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Respinto il ricorso Acea per il lago di Bracciano

where Roma when Gio, 12/09/2019 who roberto

Il Tribunale Superiore delle Acque ha respinto il ricorso che l’utility aveva presentato contro la determinazione della Regione che, di fatto, ha bloccato le captazioni e ha scritto le regole per l’impiego delle sue acque per Roma

Acea Ato 2 ha perso definitivamente la sua lago-bracciano.jpgbattaglia per sfruttare le acque del lago di Bracciano. Il Tribunale Superiore delle Acque ha infatti respinto il ricorso che l’utility romana aveva presentato contro la determinazione della Regione Lazio che di fatto, ha bloccato le captazioni e ha scritto di nuovo le regole per l’impiego delle sue acque per gli usi idropotabili della Città di Roma.

Si chiude così - leggiamo su AGI - una vicenda iniziata nel marzo del 2017 quando, con le mancate piogge primaverili e in concomitanza con prelievi consistenti da parte di Acea, le acque del lago - riserva strategica della capitale - hanno cominciato ad abbassarsi oltre i limiti di guardia. Da quel momento, come è stato raccontato su Agi.it - , la crisi idrica del lago di Bracciano è stata per Roma la peggior crisi idrica di sempre, culminata tra luglio e agosto 2017, quando - nonostante un calo delle acque ormai allarmante - Acea continuava a prelevare a ritmi consistenti.

Simbolo della crisi, oltre ai fondali del lago in secca, le fontanelle di Roma senza acqua per la prima volta nella storia plurimillenaria della città. Per far fronte alla crisi, l’amministrazione Raggi decise infatti di chiudere queste fontanelle e di dare il via, dopo un cambio dei vertici Acea, a un piano di recupero delle perdite e di razionalizzazione per la gestione delle acque che porterà qualche mese più tardi a un recupero di circa 2300 litri al secondo, circa il doppio di quanto prelevato da Bracciano.

A fine dicembre la Regione decise di adottare un nuovo regolamento, che scriveva nuove regole per le captazioni dal Lago di Bracciano. Contro questo regolamento hanno fatto ricorso al Tribunale Superiore delle Acque prima Acea Ato 2 e poi in suo supporto Virginia Raggi, sindaco di Roma, scatenando in tal modo un nuovo scontro con la Regione e con le comunità rivierasche. 

Le nuove regole della Regione intervengono su questo meccanismo, limitando la possibilità di prelievo a situazioni di effettiva emergenza: il lago torna ad essere riserva strategica da usare solo in caso di bisogno, e comunque non al di sotto della soglia delle oscillazioni naturali del bacino. In ogni caso, secondo le nuove regole, le captazioni possono essere attivate solo in presenza di un via libera da parte delle autorità regionali di controllo.
La sentenza ha definitivamente respinto questo tentativo di ricorso e ora le acque del Lago continueranno ad essere gestite con questo nuovo sistema di regole, che prevede tra l’altro anche la possibilità di un sistema di monitoraggio pubblico delle captazioni, così come era stato richiesto dalle associazioni che si erano mobilitate in difesa del lago. 

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lago-bracciano
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