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Ricerca, il settore Energy e Utility non raccoglie consensi tra i consumatori

where Milano when Gio, 07/03/2019 who roberto

La reputazione di un brand dipende per il 29% dall’impatto sociale della marca, i dipendenti sono le fonti di informazioni più credibili. Lo evidenzia una ricerca Omnicom PR Group

Il settore Energy e Utilities raccoglieaziende-municipalizzate.jpg pochi consensi in materia di brand reputation, cioè di considerazione di cui gode un marchio tra i consumatori. A dirlo è la fotografia scattata da Omnicom PR Group, che per la prima volta ha analizzato nove settori chiave dell’economia italiana, con 81 brand ad essi associati, attraverso le lenti attente di oltre 1.000 consumatori “esperti”. La ricerca evidenzia che la reputazione acquisita dipende solo per il 50% dai benefici provenienti da prodotti/servizi, mentre per il 29% il consumatore è influenzato dall’impatto sociale della marca e per il 21% dai comportamenti dei vertici aziendali. A guidare la classifica è l’Automotive, considerato il settore più gradito dagli italiani.

Tra i vari settori analizzati emerge che l’Energy & Utilities spicca in negativo, come il meno vitale, tra i nove analizzati. In verità, un dato non sorprendente.  La matrice di valutazione del consumatore pone il rispetto per l’ambiente al primo posto, esito naturale delle attenzioni agli impianti di produzione energia ed ai temi di inquinamento e smaltimento rifiuti. E qui le aspettative non sono completamente soddisfatte dalle iniziative specifiche del comparto. Le utilities rispondono invece, ben oltre i desiderata dichiarati dai cittadini, su impegno sociale per le comunità in cui operano ed eccedono le aspettative per ciò che riguarda la credibilità della comunicazione. Dato molto interessante è l’aspettativa alta e non soddisfatta per il customer care. Colpa delle truffe telefoniche e della complicata bolletta energetica? Non solo, con la rivoluzione digitale in atto ed il contatto diretto consumatore-azienda, le utilities sono chiamate ad una svolta innovativa. Il modello di liberalizzazione a cui guardare è quello delle TLC.

Per Massimo Garanzini, Business Director - Energy and Utilities Industry Lead di Omnicom PR Group Italia, “la crescente liberalizzazione, reale e percepita, pone le utilities nell’agone della competizione sia a livello nazionale sia locale. La forte resistenza al cambiamento – soprattutto al dialogo con il consumatore, imbrigliato da mille cavilli burocratici – oggi può mettere a rischio quote di mercato. L’ascolto del cliente è elemento chiave per migliorare la reputazione. I progetti di smart-home, e-mobility e smart-cities sono un’interessante, ma ancora parziale, risposta verso l’innovazione”.

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