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Semestrali. Hera: crescono i ricavi (+13%) e l’utile netto (+7%)

where Bologna when Gio, 01/08/2019 who roberto

Semestrale molto positiva, grazie alla crescita organica registrata in tutte le aree di business. Raggiunto il 60% della crescita del MOL prevista al 2022 dal Piano industriale

Sono molto positivi i conti della gruppo-hera.jpgsemestrale Hera.Il cda ha approvato i conti semestrali che vedono ricavi a 3,37 miliardi (+13,6%), un margine operativo lordo di 545,9 milioni (+4,3%) e un risultato netto a 173,9 milioni (+7,1%).
Ricavi in crescita a quasi 3,4 miliardi di euro - Nel primo semestre 2019, i ricavi sono stati pari a 3.371,6 milioni di euro, in crescita per 404,9 milioni (+13,6%), rispetto ai 2.966,7 milioni dell’analogo periodo del 2018. A questo risultato hanno contribuito in particolare la crescita dei ricavi delle attività di trading, i maggiori ricavi e i maggiori volumi relativi alla vendita di gas ed energia elettrica. La parte restante della crescita è stata determinata dai maggiori ricavi nella produzione di energia elettrica e nel trattamento rifiuti.
Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 545,9 milioni di euro - Il margine operativo lordo si attesta a 545,9 milioni di euro, in aumento di 22,3 milioni (+4,3%) rispetto ai 523,6 milioni al 30 giugno 2018. Un risultato particolarmente apprezzabile considerando la minore marginalità per 22 milioni di euro dei mercati di ultima istanza. La crescita è da attribuire alle buone performance di tutte le attività del Gruppo, in particolare ciclo idrico e gas. Risultati positivi anche per le aree energia elettrica, ambiente e altri servizi, tra cui l’illuminazione pubblica.
Risultato operativo e utile ante-imposte in crescita - L’utile operativo sale a 288,9 milioni di euro, in crescita di 15,3 milioni (+5,6%) rispetto ai 273,6 milioni dell’analogo periodo del 2018. La gestione finanziaria è pari a 44,9 milioni di euro, per effetto di minori proventi straordinari, dei minori utili da società collegate e joint venture, nonché dell’applicazione del principio contabile internazionale IFRS16 sui leasing operativi. L’utile prima delle imposte cresce di 9,6 milioni (+4,1%), passando dai 234,4 milioni di euro del primo semestre 2018 ai 244,0 milioni di euro al 30 giugno 2019.
Risultato netto sale a 173,9 milioni di euro (+7,1%) - Il risultato netto al 30 giugno 2019 sale a 173,9 milioni, con una crescita di 11,5 milioni (+7,1%) rispetto ai 162,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, senza gli effetti straordinari derivanti dalla cessione di Medea a Italgas, avvenuta nell’aprile 2018. Risultato reso possibile anche da un ulteriore miglioramento del tax rate, che passa dal 30,1% al 28,7%, grazie al continuo impegno da parte del Gruppo nel sostenere gli investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale in chiave Utility 4.0 che beneficiano di super e iper ammortamenti, cui si sommano ulteriori agevolazioni e crediti d’imposta. L’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo è pari a 166,2 milioni di euro, con un aumento di 8,1 milioni (+5,1%) rispetto ai 158,1 milioni del primo semestre 2018.
Quasi 215 milioni di investimenti e posizione finanziaria stabile - Nei primi sei mesi del 2019 gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 214,6 milioni di euro, in crescita di 30,8 milioni (+16,8%) rispetto ai 183,8 milioni di giugno 2018. Gli investimenti operativi sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
"L'intensa attività di sviluppo per linee esterne e l'ampliamento della dotazione impiantistica supporteranno un'ulteriore espansione del gruppo già dal secondo semestre, consentendo di anticipare il raggiungimento dei target previsti a Piano industriale", si aggiunge. "L'ulteriore ampliamento della dotazione impiantistica nel trattamento dei rifiuti e la joint venture con Ascopiave nel settore energy in fase di formalizzazione ci consentiranno da un lato di implementare i programmi di crescita già nel secondo semestre del 2019 e dall'altro di espanderci in un'area come il Triveneto, strategica per un ulteriore sviluppo delle attività del Gruppo, assicurando già oggi, dopo soli 18 mesi, il 60% della crescita del mol prevista al 2022 dal Piano industriale', ha sottolineato il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano.

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