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Aggiornato lo studio Sentieri su Terra dei Fuochi e Taranto. Dati sanitari preoccupanti. Il documento

where Caserta when Lun, 07/07/2014 who michele

Secondo la nuova analisi epidemiologica dell’Istituto superiore di sanità, nelle due aree ci sono più malattie del normale: possibile un collegamento con l’inquinamento

Nella Terra dei Fuochi si muore di più rispetto al resto della Regione Campania: +10% per gli uomini e +13% per le donne nei comuni in provincia di Napoli, mentre per quelli in provincia di Caserta l'aumento è rispettivamente del 4 e del 6%. È quanto rilevato dall' aggiornamento dello studio epidemiologico Sentieri, pubblicato dall' Istituto superiore di sanità (Iss). Lo studio si basa sui dati di 55 comuni e ha riscontrato anche un eccesso di ricoveri ospedalieri per diversi tipi di tumore. L' analisi non ha trovato un eccesso di mortalità tra i bambini, mentre il tasso di ricoveri nel primo anno di età per i tumori è risultato maggiore del 51% nella provincia di Napoli e del 68% in quella di Caserta.
Inoltre è stato aggiornato l’andamento sanitario per l’area di Taranto, dove lo stato di salute della popolazione risulta più compromesso rispetto alla media regionale.
In entrambi i casi, gli andamenti sanitari potrebbero essere correlati anche all’inquinamento, sebbene non vi siano evidenze scientifiche, a parte la patologia del tumore alla pleura (mesotelioma pleurico) che è riconducibile senza dubbi all’inalazione di fibre di amianto come quelle usate per decenni nei cantieri navali di Taranto.
“Le caratteristiche metodologiche dello studio Sentieri - specificano gli studiosi dell’Istituto superiore di sanità - non consentono, in linea generale, la valutazione di nessi causali certi, permettono tuttavia di individuare situazioni di possibile rilevanza sanitaria da approfondire con studi mirati, senza rinviare le necessarie azioni di risanamento dei territori in cui sono presenti situazioni di inquinamento ambientale. Lo studio suggerisce inoltre alcune raccomandazioni di sanità pubblica volte a azioni di prevenzione e di promozione della salute”.
Poiché si rileva “la scarsità delle evidenze disponibili sugli effetti dell'esposizione ai bassi livelli di cancerogeni ambientali”, l’Istituto raccomanda interventi di precauzione, risanamento ambientale, attenzione alle fasce di popolazione più deboli e nuovi studi epidemiologici.
Nel dettaglio, lo studio sulla cosiddetta “Terra dei Fuochi” (individuata in 55 comuni nelle province di Napoli e Caserta) e sui comuni del SIN di Taranto (Taranto e Statte), affidato dal Parlamento all’Istituto Superiore di Sanità con la Legge n°6 del 6 febbraio 2014, avviatosi a febbraio e conclusosi a maggio, nei tempi previsti dal legislatore, è stato realizzato con lo scopo di rilevare eventuali eccessi di mortalità, incidenza oncologica e morbosità stimata attraverso i dati di ospedalizzazione, riferibili all’esposizione a contaminanti ambientali.
Il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni della Terra dei Fuochi è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell’ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale (che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani). Nell’insieme dei comuni della provincia di Napoli (32 comuni) e della provincia di Caserta (23 comuni) la mortalità generale è in eccesso in entrambi i generi.
Per quanto riguarda la salute infantile nella Terra dei Fuochi, non si osservano eccessi di mortalità. Resta meritevole di attenzione il quadro che emerge dai dati di ospedalizzazione, che segnalano un eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori.
Per Taranto, lo studio conferma le criticità del profilo sanitario della popolazione emerse in precedenti indagini. Per quanto riguarda la fascia d’età pediatrica, si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause e di ospedalizzazione per le malattie respiratorie acute; inoltre, per tutti i tumori si osserva un eccesso di incidenza. Nel corso del primo anno di vita si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause ascrivibile all’eccesso di mortalità per alcune condizioni morbose di origine perinatale; per questa stessa causa si osserva un eccesso di ospedalizzazione. Il documento integrale

 

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Rogo di rifiuti e spazzatura
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