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Trimestrali – Sale a 76 milioni l’utile di A2a

where Milano when Mar, 14/05/2013 who matteo

Scendono i ricavi della maxi utility, ma cresce a 328 milioni il mol con Edipower ed Epcg. Il dg Ravanelli: “Non è poco, visto il contesto esterno”. Standard & Poor’s conferma il rating

A2a (a2a.eu) ha chiuso il primo trimestre del 2013 con un utile netto di 76 milioni di euro, in linea con l’analogo periodo del 2012, e un indebitamento finanziario netto calato a 4,24 miliardi di euro (-134 milioni rispetto alla fine dello scorso esercizio). I ricavi, spiega la società in una nota, sono scesi del 17,6% a 1,59 miliardi soprattutto a causa delle minori vendite di gas all’ingrosso, mentre il margine operativo lordo è salito del 25,7% a 328 milioni grazie al contributo della filiera energia (153 milioni) che ha beneficiato dal consolidamento di Edipower e dell’ottima performance della controllata montenegrina Epcg.
Per quanto riguarda le prospettive 2013, A2a prevede che la difficile situazione congiunturale sperimentata nel primo trimestre dell’anno “rallenterà la crescita della marginalità industriale”, prevista comunque positiva su base annua “per effetto del contributo derivante dal consolidamento per l’intero esercizio di Edipower, per le previsioni di crescita della produzione idroelettrica, per la crescita dei risultati della filiera calore e per i benefici derivanti dall’avvio del piano triennale di efficientamento”. La crescita del risultato industriale (mol) è stata spinta dalla filiera energia (da 79 a 153 milioni) e da quella calore e servizi (da 43 a 55 milioni) mentre sulla frenata della filiera ambiente (da 71 a 57 milioni) ha impattato la revisione degli incentivi Cip6 da parte dell’Autorità per l’energia.
Stabile il contributo della filiera reti, scesa da 68 a 67 milioni. Per quanto riguarda Epcg il mol del trimestre è stato di 30 milioni di euro contro il milione raggiunto nel primo trimestre del 2012.
Ravanelli: “Margini in crescita rispetto al 2012” – “Confermiamo a livello di margine industriale un anno in crescita rispetto al 2012. Non è poco, visto il contesto esterno”, ha commentato il direttore generale di A2a, Renato Ravanelli, commentando la trimestrale. Per quanto riguarda il debito a fine anno, “sarei contento – ha detto il dg, – al netto di eventuali operazioni straordinarie sulla filiera ambiente su cui non abbiamo preso ancora decisioni operative, se la società iniziasse a vedere un tre come primo numero”.
Standard & Poor’s conferma il rating – Standard & Poor’s ha confermato il rating di lungo termine di A2a, che era pari a “Bbb” con outlook negativo, e il rating a breve termine pari a “A-2”. La conferma del rating, informa un comunicato, “premia il programma di riduzione del debito e l’efficacia della strategia finanziaria, volta a dotarsi anticipatamente delle risorse per il rimborso dei debiti in scadenza”. La valutazione riflette inoltre “un profilo di business forte e stabile, caratterizzato da un elevato livello di diversificazione e integrazione e supportato da una significativa presenza nelle attività regolate”.

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