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Animalìe. Il declino dei circhi con animali in Italia

where Roma when Lun, 27/02/2017 who redazione

La Lega Antivivisezionista Lav ha commissionato un’indagine al Censis sul mondo del circo. “Lo stato di estrema difficoltà dei circhi con animali”. Leggi la ricerca integrale

cirquedusoleilaexpo.jpgIl circo con animali è in estrema difficoltà: lo testimonia un’indagine svolta dal Censis che per la prima volta ha raccolto e analizzato i dati economici e le stime disponibili su questo comparto, riferiti agli ultimi anni e aggiornati al gennaio 2017.
L'indagine è stata commissionata dalla Lav, in vista dell’approvazione della riforma sullo spettacolo dal vivo contenuta nel Disegno di Legge 2287-bis del Governo. Questo Disegno di Legge prevede la graduale dimissione degli animali dai circhi ed è attualmente all'esame della Commissione Cultura del Senato.

Il settore è attualmente disciplinato da una normativa che risale al 1968.
Nel frattempo gli spettacoli e il pubblico sono in diminuzione; si affermano nuove forme di spettacolo circense, senza animali; i contributi pubblici in calo vanno più facilmente verso le nuove forme artistiche che non utilizzano animali.

Qualche dettaglio.
Il settore mostra una marcata flessione del numero di spettacoli circensi: - 10,9% (dal 2010 al 2015 il numero di spettacoli è sceso da 17.100 a 15.242). Il numero di partecipanti, seppure in modo minore, registra anch'esso dal 2010 al 2015 una riduzione del - 5,1% passando da 1.155.182 a 1.096.695 di pubblico.

L'analisi della distribuzione della spesa al botteghino nelle regioni italiane mostra una crisi diffusa: -58,8% al Nord Est, -45,2% al Centro, -13% al Sud e Isole, calcolando la variazione percentuale per macroarea nel 2015 rispetto al 2010.

In Lombardia c’è stata una crescita forte degli spettacoli circensi perché ha inciso molto un evento eccezionale come Expo 2015, che ha fortemente valorizzato il Circo Contemporaneo, anche grazie ad una riuscita collaborazione con il Cirque du Soleil. Piemonte e Lombardia, infatti, hanno una tradizione di spettacoli di Circo Contemporaneo, che negli ultimi anni si è consolidata.

Ad aggravare la crisi del settore, il costo del personale, "insostenibile se paragonato al volume d'affari dichiarato alla Siae - spiega la ricerca del Censis. - Sulla base dei dati ufficiali l'attività circense è in perdita progressiva anno su anno, più per problemi strutturali che per esiguità dei fondi statali. Il costo ulteriore del mantenimento degli animali, oltre che rendere meno flessibile l'attività, aggrava ulteriormente il bilancio passivo del Circo Italiano".

A differenza del Circo Contemporaneo, quello che si basa essenzialmente sull'utilizzo di animali va incontro a molteplici ostacoli, come le difficoltà di spostamento sul territorio nazionale e internazionale; l'impossibilità di effettuare liberamente tournée all'estero (molti Stati pongono restrizioni o divieti all'utilizzo di animali per intrattenimento); gli ingenti costi di sostentamento degli animali.

Una stima della LAV, pur risalente al 2010, segnala l'esistenza di circa 100 circhi, in maggioranza dotati di animali. Duemila gli animali detenuti nei circhi Italiani, stimava LAV del 2010: dalle tigri ai rettili, dagli elefanti ai volatili, numeri in possibile crescita. Dovrebbero trattarsi di 400 equidi (cavalli, pony, asini, circa 50 zebre), 80 bovidi vari, 140 cammelli e dromedari, 60 lama, 9 giraffe, 6 rinoceronti, 20 ippopotami, 50 elefanti, 160 tigri (comprese tigri bianche e rosa), 60 leoni e altri felini, 40 tra struzzi, emù.
 
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Il Cirque du Soleil a Expo milano 2015
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