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Animalìe. Il ministro Costa vuole importare nuovi orsi in Lombardia, Veneto e Friuli

where Trento when Lun, 14/09/2020 who roberto

Il caso di M49. Spedita una lettera ai presidenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia affinché si possa estendere ai territori da loro amministrati il progetto Life Ursus. I commenti degli animalisti

Dopo la ricattura dell’orso evasoorso-m49.jpg, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa torna a parlare di M49, che egli ha denominato Papillon per ispirarsi a un famoso fuggiasco della letteratura e del cinema. “Sapere che Papillon è chiuso in una gabbia fa male. Nei suoi mesi di ritrovata libertà non ha mostrato pericolosità verso l’uomo, ha cercato cibo, come è giusto che sia. Poteva essere radiocollarato nuovamente e seguito a distanza. Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, con il quale sono in contatto, conosce bene la mia posizione. Quindi ho dato mandato attraverso gli uffici del ministero a Ispra e ai Carabinieri Forestali di andare a verificare le condizioni di salute di Papillon e degli altri due orsi che si trovano a Casteller, un luogo ormai al limite della sua capienza. Vogliamo che in questa detenzione almeno sia garantito il benessere animale”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Portare nuovi orsi in Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia
“Non è un mistero che nei mesi scorsi io abbia provato tutte le strade per poter trovare una nuova casa per Papillon all’estero. Ma per ora le notizie non sono positive. Credo però che il discorso vada reimpostato completamente. Premesso che la sovrappopolazione denunciata dal presidente della provincia di Trento è da dimostrare, ho scritto una lettera ai presidenti delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia affinché si possa estendere ai territori da loro amministrati il progetto Life Ursus – spiega il ministro – un progetto europeo di reintroduzione dell’orso bruno ambizioso e ben riuscito, se consideriamo che questi splendidi mammiferi erano quasi estinti negli anni 80”.

I motivi del progetto di importare nuovi orsi
“Grazie a quel progetto - come scritto nella lettera firmata dal ministro Costa - nelle Alpi italiane sono presenti oggi circa 100 orsi ed appare realistico raggiungere l’obiettivo di ricreare una continuità ecologica con le popolazioni di orsi dei Balcani. Considerata l’importanza del progetto, sia a livello nazionale che internazionale, da più parti ci chiedono una valutazione per ampliare l’areale di presenza del mammifero, favorendo l’espansione degli orsi in luoghi con caratteristiche ambientali idonee, per assicurare la persistenza a lungo termine della specie nel nostro Pianeta”.
Tra i vari siti italiani in valutazione le caratteristiche di questi territori appaiono, agli esperti del ministero, idonee con elevata disponibilità trofica per gli orsi bruni.
“Andranno chiaramente approfondite con rigore scientifico le opportunità e le problematiche collegate ad un trasferimento di alcuni animali oggi presenti in Trentino, ma resta necessaria un’intesa tecnica e politica rispetto al progetto di reintroduzione tra le nostre amministrazioni”.
Il ministro Costa ha quindi chiesto ai tre presidenti la disponibilità a un incontro per approfondire la tematica. “Sono certo che un progetto di tale rilevanza e che ha già mostrato il successo sarà accolto favorevolmente dai presidenti Fedriga, Zaia e Fontana”.

Il Wwf contro il Trentino
“Una vera e propria persecuzione verso Papillon, catturato per la terza volta in poco più di un anno. M49 sarà a breve rinchiuso nell'area faunistica del Casteller, dove oggi sono già reclusi altri due orsi, DJ3 e M57, e dalla quale questo esemplare è già fuggito due volte negli scorsi mesi, mostrando da un lato la sua enorme voglia di libertà, e dall'altra la scarsa sicurezza e adeguatezza della struttura”, afferma il Wwf. “Il Wwf si auspica che M49 venga rimesso in libertà, ma questa volta mettendo in atto un attento ed efficace sistema di monitoraggio, tramite radiotelemetria, che consenta ad una squadra appositamente dedicata di seguire tutti i suoi spostamenti, così da prevenire eventuali situazioni di criticità”.
 
La protesta della Lav
Secondo l’associazione Lega Antivivisezionista Lav, “la prigione del Casteller, da cui M49 era già fuggito due volte, è poco più di un recinto del tutto inadatto a ospitare orsi. La Provincia di Trento non si accanisca contro M49: è stato catturato nella zona del Lagorai dove avrebbe potuto, tra poche settimane, andare tranquillamente in letargo. Chiediamo al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di farsi garante della salvezza di M49 e chiediamo al Ministro e al Presidente Fugatti di sedersi ad un tavolo comune per trovare soluzioni diverse da ergastolo e uccisioni. L’orso era già fuggito due volte dal recinto del Casteller, dove peraltro era segregato in un angolo della struttura, stretto e angusto per qualsiasi orso - afferma Massimo Vitturi, responsabile LAV animali selvatici - uno spazio inadeguato, dove peraltro da alcuni giorni è stato portato anche l’orso M57 e dove è già presente l’orsa DJ3”.

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