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Animalìe - La stagione della caccia è finita. Storie di bracconieri con lo smartphone

where Milano when Lun, 01/02/2016 who michele

I richiami ormai sono file nel telefono. Il Wwf: cresce il bracconaggio, crisi nei controlli. La Liguria contro le regole europee

Domenica 31 gennaio si è conclusa la stagione venatoria 2015 -2016. Stando all’ultima indagine Eurispes, il 68% degli intervistati sono schierati contro la caccia, mentre sul profilo legislativo la novità di quest’anno è stata per tre specie migratrici (tordo bottaccio, cesena e beccaccia), per le quali la caccia si è chiusa in alcune regioni il 20 gennaio, grazie ad un provvedimento emanato il 15 gennaio dal Consiglio dei Ministri. Il Consiglio è però dovuto intervenire nuovamente (come accaduto nella stagione 2014/15) nei confronti di 7 Regioni che avevano stabilito nei calendari venatori la chiusura al 31 gennaio per le tre specie, contrariamente a quanto previsto dalle regole europee a tutela della fauna selvatica e della biodiversità. Queste specie si trovano ora già nella fase prenuziale o di riproduzione, periodi in cui non è consentita alcuna forma di caccia, secondo le norme europee. C’è già una procedura di infrazione contro l’Italia (Eu-Pilot 6955/2014) due anni fa per il mancato rispetto della Direttiva (2009/147/CE) sulla conservazione degli uccelli selvatici, che vieta la caccia durante i periodi della migrazione prenuziale, della nidificazione, della riproduzione e della dipendenza dei piccoli dai genitori. La regione Liguria ha impugnato al Tar il provvedimento del Governo.

“Bene ha fatto il Governo ad esercitare i poteri sostitutivi nei confronti delle regioni Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Puglia, apprichiamicaccia.jpgLombardia e Umbria, imponendo lo stop alle doppiette per le tre specie al 20 gennaio”, ha commentato Patrizia Fantilli del Wwf Italia. Anche quest’anno il Wwf registra l’esistenza di un confine sempre più spesso labile tra attività venatoria e bracconaggio: le oltre 350 Guardie volontarie del Wwf segnalano in continuazione episodi di uccisioni illegali di animali, anche appartenenti a specie protette e rare come lupi, orsi, aquile, persino cicogne.

E sul lupo i bracconieri si sono particolarmente accaniti in questi ultimi 3 anni anche con esposizioni macabre degli animali uccisi: trappole, lacci (anche destinati a catturare ungulati), bocconi avvelenati e impatti mortali con le auto sono stati letali per il 20% della popolazione italiana di lupo (pari a diverse decine), e di questi almeno 11 solo nella provincia di Grosseto.
Il bracconaggio contro i piccoli uccelli migratori è svelato dalle trappole e dai richiami acustici sequestrati un po’ ovunque, specie nelle piccole isole e in particolare a Ischia, sulla costa di Napoli e a Salerno.
Centinaia le denunce in tutta Italia per abbattimenti di fauna protetta, o caccia con mezzi vietati (come archetti, trappole o reti), o in periodi e luoghi chiusi alla caccia, persino nei parchi. Le guardie venatorie del Wwf del nucleo di Firenze ha elevato ben 25mila euro di sanzioni che verranno incassate dalle amministrazioni locali.

In Lombardia le guardie volontarie venatorie Wwf negli ultimi vent'anni hanno sequestrato circa 450 richiami acustici, che oggi vengono sostituiti però dai file audio degli smartphone, e sono dunque più difficili da individuare.
In questi è stato scoperto un nuovo impianto di cattura illegale per anatre, presso un impianto fisso di caccia nel Comune di Calvisano. L’intervento del Corpo di Polizia Provinciale di Brescia ha permesso il sequestro della struttura illegale e di cinque esemplari di anatre (4 alzavole e un codone), detenute in violazione alla legislazione. È il decimo impianto da uccellagione per anatidi scoperto dalla Wwf nella provincia.

“La cancellazione delle Polizie provinciali specificatamente preposte ai controlli venatori crea inevitabilmente un varco in cui tutti i reati connessi al bracconaggio si innesteranno più facilmente”, protesta il Wwf. “Inoltre il momento particolarmente delicato e complesso che il Corpo Forestale dello Stato sta attraversando non consente di supplire al vuoto lasciato dalle polizie provinciali che il Governo non ha voluto assorbire in un ruolo organico”.

immagini
Schermata smartphone per scaricare app con richiami per la caccia
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