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Analisi Istat. Aumentano le denunce (e le assoluzioni) per reati contro l’ambiente

where Roma when Lun, 16/07/2018 who roberto

Il record nel 2013 con 13mila fascicoli d’accusa, in calo negli anni successivi. Finisce archiviata quasi la metà delle imputazioni. Rifiuti e acque i settori più seguiti dalle procure

Dal 2006 al 2014 si è passati discarica.jpgda 1000 a quasi 13mila procedimenti ambientali, di cui quasi la metà si è risolta con un nulla di fatto, con poi una discesa nel 2015 e nel 2016. Il dato emerge dal rapporto dell'Istat “I reati contro ambiente e paesaggio: i dati delle procure. Anni 2006-2012” e la fonte dei dati utilizzata è rappresentata dai procedimenti penali avviati. Non vi sono dati sull’esito dei processi arrivati in aula, se conclusi con condanne oppure con assoluzioni.
Più fascicoli finiti in nulla di fatto - Sono aumentati di anno in anno i procedimenti aperti e poi archiviati perché non era stato commesso reato: nel caso delle accuse di violazione del Testo unico ambientale, sono arrivati all’apertura di un’azione penale (ignoto poi l’esito del processo) appena il 68,1% dei procedimenti aperti nel 2014, il 66% nel 2015 e addirittura il 54,6% dei procedimenti penali avviati nel 2016 (il 45,4% sono stati chiusi e archiviati).
Indagini più lente - La durata delle indagini nelle Procure è molto variabile sul territorio. Tuttavia c’è un preoccupante aumento generalizzato dei tempi dei procedimenti: nel 2015 la durata media delle indagini è stata di 457 giorni, in aumento di quasi il 30% rispetto al 2010.
I numeri delle imputazioni - Nel corso degli ultimi anni, sottolinea l'Istat, "l'aumento delle norme a tutela dell'ambiente e la maggiore attenzione ai temi ambientali hanno trovato corrispondenza in un maggior numero dei procedimenti presso le Procure. Questi sono passati dai 4.774 del 2007 (il Testo unico dell'ambiente è stato varato nel 2006) ai 12.953 del 2014. Nel 2016 sono scesi a 10.320".
Più procedimenti al Sud - Tali dati mostrano un maggior numero di imputazioni nel Sud e nelle Isole (47,7% dei procedimenti penali avviati nel 2016), nel Nord sono pari al 30%.
Accuse per rifiuti - Nel 2016, la maggior parte delle denunce riguarda la gestione dei rifiuti (8.792 procedimenti) e delle acque reflue (1.636). Sono invece 170 le imputazioni per il trasporto non autorizzato di rifiuti e 164 quelli per il traffico organizzato dei rifiuti.
Incenerimento dei rifiuti - Aumentano i procedimenti per incenerimento dei rifiuti. Queste violazioni sono più numerose al Sud, in particolare in Campania, Sicilia e Calabria, ma incrementi si sono avuti anche nel Lazio e al Nord, in Piemonte e Lombardia.
Meno abusi edilizi - In diminuzione è invece il numero complessivo delle violazioni edilizie: meno 55,9% tra il 2006 e il 2016. Il numero dei procedimenti per questo tipo di violazioni è più alto in Campania, nel Lazio, in Sicilia, in Puglia, in Calabria.
Incendi nei boschi - Ancora in numero elevato, poi, i reati relativi agli incendi boschivi a carico di ignoti (3.579 nel 2015), mentre risultano stabili nel tempo i procedimenti contro autori noti (500 nel 2015).
Le zone più colpite dagli incendi boschivi nel corso degli ultimi anni si trovano nei dintorni di Roma, nel Sud pontino e in aree della Liguria e della Puglia. 

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