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Animalìe. Così il Tar ha salvato i cervi abruzzesi dai cacciatori

where L’Aquila when Mar, 03/06/2025 who roberto

I giudici archiviano il contenzioso tra regione e associazioni. L’avvocato Michele Pezone, rappresentante degli ambientalisti: “l’abbattimento non c’è stato. Questo dato per noi configura una vittoria”. Ma il mondo agricolo abruzzese esprime preoccupazione per i danni causati dalla fauna selvatica.

Il Tribunale amministrativocervi-wwf.jpg regionale dell’Abruzzo ha archiviato il contenzioso tra la regione e le associazioni ambientaliste riguardo alla delibera che autorizzava l’abbattimento di 469 cervi, inclusi 142 cuccioli. La decisione è giunta dopo la conclusione della stagione venatoria a marzo, rendendo inefficace il provvedimento contestato. In pratica, i cervi sono così stati “graziati”.

La delibera, emessa nell’agosto 2024, aveva suscitato l’opposizione di gruppi ambientalisti, tra cui Animalisti Italiani, che avevano impugnato il provvedimento. Inizialmente, il Tar aveva respinto la richiesta di sospensione, ma il consiglio di Stato aveva successivamente accolto il ricorso, sospendendo l’efficacia della delibera e rinviando di nuovo la decisione al Tar.
Con la chiusura della stagione di caccia, i giudici hanno dichiarato cessata la materia del contendere, riconoscendo l’inefficacia dell’atto impugnato.
 
Le associazioni
L’avvocato Michele Pezone, rappresentante delle associazioni ricorrenti, ha commentato con l’Ansa: “l’abbattimento dei cervi non c’è stato. Questo è il vero dato da sottolineare che, per noi, configura comunque una vittoria”.
 
Gli agricoltori
Parallelamente, il mondo agricolo abruzzese ha espresso preoccupazione per i danni causati dalla fauna selvatica. Circa diecimila firme sono state raccolte e presentate al presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, per sollecitare interventi efficaci nella gestione degli animali. Le richieste includono l’accelerazione dei risarcimenti, l’attuazione di piani di contenimento per cinghiali e cervi, e la revisione delle leggi regionali sulla caccia e sui danni da fauna selvatica.
L’assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha manifestato disponibilità a rivedere la normativa, sottolineando la necessità di un’unità d’intenti tra le rappresentanze agricole. Il presidente Sospiri ha assicurato “l’impegno del consiglio regionale nel facilitare un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte”.
Una vicenda, quella abruzzese, che nel suo insieme evidenzia la complessità nella gestione della fauna selvatica, dove esigenze di conservazione ambientale e interessi agricoli sono alla ricerca di un complesso equilibrio.

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