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L’aria del Nord. L’inquinamento cala ancora; Legambiente chiede più impegno

where Milano when Lun, 24/01/2022 who roberto

A Monza, Brescia, Cremona, Pavia, Lecco, Varese i dati migliori di sempre. Disinquinare la Lombardia "si può e si deve fare”, dicono gli ambientalisti

Prosegue il miglioramento dellainquinamento.jpg qualità dell’aria in Regione Lombardia. Nel 2021, per il sesto anno dal 2014, con le eccezioni del 2015 e del 2017, è stato rispettato il valore limite sulla media annua di 40 µg/m³. In tutte le stazioni del territorio regionale. Questi alcuni dei dati presentati dall’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, durante la conferenza stampa di presentazione dei dati del 2021 alla quale è intervenuto anche il presidente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), Stefano Cecchin.

 
Aria sempre migliore
“Anche i dati che presentiamo – ha affermato l’assessore Cattaneo – confermano come il traffico non sia né l’unica né la principale causa dell’inquinamento. Infatti, nel 2021, nonostante la riduzione delle restrizioni alla circolazione che erano presenti nel 2020, si è confermato un trend in miglioramento sia per il particolato, con il rispetto del valore limite di PM10 sulla media annua di 40 µg/m³ in tutte le stazioni di rilevamento regionale, sia per i livelli di NO2 (biossido di azoto), che risultano quindi tra i più bassi di sempre”.
 
Il quadro complessivo sul miglioramento della qualità dell’aria
Si conferma un trend in generale diminuzione per il PM10, con valori che in diverse città risultano migliori o uguali al dato più basso mai registrato a Monza, Brescia, Cremona, Pavia, Lecco, Varese. Anche il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero di PM10 (50 µg/m³) ha confermato il trend complessivamente in diminuzione registrato per la media annua, con un marcato miglioramento rispetto al 2020, benché in buona parte della regione sia ancora sopra al limite che la normativa fissa in 35 giorni.
 
Andamento del PM2.5
Analogamente al PM10, anche per il PM2.5 il dato 2021 conferma il trend in progressiva diminuzione nel corso degli anni, con valori in miglioramento rispetto al 2020 per quasi tutte le stazioni e, in qualche città (Monza, Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, Mantova, Varese), inferiori o uguali al dato più basso mai registrato negli anni precedenti. Se si restringe l’analisi ai capoluoghi, nel 2021 – anno ancora in parte interessato da provvedimenti di limitazione delle attività causa pandemia – si sono registrati superamenti del valore limite sulla media annua (40 µg/m³) solo a Brescia e Milano, mentre nel 2020 ciò era accaduto anche a Monza.
Anche l’ozono ha visto un più limitato numero di sforamenti delle soglie di informazione e di allarme rispetto agli anni precedenti e, come ormai da anni, benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo si attestano ampiamente sotto i limiti.
 
Meteo e restrizioni Covid
Il parziale riavvio delle attività rispetto ai provvedimenti di lockdown che hanno caratterizzato il 2020 non ha influito sul trend di costante miglioramento della qualità dell’aria, nonostante nel 2021 anche le condizioni meteoclimatiche non siano state, in generale, particolarmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Infatti, se nei mesi più freddi, sia all’inizio che alla fine dell’anno, la precipitazione cumulata è stata prossima alla media degli stessi mesi del periodo 2006-2020, dicembre è invece risultato piuttosto secco e a marzo le precipitazioni sono state tra le più basse mai registrate.
 
I progetti in itinere
Nel 2021 Arpa Lombardia ha concluso la seconda fase del progetto Ammoniaca e, nell’ambito del progetto Super-siti, ha terminato le campagne di Milano viale Marche, Lodi e Moggio e avviato l’approfondimento a Cremona, cui seguirà Varese nel 2022. L’Agenzia, inoltre, è impegnata sia a livello nazionale, sia a livello europeo, in diversi progetti con partner d’eccellenza quali Enea, Ispra, Iss e Cnr. Solo per citarne alcuni, Arpa riveste un ruolo attivo in particolare nei progetti Life Prepair e Pulvirus, Epicovair.
 
