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​In Parlamento presentate proposte per tradurre in legge l’esito del referendum sull’acqua

where Roma when Lun, 17/03/2014 who redazione

L'iniziativa è stata presentata a Montecitorio dal leader di Sel Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia  e dai primi firmatari delle due proposte di legge, Dario Stefano e Nicola Fratoianni

Due proposte, una alla Camera e una al Senato, per tradurre in legge dello Stato l'esito del referendum sull'acqua di tre anni fa con l'obiettivo di “arrestare i processi di privatizzazione dell'acqua”, partendo dal caso emblematico di Acquedotto Pugliese e puntando alla costituzione di un'azienda pubblica regionale in Puglia. L'iniziativa è stata presentata  a Montecitorio dal leader di Sel Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, e dai primi firmatari delle due proposte di  legge, Dario Stefano, presidente della Giunta delle elezioni di  Palazzo Madama, e dal deputato Nicola Fratoianni.
“Prima, dell'acquedotto pugliese si diceva che dava più da mangiare che da bere; è sempre stato accompagnato da un'ombra di ramificazioni clientelari. Ora è tornato famoso per i suoi usi idrici, è l'unica azienda pubblica che ha avuto un rating innalzato da Standard & Poor's, è in attivo, e in 8 anni ha compiuto un salto straordinario di qualità dal punto di vista della modernizzazione”, ha spiegato Vendola.
“Una nazione si costruisce con le ferrovie e con gli acquedotti. L'acquedotto lombardo ha 150 km di rete, quello pugliese 20mila. È una delle più grandi opere pubbliche d'Europa. Sono le proporzioni di un'opera che doveva servire ad affrontare le caratteristiche di una grande regione del Sud priva di risorse idriche. Oggi è un'azienda sana e non esiste un'azienda privata che possa vantare i risultati di
questa azienda pubblica”, ha concluso Vendola.
 
 

immagini
Palazzo sede dell'acquedotto pugliese