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L’aria che tira. Allarme degli ecologisti: Napoli intossicata dai fumi delle navi ormeggiate

where Napoli when Lun, 16/06/2025 who roberto

L’associazione Cittadini per l’aria mette sotto accusa le navi ormeggiate a Napoli. Nubi di fumi emessi dai traghetti fermi in porto: “Livelli molto superiori a quelli suggeriti dall’Oms”.

Dense nuvole di fumi si formano cittadini-aria.jpgogni giorno sul porto di Napoli e si riversano sulla città. Questo è il cielo sopra Napoli in un giorno normale. Sono i dati del monitoraggio dell'aria effettuato l’11 maggio a Calata di Porta Massa da Axel Friedrich, esperto di inquinanti dell'aria, Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l'aria, e dai componenti dell'associazione ambientalista tedesca Nabu, relativi alle concentrazioni degli inquinanti - polveri ultrafini, nerofumo e biossido di azoto (NO2) - emessi dalle navi, prevalentemente traghetti, ferme in porto a motori accesi. I livelli di biossido di azoto misurati sono ampiamente superiori a quelli indicati come obiettivo dell’aria pulita dall'Organizzazione mondiale della sanità.
 
I dati
La concentrazione media di nerofumo misurata al molo dei traghetti, dalle ore 10 alle ore 15, è stata di oltre 4,7 microgrammi per metro cubo d’aria (µg/m3), con picchi di quasi 9 microgrammi. L’aria pulita in genere ha 0,3 µg/m3.
Le misurazioni effettuate in continuo con uno strumento che misura il biossido di azoto, per oltre 5 ore, dalle ore 9 alle ore 14, indicano che in porto a Napoli, a pochi metri dagli uffici della Capitaneria di Porto, le concentrazioni medie di biossido di azoto sono state di 60 µg/m3. Le concentrazioni di polveri ultrafini misurate dal contatore di particelle utilizzato per oltre 5 ore hanno raggiunto livelli estremi verso le 12 con oltre 170mila particelle per centimetro cubo d’aria (le misurazioni non hanno espresso il valore nei consueti microgrammi per metro cubo).
Le particelle carboniose di nerofumo sono emesse dalla combustione incompleta degli idrocarburi. Il biossido di azoto NO2 è un gas che deriva dalla combustione degli idrocarburi, principalmente olio combustibile e gasolio, e alla cui esposizione a lungo termine è associato l'aumento di asma e concentrazioni di NO2 superiori a 200 microgrammi per metro cubo d’aria infiammnoa le vie respiratorie.
 
La causa
Secondo Cittadini per l’aria è “una situazione preoccupante ricollegabile probabilmente a cause diverse riconducibili a negligenza degli armatori, come la carente manutenzione dei motori, l'utilizzo di carburanti sporchi e il mancato utilizzo di filtri per il particolato e sistemi di abbattimento degli ossidi di azoto”. Inoltre, afferma l’associazione, c’è il “ritardo che il nostro Paese sta accumulando nella predisposizione delle banchine elettrificate che consentirebbero alle navi predisposte - ma quali e quante lo sono in Italia? - di alimentarsi dalla rete elettrica evitando ore di sosta in porto a motori accesi”.
 
Il commento
“I risultati del monitoraggio evidenziano che la situazione ambientale del porto di Napoli è gravissima, mette a rischio la salute di chi vi lavora, di chi vi transita, e dell'intera città su cui si riversa quotidianamente un enorme carico di inquinanti tossici a partire dai moli di Napoli”, dice Anna Gerometta di Cittadini per l'aria. “La situazione mostra il disprezzo degli armatori e di chi questo processo dovrebbe governare per la salute dei cittadini, che si verifica in tutti i porti italiani, non solo a Napoli”.

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