Azioni per miglioramento della qualità aria
“Regione Lombardia - ha proseguito l’assessore Cattaneo - ha avviato nel 2021 misure di incentivazione che complessivamente ammontano a 456,9 milioni di euro. E interessano vari settori. A dimostrazione che c’è un’attenzione continua del governo regionale a politiche che guardano al miglioramento della qualità dell’aria”.
Ai trasporti sono destinati, quindi, 289,5 milioni di euro, così suddivisi: rinnovo del parco circolante del trasporto pubblico locale, degli enti pubblici, dei cittadini (269,1 milioni di euro), infrastrutture di ricarica elettrica (15,9 milioni di euro) e sistemi di controllo dei veicoli inquinanti (4,5 milioni di euro).
Il settore dell’energia, con 59,4 milioni di euro per la sostituzione di impianti di riscaldamento inquinanti (25 milioni di euro) e per impianti a fonti rinnovabili per le strutture pubbliche (34,4 milioni di euro).
Per l’agricoltura, quindi, 108 milioni per interventi per la riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera e per la sostenibilità delle aziende agricole (95 milioni di euro) e per la piantumazione di aree urbane (13 milioni di euro).
 
Nuove misure per il 2022
“Regione Lombardia – ha ricordato l’assessore Cattaneo – come già annunciato a dicembre, a marzo aprirà un bando per la sostituzione degli impianti termici a biomassa. Abbiamo previsto 12 milioni di euro destinati in prevalenza ai cittadini oltre che a PMI e Onlus. Rifinanzieremo con 2 milioni di euro gli incentivi per la sostituzione veicoli inquinanti degli enti pubblici. Sono in apertura i bandi destinati al settore agricolo e volti alla riduzione delle emissioni di ammoniaca. Anche queste iniziative dimostrano l’attenzione della nostra regione per l’ambiente e per la qualità dell’aria. Stiamo infatti agendo in tutti i settori che producono più emissioni. La lotta all’inquinamento dell’aria è uno dei punti prioritari del nostro impegno. E questo pacchetto di incentivi consentirà dunque di proseguire nel nostro lavoro”. “A Milano, in Area B, – ha confermato l’assessore Cattaneo – ha preso il via l’utilizzo di Move-In. Ad oggi abbiamo registrato più di 600 adesioni e sono circa 200 le richieste di installazione”.  “I dati dimostrano – ha aggiunto l’assessore – che le misure poste in essere dalla Regione sono efficaci. Nel triennio 2018-20 la Lombardia ha conseguito un’importante riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. E si conferma che siamo in linea con l’obiettivo del Piano Regionale Interventi (PRIA) per la qualità dell’Aria di rientrare in tutti i limiti nel 2025”.
 
Le perplessità della Legambiente
“I risultati della lotta allo smog in Lombardia nel comunicato di inizio anno di Regione Lombardia sono andati a sbattere, come previsto, contro la dura realtà dei pessimi dati di qualità dell'aria che hanno contraddistinto l'inizio del 2022”, protesta la Legambiente Lombardia. “Alla data del 19 gennaio capoluoghi come Milano e Monza avevano già collezionato ben 15 giornate di smog oltre tutti i limiti, seguite dai capoluoghi della bassa, in particolare Mantova e Cremona. In queste prime settimane di inizio anno, solo Varese e Lecco possono vantare una qualità dell'aria accettabile. E la situazione non accenna a migliorare, almeno per ora, soprattutto nelle 5 province lombarde (Milano, MonzaBrianza, Cremona, Pavia, Mantova) in cui, dalla scorsa settimana, restano in vigore le misure temporanee di emergenza per lo smog”. E così la Legambiente replica all'assessore Cattaneo: "La strada da fare per migliorare la qualità dell'aria dei lombardi è ancora lunga e gli sforzi devono essere aumentati, soprattutto nei settori in cui fino ad oggi si è agito in misura insufficiente, come il traffico stradale, o quasi per nulla, come le emissioni degli allevamenti intesivi. Le battute sarcastiche non aiutano a raggiungere l’obiettivo" dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.

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