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Acque e aria d’Europa. Queste le decisioni di Bruxelles contro gli inquinanti

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 03/11/2025 who roberto

Una migliore protezione delle acque superficiali e sotterranee per rafforzare la resilienza idrica dell’Ue. Si propone di ridurre di oltre la metà il valore limite annuale dell'inquinante principale, il particolato fine (Pm2,5).

La Commissione Ue propone rawpixel.jpgnorme più rigorose sugli inquinanti dell'aria, delle acque superficiali e sotterranee e sul trattamento delle acque reflue urbane e propone sia di rendere più rigorosi i livelli di inquinanti consentiti sia di migliorare l'attuazione, in modo che gli obiettivi di riduzione dell'inquinamento siano più spesso raggiunti nella pratica.
 
Acque d’Europa
La Commissione europea ha accolto con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di aggiornare gli elenchi degli inquinanti delle acque. Gli Stati membri saranno tenuti ad attuarne le prescrizioni e recepire le modifiche alle tre direttive pertinenti: la direttiva quadro sulle acque, la direttiva sugli standard di qualità ambientale e la direttiva sulle acque sotterranee, entro il 22 dicembre 2027. La revisione farà sì che gli elenchi degli inquinanti delle acque siano allineati ai pareri scientifici più recenti e che le nuove sostanze siano monitorate e controllate in modo più rigoroso nelle acque superficiali e sotterranee. Tre atti legislativi dell’Ue saranno adattati di conseguenza: la direttiva quadro sulle acque, la direttiva sugli standard di qualità ambientale e la direttiva sulle acque sotterranee. Le nuove misure renderanno l’Ue più resiliente dal punto di vista idrico e rappresentano un importante contributo all’obiettivo di azzerare l'inquinamento.
 
Nuovi inquinanti nell’acqua
Saranno aggiunte agli elenchi degli inquinanti delle acque nuove sostanze con effetti nocivi ben documentati sull'ambiente e sulla salute umana. L'accordo aggiorna inoltre i limiti per gli inquinanti già inclusi negli elenchi. Sei sostanze che non presentano più un rischio a livello dell’Ue saranno spostate negli elenchi degli inquinanti di rilevanza nazionale grazie alle misure adottate per vietarne o limitarne l'uso, in linea con le più recenti prove scientifiche.
Tra questi ci sono gli pfas, (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche contenute in utensili da cucina, abbigliamento e mobili, schiume antincendio e prodotti per l'igiene personale); fitofarmaci come il glifosato;
Bisfenolo A; farmaci antidolorifici, antiinfiammatori, antibiotici.
Inoltre, traendo insegnamento da incidenti come la morte in massa di pesci nel fiume Oder, la Commissione propone l'obbligo di avvertire post-incidente le regioni del bacino idrico a valle della zona sinistrata. Vi sono inoltre miglioramenti per quanto riguarda il monitoraggio, la comunicazione e futuri aggiornamenti più semplici dell'elenco per tenere il passo con la scienza.
Inoltre, le norme per 16 inquinanti che già erano disciplinati, tra cui metalli pesanti e sostanze chimiche industriali, saranno aggiornate (e in genere più rigorose) mentre saranno stralciati quattro inquinanti che non costituiscono più una minaccia nella Ue.
 
Deroghe sull’acqua
A fini di semplificazione, l'accordo introduce alcune deroghe a breve termine al principio di non deterioramento della qualità e della quantità delle acque. L'accordo riduce inoltre gli oneri amministrativi per gli Stati membri.
 
Depuratori d’acqua
Gli obblighi di trattamento delle acque saranno estesi ai centri più piccoli con mille abitanti (attualmente 2mila abitanti). Per contribuire a gestire le forti piogge, rese più frequenti dalla situazione meteo, è necessario definire piani integrati di gestione delle risorse idriche nelle grandi città. Infine, sulla base dell'esperienza della Covid, la Commissione propone di monitorare le acque reflue sistematicamente per vari virus e la resistenza antimicrobica.
I paesi dell’Ue saranno tenuti a garantire l'accesso a servizi igienico-sanitari per tutti, in particolare per i gruppi vulnerabili ed emarginati.
 
Cosmetici nell’acqua
Poiché il 92% dei microinquinanti tossici riscontrati nelle acque reflue dell’Ue proviene da prodotti farmaceutici e cosmetici, un nuovo regime di responsabilità estesa del produttore imporrà ai produttori di pagare il costo della loro rimozione, in linea con il principio "chi inquina paga" e incentiverà la ricerca e innovazione in prodotti privi di sostanze tossiche, oltre a rendere più equo il finanziamento del trattamento delle acque reflue.
 
Aria d’Europa
La proposta di revisione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente fisserà norme unionali provvisorie in materia di qualità dell'aria per il 2030, più in linea con gli orientamenti dell'Organizzazione mondiale della sanità, avviando nel contempo l’Ue su una traiettoria per conseguire l'azzeramento dell'inquinamento atmosferico entro il 2050, in sinergia con gli sforzi dedicati alla neutralità climatica. A tal fine, propongono un riesame periodico delle norme di qualità dell'aria, per allinearle ai più recenti dati scientifici e agli sviluppi sociali e tecnologici. Si propone di ridurre di oltre la metà il valore limite annuale dell'inquinante principale, particolato fine (Pm2,5).
 
Giustizia per l’aria
La revisione farà sì che le persone la cui salute è stata danneggiata dall'inquinamento atmosferico abbiano il diritto di essere risarcite in caso di violazione delle norme dell’Ue in materia di qualità dell'aria e di essere rappresentate da organizzazioni non governative in azioni collettive per il risarcimento dei danni.
La proposta apporterà maggiore chiarezza sull'accesso alla giustizia, l'effettività delle sanzioni e una migliore informazione del pubblico sulla qualità dell'aria. La nuova legislazione sosterrà le autorità locali rafforzando le disposizioni sul monitoraggio, la modellizzazione della qualità dell'aria e sul miglioramento dei relativi piani.
 
Misure d’aria
Le proposte lasciano alle autorità nazionali e locali il compito di determinare le misure specifiche che adotteranno per soddisfare le norme. Allo stesso tempo, le politiche dell’Ue vigenti e nuove nei settori di ambiente, energia, trasporti, agricoltura, R&I e altri settori daranno un contributo significativo, come specificato nella scheda informativa.
 
Il commento dei commissari
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha dichiarato: "Entro il 2050 l'ambiente in Europa deve essere privo d'inquinanti nocivi. In altre parole dobbiamo muoverci. Le proposte per ridurre l'inquinamento idrico e atmosferico sono l'elemento di forza di questo quadro".
Virginijus Sinkevičius, commissario responsabile per l'Ambiente, gli oceani e la pesca, ha affermato: "La qualità dell'aria che respiriamo e dell'acqua che adoperiamo è fondamentale per la nostra vita e per il futuro delle nostre società".
 
Per saperne di più https://ec.europa.eu/commission/pres....

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