'epoca nella quale gli strumenti normativi preposti a salvaguardia dell'ambiente erano ancora in nuce e la sensibilità alle tematiche ambientali iniziava progressivamente a materializzarsi nella nostra comunità - spiega Galletti. - Di questi ritardi oggi paghiamo le conseguenze. Dobbiamo pertanto convogliare il nostro comune impegno e dare corso ad azioni quanto più incisive per il superamento di tali carenze. Tale dato è sintomatico di una difficoltà complessiva sistemica".

Le procedure europee aperte - “L'Italia è soggetta a tre procedure di infrazione relative alla violazione della disciplina europea in materia di acque reflue urbane", ricorda il ministro Galletti. Si tratta della Procedura di infrazione 2004/2034 - Cattiva applicazione della direttiva 91/271/Cee nelle Aree Normali con più di 15.000 abitanti. La sentenza di condanna della Corte di Giustizia Ue del 19 luglio 2012 (causa C-565/10); della Procedura di infrazione 2009/2034 - Cattiva applicazione della direttiva 91/271/Cee nelle Aree Sensibili con più di 10.000 abitanti. La sentenza di condanna della Corte di Giustizia Uedel 10 aprile 2014 (causa C-85/13); della Procedura di infrazione 2014/2059 - Cattiva applicazione della direttiva 91/271/Cee in un numero consistente di agglomerati (878) con più di 2000 abitanti collocati sia in aree "normali" che in aree "sensibili". Allo stato la procedura è in fase di Parere motivato. Per le prime due procedure di infrazione è già intervenuta una prima condanna da parte della Corte di Giustizia dell'Unione Europea”.

Commissari scarsi risultati - "Tra aprile 2015 e luglio 2016, su mia proposta, sono stati nominati complessivamente sei Commissari straordinari per 94 interventi per un importo finanziato superiore a 1 miliardo di euro, spiega il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.
"Ad oggi, purtroppo, si deve constatare che tale scelta non ha prodotto i risultati sperati per diverse ragioni- rileva il ministro- la nomina di una molteplicità di commissari non ha consentito di conseguire economie di scala rilevanti portando, invece, in alcuni casi alla duplicazione di strutture inutili; le procedure di concreta messa a disposizione delle risorse finanziarie, sia nazionali che locali, sono risultate troppo laboriose); i tempi previsti nel codice degli appalti per l'espletamento delle gare per la progettazione e per la realizzazione dei depuratori non sono congruenti con l'urgenza dei tempi dettati dalla sentenza della Corte di Giustizia; ai commissari non sono corrisposti compensi e l'incarico commissariale è quindi aggiuntivo rispetto a quello ordinariamente espletato; la vicinanza con i territori spesso ha irretito il loro operato in sterili contrapposizioni localistiche".

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Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti
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