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Animalìe. Daini “cacciati” dal Parco del Delta del Po. Gli animalisti protestano

where Ferrara when Lun, 05/09/2022 who roberto

“Non c'era altra scelta possibile”: centinaia di esemplari stanno compromettendo l'equilibrio dell'habitat della pineta di Classe nel Ravennate e del Po di Volano

L’Ente Parco del Delta del Podaini_0.jpg ha deciso di trasferire ad allevamenti, anche da macello, i daini che popolano la pineta di Classe nel Ravennate e il Po di Volano nel Ferrarese, una specie non autoctona proliferata a dismisura in queste aree. “Non c'era altra scelta possibile” si giustificano i responsabili, dopo le critiche arrivate nei giorni scorsi dagli ambientalisti. Finito anche in una interrogazione regionale il piano di controllo dei daini in queste aree, un “caso” ormai da anni. L'intervento previsto - specifica l'Ente Parco - attua le linee guida nazionali emanate dall'Ispra nel 2013 e riprese dai piani regionali.

Compromesso l’habitat
Il punto, per il quale non si riesce a mettere in campo soluzioni non cruente, è che il 90% della popolazione 'abusiva' di daini in Emilia-Romagna è nei confini del Parco e la possibilità di spostare gli animali in altre zone del territorio, rispettando il limite di 30 capi imposto da Ispra, non risolverebbe il problema. Si parla di centinaia e centinaia di esemplari che stanno compromettendo l'equilibrio dell'habitat. Anche la presenza del lupo, naturale predatore, è troppo esigua rispetto alla quantità di daini e, in questa fase, non ne permette il riequilibrio. Dunque, si è dovuto ricorrere alla possibilità, pur contemplata dai piani, di trasferimenti verso allevamenti non a scopo amatoriale.

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