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Amianto. Nuove regole per l’area contaminata di Broni e Stradella (Pavia)

where Pavia when Lun, 22/07/2019 who roberto

Presentata al ministero dell’Ambiente la proposta di una diversa perimetrazione del Sin. L’assessore lombardo Cattaneo: il ministero riconosca la riperimetrazione e stanzi e risorse

La Giunta regionale della Lombardia ha sin-broni.jpgapprovato, su proposta dell'assessore Ambiente Raffaele Cattaneo, la proposta da presentare al ministero dell'Ambiente di riperimetrazione del Sito di interesse nazionale (Sin) di Broni (nell’Oltrepò pavese) e di ridefinizione del nuovo perimetro del sito di interesse nazionale all'intero Comune di Broni e di Stradella. La zona fu contaminata per anni dalla presenza della fabbrica Fibronit (1932-1994) che produceva manufatti di amianto cemento, secondo produttore in Italia dopo l’Eternit di Casale Monferrato (Alessandria).
La richiesta ufficiale
"Con questa delibera stiamo chiedendo ufficialmente al Ministero dell'Ambiente la riperimetrazione del Sin, estendendolo all'intera area dei comuni di Broni e Stradella, come da loro richiesto - ha spiegato Cattaneo. - La priorità di Regione Lombardia è infatti di favorire in modo concreto la più rapida bonifica dell'intero territorio interessato, in piena collaborazione con tutte le istituzioni locali. A questo punto ci auguriamo che il Ministero riconosca la riperimetrazione e stanzi le risorse adeguate per gli interventi in questa area più estesa". Il Ministero dell'Ambiente ha la titolarità sulle procedure di bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale di bonifica, i cosiddetti Sin.
La richiesta di riperimetrazione
Su richiesta della Regione interessata, con decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sentiti gli Enti locali interessati, può essere ridefinito il perimetro dei Siti di interesse nazionale, mentre rimangono di competenza regionale le operazioni di verifica e l'eventuale bonifica della porzione di siti che, esulino dal sito di interesse nazionale di bonifica.
All'area ex Fibronit, già acquisita al patrimonio comunale, a quella ex Ecored, anch'essa già acquisita e a quella Fibroservice, che hanno in corso messa in sicurezza e bonifica (nell'ultimo caso a cura del privato) si confermano, negli interventi legati al Sin, l'ex sede della scuola primaria Baffi in via Gramsci, la sede del Liceo scientifico Faravelli di Broni e il Centro trasfusionale Avis dell'ospedale di via Emilia a Broni. A seguito della relazione epidemiologica, vengono ora inseriti gli interi territori dei Comuni di Broni e Stradella.
Perché la proposta: tutelare salute e ambiente
L'idea di ridefinire il perimetro del Sin di Broni, con l'inserimento dell'intero territorio dei Comuni di Broni e di Stradella, risponde a una logica di tutela della salute dei cittadini e di tutela dell'ambiente, in considerazione del fatto che, negli anni, l'azienda situata inizialmente esternamente al perimetro della cittadina di Broni, è rientrata nel tempo all'interno del reticolo cittadino, portando così la fabbrica sempre più a contatto con case e luoghi frequentati quotidianamente dai cittadini.

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