torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Annuario Ispra/1 – Nel dettaglio: aumentano gli eventi climatici estremi

where Roma when Lun, 28/07/2014 who redazione

I dati di clima, inquinamento del mare e dell’aria. L’erosione delle coste. I campi elettromagnetici in Italia e il caso Muos in Sicilia

Secondo l’Annuario Ispra presentato a Roma, sul capitolo dello stato del mare i problemi più urgenti vengono da alghe come l'ostreopsis ovata, di origine tropicale e potenzialmente tossica, la cui presenza è andata aumentando tra 2007 e 2013.
In particolare, l'anno scorso la microalga è stata rilevata nel 2013 in 12 regioni costiere, mentre risulta sempre assente in tutti i campioni prelevati in Emilia-Romagna, Molise e Veneto.
I fenomeni di erosione interessano sempre più le zone marino costiere italiane, spesso sono favoriti da fattori antropici; nel 2011, il 35,8% del territorio nazionale compreso nella fascia dei 300 metri dalla riva risultava urbanizzato, per un valore complessivo di 731 km2 su 670 comuni.
Sul fronte dei cambiamenti climatici, secondo l’Ispra aumenta la frequenza e l’intensità della durata di eventi estremi quali alluvioni, siccità e onde di calore.
Nel 2013 l'anomalia della temperatura media (+1,04 °C) è stata superiore a quella globale sulla terraferma (+0,88 °C), mentre il numero medio di notti tropicali, cioè con temperatura minima maggiore di 20°C, è stato superiore al valore normale, come sempre negli ultimi 13 anni: in media, circa 10 giorni in più nell'anno.
L’inquinamento atmosferico è un problema soprattutto nelle grandi aree urbane e in particolare nel bacino padano. Complessivamente dal 1990 al 2012 le emissioni di ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx) e ammoniaca (NH3) sono diminuite del 62,7%.
Il limite nazionale imposto per il 2010 è stato raggiunto dagli ossidi di zolfo nel 2005, dagli ossidi di azoto nel 2009 e dall'ammoniaca nel 2008. Le emissioni di pm10 (particelle inferiori ai 10 micron di diametro) hanno iniziato a ridursi a partire dal 1992 e da allora al 2012 sono diminuite del 37%. Il valore limite giornaliero di 50 µg/m3 (microgrammi per metro cubo d’aria) da non superare più di 35 volte in un anno civile per il pm10 è stato superato nel 40% delle stazioni.
Le informazioni disponibili per il pm2,5 (particelle inferiori ai 2,5 micron di diametro) da 144 stazioni con una copertura del 90% del tempo mostrano che, nel 2012, la gran parte delle stazioni (82% circa) rispetta il valore obiettivo.
L'obiettivo lungo termine (per la salute umana) dell'ozono, nel 2012 è stato superato nella gran parte delle stazioni: solo il 7% di esse risulta conforme. Il valore limite annuale del biossido di azoto è stato superato nel 17% delle stazioni.
Per il benzoapirene, nel 19% delle stazioni sono stati registrati superamenti del valore obiettivo di 1 ng/m3 (nanogrammo per metro cubo d’aria) come media annua.
Inquinamento elettromagnetico: nel 2012 erano presenti 6.094 impianti srb (stazioni radio base, cioè i ripetitori dei telefonini) e 11.382 impianti radiotelevisivi. Tra il 2011 e il 2012 si è registrato un aumento degli impianti per telefoni e della relativa potenza complessiva, pari rispettivamente al 10% e al 42%.
I casi di superamento dei limiti di legge riguardo gli impianti radiotelevisivi (pari a 608) sono circa 7 volte superiori a quelli relativi agli impianti stazione radio base (pari a 88).
I’Ispra ha voluto anche fare un focus sul radar siciliano Muos (Mobile user objective system). Dalla documentazione analizzata, il complesso di sorgenti campi elettromagnetici che identifica la base americana Nrtf è il seguente: le antenne attive sono in totale 21; 18 le antenne in alta frequenza; 1 in bassa frequenza; 1 antenna per telecomunicazioni interne, denominata whip antenna; 1 ponte radio per telecomunicazioni con la base di Sigonella; i trasmettitori attivi utilizzati per le alte frequenze sono 22, ma, in condizioni estreme, si può arrivare a utilizzarne al massimo 8 contemporaneamente.
Le altre 23 antenne in alta frequenza non sono utilizzate da più di 6 anni e sono prossime alla dismissione.
L'indagine ambientale ha interessato complessivamente 17 siti, di cui 9 individuati sulla base della potenziale criticità rappresentata dall'ubicazione stessa (distanza e direzione) rispetto alla sorgenti emittenti e 8, rappresentativi però di 14 postazioni, scelti in prossimità di ambienti sensibili nell'abitato di Niscemi.
Dai dati rilevati, emerge che, in nessun caso, le emissioni elettromagnetiche superano i limiti di legge della normativa nazionale, sia per quanto concerne le antenne operanti ad alta frequenza sia per quella operante a bassa frequenza. Tali condizioni sono state riscontrate e attestate sia presso le postazioni ritenute critiche, più vicine agli impianti, sia presso i siti sensibili di Niscemi significativamente più distanti dalla base.

immagini
Tromba d'aria con distruzioni
leggi anche: