torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Animalìe. A rischio di scomparsa il rinoceronte, ma in India la tigre torna a ruggire. Aiutiamo i ranger

where Roma when Lun, 26/01/2015 who redazione

Il Wwf: il bracconaggio minaccia il grande erbivoro, mentre per lo splendido felino asiatico sono stati censiti 800 esemplari in più in sette anni: “Gli sforzi di conservazione hanno dato buoni frutti”. Campagna per dotare di mezzi i ranger del parco Kruger

Una notizia buona e una cattiva sul fronte dai grandi animali selvatici. Quella buona riguarda la tigre: in India la popolazione è in crescita, dai circa 1.400 esemplari. Invece peggiora il già difficile stato di salvaguardia del rinoceronte in Africa: nonostante il maggiore impegno per contrastare l'ondata di bracconaggio, in Sud Africa nel 2014 si è toccato il record di 1.215 esemplari uccisi.

I dettagli sulla tigre: il ministro dell'Ambiente indiano, Prakash Javadekar, ha annunciato che all’inizio del ‘900 il numero di questi felini in India era di circa 100mila, ma nel corso dei decenni si è registrata una caduta permanente a causa del bracconaggio che alimenta il mercato illegale della medicina tradizionale cinese, fino ad arrivare ai 1.411 individui del censimento del 2008, ma ora hanno superato i 2mila. L'ultimo incoraggiante censimento è il frutto, sottolinea il Wwf, della migliore gestione e del potenziamento delle Tiger Reserves e delle altre aree protette in India.

nationaltigerconservationauthoritylogo.pngIl report "Status of tiger in India" realizzato dal National Tiger Conservation Authority del governo indiano e diffuso dal ministro dell’Ambiente, Foreste e Climate Change, Prakash Javadekar, dimostra come il miglioramento della situazione e la possibilità stessa di un futuro per le tigri dipende dalla capacità dei governi di mantenere integro e vitale l'habitat a disposizione delle tigri per l'alimentazione e la riproduzione, e al riparo dalla minaccia numero uno: il bracconaggio. Il report ha interessato 18 Stati indiani e ha identificato 1.540 singoli animali attraverso le immagini raccolte da oltre 9mila fototrappole distribuite sul territorio, in pratica il 70% della popolazione stimata di questo felino. Assieme al report sullo status di conservazione delle tigri in India, il governo indiano ha diffuso anche una analisi economica di 6 “Tiger reserves” e un’altra sui corridoi, che evidenzia le criticità legate al mantenimento della connettività tra le diverse popolazioni di tigre.

“Intraprendere un censimento su questa scala riflette la dedizione, l'esperienza e la leadership della National Tiger Conservation Authority indiana", dice Mike Baltzer, capo del Wwf Tigers Alive Initiative. "Tuttavia questo impegno e questi sforzi rischiano di essere annullati dai bracconieri: per questo è imperativo per tutti i governi dei paesi che ospitano la tigre intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo Bracconaggio Zero”. Il bracconaggio e la commercializzazione vengono perpetrati da decenni per soddisfare una grande varietà di richieste: uso di tutte le sue parti per rimedi tradizionali nella medicina cinese, esibizione di trofei, produzione di amuleti, utilizzo di peli per vestiti rituali.

Molto negative, invece, le notizie sulla situazione dei rinoceronti: terribile record di bracconaggio in Sud Africa, con 1.215 esemplari uccisi nel 2014 in Sud Africa, il 21% in più dell'anno precedente, preda della criminalità organizzata. La riunione sul commercio illegale di specie selvatiche si terrà in Botswana nel mese di marzo.

I dati diffusi dal governo sudafricano mostrano che più di 100 rinoceronti sono stati illegalmente uccisi in media ogni mese nel 2014 - con un aumento del 21% rispetto ai 1.004 del 2013. Il Kruger National Park, che vanta il maggior numero di esemplari del paese, rimane l'epicentro del bracconaggio, con 827 rinoceronti uccisi per i loro corni durante l'anno - quasi due terzi del totale. Attualmente, il Sud Africa ospita circa 20mila rinoceronti - oltre l'80% della popolazione mondiale. Le autorità sudafricane hanno annunciato che ci sono stati 386 arresti per reati contro i rinoceronti nel 2014, soprattutto grazie alla dedizione e all'impegno dei ranger.

“Neanche i ranger ben preparati di un parco consolidato come il parco nazionale del Kruger possono fare abbastanza per fermare le milizie armate, che hanno fatto del bracconaggio dei rinoceronti una vera e consolidata fonte di finanziamento”, commenta Isabella Pratesi, direttrice Conservazione Wwf Italia.

Per questo motivo il Wwf lancia una sottoscrizione per aiutare le centinaia di ranger, guardie e volontari del Wwf attivi in Italia e nel mondo, per dotarle di attrezzature tecnologiche, medicine, fuoristrada, gps, camera-traps, binocoli, radiotrasmittenti e altri equipaggiamenti indispensabili a monitorare il territorio per sorprendere bracconieri e trafficanti.
 
Per documentarsi su tigre e rinoceronte e per partecipare alla campagna di aiuto ai ranger del Kruger criminidinatura.wwf.it

immagini
Logo della National Tiger Conservation Authority
leggi anche: