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Gli ambientalisti e il Pnrr: per il Wwf “significativo, ma non basta”, per Greenpeace “finzione ecologica”

where Roma when Lun, 03/05/2021 who roberto

Le proposte per energia, biodiversità, territorio, economia circolare, agricoltura biologica. Il commento di Gallo della Sogesid

Il Piano nazionale recupero e resilienzagreenpeace.jpg (Pnrr) trasmesso alle Camere alla prova del mondo ecologista.
“È un passo significativo, ma non basta per una la rivoluzione verde che ha bisogno di una spinta ulteriore sull’energia, sulla biodiversità, sul territorio, l’economia circolare e l’agricoltura biologica”, dice il Wwf. Per questa ragione il Wwf chiede al Governo di usare anche una quota significativa, almeno 10,6 miliardi di euro dei 30 della programmazione complementare al Pnrr per tentare di superarne alcuni limiti e integrare e rafforzare i contenuti del Piano nelle scelte per la rivoluzione verde e la transizione ecologica in campi quali la conservazione della biodiversità, le energie rinnovabili e il contrasto ai cambiamenti climatici, la tutela del territorio, l’economia circolare e l’agricoltura biologica.
 
Più attenzione alla natura
Il Pnrr, osserva il Wwf, si pone l’obiettivo di assicurare la quota del 37% da destinare ad azioni per il clima e la biodiversità (la Missione 2 assegna a questo scopo 59,3 mld di euro pari al 36% dei 191,5 miliardi del Pnrr) ma, secondo il Wwf, la tutela del nostro capitale naturale e conversione ecologica dell’economia e della nostra società devono essere perseguite con maggiore determinazione e con scelte di qualità che siano coerenti con il Green Deal, quale elemento decisivo anche per superare l’attuale crisi economica e sociale.
 
Le proposte
Il Wwf, nell’evidenziare al Parlamento alcune delle maggiori debolezze del Pnrr, chiede che il Governo integri quindi il contenuto del Piano, puntando a scelte innovative che caratterizzino il programma complementare di 30 miliardi di euro, previsti a deficit: conservazione della Biodiversità, scelte energetiche e climatiche, tutela del territorio, economia circolare, agricoltura biologica.
 
Il blitz Greenpeace contro il “Piano della finzione ecologica”
Con un blitz organizzato a Roma (nella foto), attivisti di Greenpeace Italia hanno apposto nuove targhe a quattro ministeri della Capitale così rinominandoli simbolicamente. Lo rende noto l'ong spiegando che "il dicastero del ministro Cingolani è diventato il Ministero della Finzione Ecologica, quello del ministro Giovannini il Ministero dei Treni Persi e dell'Immobilità elettrica. I dicasteri dei ministri Patuanelli e Giorgetti sono stati ribattezzati rispettivamente Ministero per gli Allevamenti Intensivi ed Altre Attività Inquinanti e Ministero dello Sviluppo che Distrugge il Pianeta".
La protesta dell'organizzazione ambientalista, si legge nella nota, "nasce dalla valutazione per nulla positiva del Pnrr del Governo Draghi, approvato in questi giorni dal Parlamento e che mette in atto una vera e propria finzione ecologica".
 
Gallo (Sogesid), occasione per la Transizione Ecologica
“L’ambizioso impianto di investimenti e riforme delineato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegna una storica centralità alle sfide ambientali e infrastrutturali per lo sviluppo dell’Italia, declinandole in una prospettiva nuova: quella della Transizione Ecologica”. Lo afferma Carmelo Gallo, presidente e amministratore di Sogesid, la società “in house” dei ministeri della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. “Una larga quota delle risorse previste nel Pnrr – prosegue Gallo – è orientata su quei capitoli dai quali si potrà valutare la capacità dell’Italia di centrare gli obiettivi climatici e ambientali verso una nuova economia: la crescita delle rinnovabili, l’efficienza energetica, la nuova frontiera dell’idrogeno, l’agricoltura e la mobilità sostenibili, lo sviluppo portuale. Grandi questioni aperte, frutto di ritardi accumulati per decenni, sono affrontate nel Piano in maniera coerente”.

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