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Animalìe. Stop agli allevamenti da pelliccia, ecco i produttori al bando. E in Europa?

where Milano when Lun, 27/12/2021 who roberto

Si trovano in Lombardia, Romagna e Abruzzo e contengono oltre 2.300 visoni riproduttori. In Europa sono già nove i Paesi che li hanno messi al bando

Oggi in Italia sono rimasti cinquevisone-pelliccia.jpg allevamenti  e si trovano in tre regioni: Lombardia, Emilia-Romagna e Abruzzo, e in particolare nelle province di Brescia, Cremona, Forlì-Cesena, Ravenna, L’Aquila, che complessivamente detengono 7.230 visoni “riproduttori”.
 
Allevamenti senza animali
Gli allevamenti attualmente attivi con ancora animali si trovano in Lombardia con 3.373 visoni tra gli allevamenti di  Calvagese della Riviera (Bs) e Capergnanica (Cr), in Romagna con 2.773 visoni tra gli allevamenti di Galeata (FC) e San Marco (Ra) e, infine, con 1.084 visoni si trovano in un allevamento di Castel di Sangro, in provinci di L’Aquila. Altri allevamenti attivi ma senza animali si trovano a Misano (Bg), Montirone (Bs), Capralba (Cr): in questo allevamento è stato segnalato un focolaio di Covid che ha comportato l’abbattimenti di tutti e 26.200 visoni -, Rovolon e Villa del Conte, entrambe nel padovano. In quest’ultimo sono stati abbattuti tutti i 3.000 visoni riproduttori.
 
La situazione in Europa
L’allevamento di animali allo scopo di produrre pellicce è già stato vietato da numerosi Paesi in Europa e principalmente per motivazioni etiche e di benessere animale, poi anche come misura anti-Covid per evitare ulteriore diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 e nuove varianti. Tra divieti vigenti o già approvati che entreranno in vigore a breve in area europea, molti Stati hanno già messo al bando gli allevamenti di animali “da pelliccia”: Regno Unito (dal 2000), Svizzera (2000), Austria (2004), Slovenia (2013), Repubblica di Macedonia (2014), Croazia (2017), Lussemburgo (2018), Repubblica Ceca (2019), Serbia (2019), Germania (2022), Belgio (2023), Irlanda (2022), Norvegia (2025), Estonia (2026), Francia (2026), Bosnia ed Herzegovina (2029). Durante l’epidemia di coronavirus, l’Olanda ha anticipato al gennaio 2021 il divieto precedentemente fissato al 2024; la Svezia e la Danimarca hanno sospeso l’allevamento di visoni per tutto il 2021, la Danimarca ha già confermato proroga sospensione a tutto il 2022, mentre l’Ungheria, che non ha mai avuto allevamenti di visoni, ha disposto il divieto di importazione di visoni come misura preventiva contro la possibile delocalizzazione di allevamenti da altri paesi.

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