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Accordo Mite-Politiche giovanili, 20 milioni di euro per il servizio civile ambientale

where Roma when Mer, 01/09/2021 who roberto

Il Programma quadro prevede progetti finalizzati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, tra cui l’aumento del numero di operatori volontari da impiegare e il potenziamento delle conoscenze

Al via in Italia il “Servizio civile ambientaleservizio-civile-ambientale.jpg e per lo sviluppo sostenibile”, che prevede - nell’ambito del Servizio civile universale - programmi e progetti finalizzati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. Dieci milioni di euro sono stanziati per l’anno 2022 dal Mite, mentre per il 2021 ci sono i dieci milioni di euro del Dipartimento per le politiche giovanili. Un accordo è stato sottoscritto dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dal ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, che hanno firmato un protocollo d’intesa in questo senso.
 
Come verranno impiegati i fondi
Come si legge nel protocollo, di durata biennale, il Programma quadro sperimentale denominato “Servizio civile ambientale e per lo sviluppo sostenibile” è volto ad aumentare il numero di operatori volontari da impiegare, anche a supporto degli enti territoriali, in programmi d’intervento specifici e progetti dedicati alle tematiche ambientali e alla transizione ecologica; potenziare le conoscenze e competenze degli enti di Servizio civile universale, che aderiranno all’iniziativa, attraverso percorsi di “capacity building”; potenziare le conoscenze degli operatori volontari sulle tematiche ambientali legate alla sostenibilità e alla transizione ecologica attraverso percorsi di formazione dedicata; valorizzare sul piano esperienziale le competenze degli operatori volontari sui temi della green economy, anche con riferimento alle nuove professionalità richieste in settori quali la tutela e valorizzazione delle biodiversità, la lotta allo spreco alimentare, la promozione delle energie rinnovabili, lo sviluppo delle nuove tecnologie ambientali, la digitalizzazione, l’economia circolare, la bio-economy, la tutela del patrimonio marino-costiero, la blue economy, la lotta al marine litter, il Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi, l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile; orientare i giovani verso i green jobs, con particolare riferimento all’occupazione femminile; promuovere, attraverso i giovani operatori volontari, attività educative rivolte alla comunità o a particolari categorie, con l’intento di curare la diffusione della cultura della sostenibilità ambientale e sociale sui temi della green economy; impiegare i giovani operatori volontari in azioni e servizi finalizzati all’attuazione delle azioni comprese nell’ambito delle Strategie nazionali, regionali e locali per lo sviluppo sostenibile, in particolare per organizzazioni private e pubbliche amministrazioni.
 
Formazione
Il ministero della Transizione ecologica, avvalendosi delle strutture ministeriali, nonché degli enti di ricerca vigilati, si impegna a realizzare le attività di formazione destinate agli operatori volontari avvalendosi, oltre che di competenze interne, dell’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA), di università e centri di ricerca pubblici e delle associazioni di protezione ambientale riconosciute. Alla conclusione del servizio verrà rilasciata, congiuntamente dal Dipartimento e dal Mite, un’attestazione delle competenze acquisite.

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