torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

L’ambiente e il cinema. A Venezia la sfida fra Siccità, Nuclear e White Noise

where Venezia when Lun, 12/09/2022 who roberto

Concluso Venezia79 con molti film dedicati all’ambiente. Assegnato il premio Green Drop alla migliore testimonianza per l’ecologia; il nucleare sicuro e necessario secondo Oliver Stone

Il nucleare è una fonte di energiawhite-noise.jpg più sicura di altre e soprattutto necessaria per il fabbisogno mondiale e per la salvaguardia del pianeta: lo spiega Oliver Stone, a Venezia con il suo documentario “Nuclear”, fuori concorso alla 79esima Mostra del Cinema che si è conclusa sabato scorso. Il docufilm sull’energia atomica contro i combustibili fossili e contro il cambiamento climatico è stato una delle creazioni di tema ambientale presentate alla rassegna.
 
Green Drop Award a Baumbach e Virzì
Al film "White Noise" di Noah Baumbach, in concorso, è andato il Green Drop Award 2022 di Green Cross Italia, giunto all'undicesima edizione. Il premio - la goccia di vetro di Murano realizzata dal maestro Simone Cenedese - è stato ritirato da Netflix, che ha prodotto il film.
Premio speciale, in collaborazione con Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, a "Siccità" di Virzì, film fuori concorso.
 
La motivazione del premio
"Per aver saputo trattare il tema dell'apocalisse ambientale in maniera realistica e inquietante, con una satira capace di abbracciare vari aspetti della società contemporanea, dove il potere dei media e il consumismo generano una serie di psicosi che rischiano di alterare la percezione dei problemi": con queste parole la giuria d'onore presieduta da Simone Gialdini, direttore di Anec, ha premiato il film di Baumbach.
Questa, invece, la motivazione per "Siccità": "Per la rappresentazione, drammatica e concreta, di un futuro che confina col presente, descrivendo un'aridità ambientale che finisce per rendere altrettanto aride le coscienze di alcuni dei protagonisti, lasciando tuttavia germogliare il seme della speranza".
 
Nuclear di Stone
"Quello che mi dispiace - sottolinea Stone al Lido - è che l'energia nucleare dopo Cernobyl è stata bloccata, accantonata. Lì c'è stato un errore, ma gli scienziati sono stati bravissimi. In questo film ci sono fatti, la leadership politica a volte è stata codarda, fanno quello che vogliono gli elettori, e gli elettori spesso non sanno molto di energia nucleare. Spesso si fa addirittura confusione tra energia nucleare e armi nucleari. Dobbiamo trasformare l'energia nucleare in elettricità, questo sarà fondamentale per il fabbisogno mondiale, che cresce sempre". Un argomento che sta a cuore al regista, spesso autore di opere provocatorie e controcorrente, che è stato ispirato dal libro “A bright future” di Joshua Goldstein e Staffan A. Qvist. "Chi poteva trasformare questo libro in un film meglio di Oliver? Le informazioni che ci sono nel libro non instillano la paura, la paura per il nucleare è l'ostacolo più grande. Sono felice che un cineasta mi aiuti a far capire alle persone che non devono aver paura", spiega Goldstein, a Venezia con il regista.
Il film di Stone sottolinea che mentre i carburanti fossili continuano a cuocere il pianeta, il mondo è finalmente costretto a confrontarsi con il potere delle grandi compagnie petrolifere e con le strategie che, per generazioni, hanno arricchito un ristretto gruppo di individui e aziende. Gli atomi di uranio nella crosta terrestre sotto i nostri piedi contengono un'incredibile concentrazione di energia. Tuttavia, a metà del XX secolo, mentre le società cominciavano la transizione dai carburanti fossili all'energia nucleare, è iniziata una lunga campagna propagandistica, ampiamente finanziata dagli interessi petroliferi, per spaventare il pubblico. Questa campagna avrebbe seminato la paura delle radiazioni, anche se talmente basse da essere innocue, e creato confusione tra armi nucleari ed energia nucleare. "Il cambiamento climatico - sottolinea Stone - ci ha costretto brutalmente a ripensare i modi in cui produciamo energia come comunità globale. A lungo ritenuta pericolosa nella cultura popolare, l'energia nucleare è di fatto centinaia di volte più sicura dei carburanti fossili e gli incidenti sono estremamente rari. Come possiamo liberare dalla povertà milioni di persone e, allo stesso tempo, ridurre rapidamente gas serra quali l'anidride carbonica, il metano e, in molti Paesi, quelli derivati dalla combustione del carbone? Le rinnovabili, come l'energia eolica e solare, possono certamente contribuire a questa transizione, ma sono limitate dal clima e dalla geografia".
 
Stone: politici codardi
"In questo film ci sono fatti, la leadership politica a volte è stata codarda, fanno quello che vogliono gli elettori, e gli elettori spesso non sanno molto di energia nucleare. Spesso si fa addirittura confusione tra energia nucleare e armi nucleari. Dobbiamo trasformare l'energia nucleare in elettricità, questo sarà fondamentale per il fabbisogno mondiale, che cresce sempre", ha detto Oliver Stone.
 
Virzì e Siccità, un film apocalittico e pazzo
“Siccità” di Virzì è un film apocalittico, senza speranza, autunnale con una Roma dove non piove da tre anni, con il Tevere in secca, piena di scarafaggi e nuove epidemie e dove si agitano persone tutte alla deriva. Questo, in sintesi, il film passato fuori concorso e che andrà in sala dal 29 settembre con Vision Distribution e con tanto di megacast, di cui fanno parte Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Sara Lazzaro, Silvio Orlando, Edoardo Purgatori, Valerio Mastandrea, Vinicio Marchioni e Tommaso Ragno. "Sono momenti difficili per il nostro Paese e questo film è pazzo, ambizioso e apocalittico allo stesso tempo. Volevamo raccontare quello che stava succedendo tra chi diceva che ci saremmo abituati a tutto e chi diceva che sarebbe stato sempre peggio. È un film anche di solitudine, che ti fa capire - è stato uno degli insegnamenti della Pandemia - che in certi casi la redenzione viene dall'essere connessi e che alla fine è stupido ragionare nei termini dei confini nazionali. Questa è la visione che dovrebbero avere i nostri politici".

immagini
white-noise
leggi anche: