torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

La biodiversità e l’ambiente. Quanti amici ha l’ape! Voci e ronzii sulla Giornata mondiale

where Milano when Lun, 24/05/2021 who roberto

Tutti i contributi e i commenti per la giornata che ha ricordato il simpatico, operoso e utilissimo insetto

Il 20 maggio è stata celebrata per bee.jpgla Giornata mondiale delle api e sono stati innumerevoli i commenti e le iniziative a sostegno del simpatico, operoso e utilissimo insetto. Ecco una selezione di voci e ronzii.
 
Alessia Rotta del Pd
“Come ci ricorda il poeta Virgilio nelle Georgiche il lavoro delle api può essere messo a confronto con quello dei Ciclopi. Basti pensare ai servizi eco-sistemici che esse forniscono come impollinatrici, di cui l’uomo e l’ambiente hanno beneficiato ogni giorno, e che oggi sono a rischio poiché è in pericolo la sopravvivenza stessa delle api”. Così Alessia Rotta, deputata dem e presidente della commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera. “Negli ultimi anni gli apicoltori hanno lanciato l'allarme per la riduzione del numero delle colonie di api e per il declino delle loro popolazioni a causa di molteplici fattori, tra cui il degrado e la frammentazione degli habitat, gli effetti dell'agricoltura intensiva, gli agenti patogeni, i cambiamenti climatici, l’esposizione ai pesticidi”.
 
Le api adottate dall’azienda Alfonsino

In occasione della Giornata Mondiale delle Api, Alfonsino, il delivery italiano dei piccoli centri fondato da Domenico Pascarella, ha appena adottato 60mila api contribuendo a salvaguardare gli alveari curati da apicoltori della Regione Campania. Con ogni ordine effettuato tramite il servizio di delivery, verrà devoluta una quota per l’adozione di alveari monitorati con i sistemi IoT ideati dalla startup agri-tech 3Bee. Gli alveari adottati saranno dotati di sistemi di monitoraggio basati su tecnologie innovative come l’internet of things e l’intelligenza artificiale al fine di migliorare la vita delle api. Grazie a questi sistemi, gli apicoltori avranno la possibilità di monitorare costantemente lo stato di salute delle api attraverso il proprio smartphone e intervenire tempestivamente in caso di necessità, riducendo i trattamenti chimici e migliorando la produzione e la vita delle api.
 
Enel X ospiterà 3 alveari
La sede di Enel X in viale di Tor di Quinto, 47, a Roma, ospiterà 3 alveari gestiti da Apicolturaurbana.it allo scopo di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Anche a Roma troverà spazio un’iniziativa di protezione di questi insetti e di biomonitoraggio ambientale grazie ad Apicolturaurbana.it (http://www.apicolturaurbana.it/baas), realtà creata da Mauro Veca – apicoltore urbano a Milano da oltre 10 anni – e Giuseppe Manno. I due fondatori sono stati i primi in Italia a fornire soluzioni e strumenti per l’installazione degli apiari sui tetti, terrazzi e giardini di uffici ed aziende. “Siamo orgogliosi di essere al fianco di Apicolturaurbana,it nel progetto a difesa delle api e del loro ecosistema, un’iniziativa virtuosa che preserva la biodiversità e rispetta l’ambiente. Crediamo che tutelare l’apicoltura in ambito urbano sia un’azione fondamentale per far sì che le api, attraverso l’impollinazione, possano continuare a svolgere il loro prezioso compito nella catena della vita. Per questo motivo abbiamo deciso di ospitare tre alveari presso la sede di Tor di Quinto, una scelta responsabile che conferma gli impegni di Enel X in termini di sostenibilità” ha dichiarato Anna Santucci, head of environment global di Enel X. Per saperne di più: https://www.apicolturaurbana.it/baas
 
A Firenze Signa fiori dalle casse di espansione
Si chiama Bees Crops Biodiversity il progetto che il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno sta sviluppando insieme all’Università di Firenze nei pressi dell’impianto di sollevamento di Castelletti, nel Comune di Signa (Firenze). In aree destinate al contenimento delle acque di piena viene lavorato il suolo e seminate due specie di leguminose allo scopo di creare un habitat particolarmente favorevole alla riproduzione degli insetti e soprattutto a dare loro alimento in un periodo di scarse fioriture nettarifere come quello tardo primaverile. Il tutto avviene in una cassa di espansione già interessata da lavori di ricostruzione di una trama di paesaggio agrario tradizionale all’interno del progetto Pit - Parco della Piana, finanziato dall’Unione europea.  Il progetto è stato presentato in occasione della Giornata Mondiale delle Api presso l’impianto di Castelletti. Sono intervenuti l’assessora all’ambiente e alla difesa del suolo Monia Monni, il sindaco di Signa Giampiero Fossi, il presidente e il responsabile del settore ambiente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Marco Bottino e Daniele Vergari, e la ricercatrice del Dipartimento Dagri dell’Università di Firenze Chiara Grassi. Le specie seminate in circa 6 ettari, Trifoglio incarnato (Trifolium incarnatum) e Trifoglio bianco (o ladino - Trifolioum repens), hanno fioritura vistosa: la prima di colore rosso violaceo, la seconda bianco e tempi di fioritura sfalsati. La semina è stata fatta infatti a strisce alternate, sia per dare un effetto visivo interessante (l’alternanza richiama i colori della Toscana nell’anno del 700° anniversario dantesco), ma soprattutto per aumentare il periodo di fioritura, essenziale per dare agli insetti il massimo periodo di presenza di nettare ed assicurare così il massimo nutrimento. A differenza delle semine destinate a foraggio, che vengono tagliate agli inizi della fioritura, la scelta del Consorzio è stata quella di favorire la presenza di nettare per cui l’eventuale taglio avverrà solo dopo che la fioritura sarà finita.
 
Da Gardena la casetta per le api
Gardena per la protezione delle api propone Il Rifugio per insetti ClickUp! Gardena, che è una vera casa per proteggere gli insetti del giardino e garantire loro un riparo sicuro. Dotato di un particolare design, studiato per ospitare diversi tipi di insetti, il Rifugio per insetti ClickUp!, come una casa, è composto da due stanze per api selvatiche, 1 stanza per farfalle e 1 stanza per coccinelle.
 
Il Parco dell’Alta Murgia
L’Ente parco dell’Alta Murgia lancia il progetto “Parco per api e farfalle” che ne prevede il monitoraggio. Nel triennio 2019–2021 oltre 5,6 milioni i fondi impegnati a tutela degli insetti impollinatori. Il “Parco per api e farfalle” è un programma per la salvaguardia degli insetti impollinatori avviato in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, che punta ad aumentare la conoscenza delle specie che vivono nel Parco, individuando interventi di miglioramento ambientale e pratiche di gestione delle aree forestali e agricole. Sotto il Coordinamento scientifico di ISPRA è inoltre in fase di sperimentazione un database ad uso multiplo, orientato ad assicurare la compatibilità e l’interoperabilità dei dati e dei servizi di monitoraggio nelle azioni dei parchi, che punta anche a realizzare un’app per smartphone e tablet per la raccolta dei dati, secondo i protocolli definiti dall'ISPRA.
 
Il Crea "Bee Marathon 2021"
Api da miele, api selvatiche, prodotti dell’apicoltura, ma soprattutto ricerca e innovazione, il tutto distribuito in 21 brevi webinar, una vera e propria maratona organizzata dal Crea, con il suo centro di Agricoltura e Ambiente. Dalle innovazioni tecnologiche (telerilevamento tramite Gis degli areali intorno ad apiari o l’arnia tecnologica) agli approfondimenti sui luoghi di nidificazione e sul polline come marcatore e indicatore dello stato di salute delle api, anche in relazione all’innalzamento delle temperature e ai cambiamenti climatici, passando per gli insetti parassiti (Varroa Porn e Vespa Velutina) fino ad arrivare ai prodotti, quali l’idromele, la bevanda alcolica più antica al mondo, e il miele spiegato con una vera e propria DAD sull’analisi sensoriale. Di questo e di molto altro ancora si parla nel Crea "Bee Marathon 2021”, un format composto da 21 brevi webinar della durata di 15-20 minuti, in cui i ricercatori spaziano su vari temi, offrendo spunti di riflessione e svelando curiosità sul mondo delle api (selvatiche e non) e sui loro prodotti.
 
Il giardino offcinale Unifarco
Nel giardino officinale dell’azienda - produttore di soluzioni nutraceutiche, dermatologiche e di make up per il canale farmacia - sono state installate 6 arnie che ospitano circa 300.000 api, allevate con metodo biologico. Per favorire il processo di impollinazione sono state seminate nel giardino oltre 10 specie di fiori per facilitare il processo di impollinazione. “Le api sono dei marker ecologici, ossia sentinelle green che misurano la salute del pianeta. Gran parte del cibo che consumiamo è frutto del loro lavoro di impollinazione per cui dobbiamo tutti agire per proteggerle. Noi di Unifarco vogliamo fare la nostra parte” ha dichiarato Ernesto Riva, presidente di Unifarco.
 
Pasta Agnesi contro gli insetticidi
Agnesi, storico marchio italiano della pasta di qualità che ha preso l'impegno di non utilizzare i neonicotinoidi nel trattamento dei semi del grano, materia prima della sua pasta, vuole ribadire l’importanza di tutelare l’ambiente e in particolare la biodiversità, per aiutare le api in pericolo (e non solo).
Il 40% delle specie di impollinatori invertebrati rischia infatti purtroppo di scomparire. Agnesi ha inoltre implementato un modello di filiera controllata per il grano, la sua materia prima chiave. Nel 2020 gli ettari coltivati in base ai parametri della filiera controllata e destinati ad Agnesi sono stati 2.600, saranno 2.300 nel 2021. In primo luogo, Agnesi vieta l’impiego di prodotti contenenti neonicotinoidi per la concia del seme e del glifosato tra la semina ed il raccolto. Si selezionano tipologie di frumento coltivato con un uso il più possibile limitato dei prodotti chimici. “Le aziende del comparto alimentare devono essere sempre più consapevoli del ruolo-chiave che possono svolgere nella tutela delle risorse naturali”, dice dichiara Massimo Crippa, direttore commerciale del Gruppo Colussi, proprietario del brand Agnesi.

immagini
ape
leggi anche: