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Biodiversità. A Roma il summit della Fao

where Roma when Lun, 02/03/2020 who roberto

Dal 1970, le popolazioni di vertebrati sono diminuite del 60%. Perse più della metà delle barriere coralline del pianeta e oltre un terzo di tutte le zone umide

A Roma, nella sede della Fao, si sono summit-fao.jpgsvolti i lavori preparatori in vista della COP15 per la Convenzione sulla Diversità Biologica, prevista al momento ad ottobre a Kunming in Cina, fatti salvi rinvii o spostamenti causa contagio. La capitale italiana è stata scelta come sede del working group per i negoziati sulla bozza zero del Piano globale sulla biodiversità post 2020 (che è stata redatta a gennaio).
 
Il percorso negoziale
I Paesi devono definire un accordo globale sulla natura che stimoli tutti i settori della società e i governi ad un'azione urgente e trasformativa. Affinché questo sia possibile, il testo finale adottato dovrà contenere obiettivi settoriali che rendano sostenibili filiere quali la produzione alimentare, la pesca, la silvicoltura e il settore delle infrastrutture. I colloqui si sono svolti nell'ambito della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) e hanno avviato i negoziati formali sulla bozza di Piano globale per la biodiversità pubblicata a gennaio. La versione finale del Piano dovrebbe essere adottata formalmente nel mese di ottobre, alla 15esima Conferenza delle Parti della CBD di Kunming, in Cina. La necessità di raggiungere un accordo per fermare la perdita di natura e invertire la rotta non è mai stata così evidente: abbiamo davanti una serie di indicatori che ci mostrano quanto il nostro rapporto con il mondo naturale sia pericolosamente squilibrato.
 
Temi chiave
Con le negoziazioni in corso per un accordo sulla biodiversità, alla luce delle imminenti scadenze su clima, oceani e contro l'inquinamento da plastica, e del rinnovato impegno sull'ambiente nell'ambito della pianificazione degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, il 2020 è stato accolto da molti come un "Super Year", che offre ai governi la possibilità di unificare le proprie agende ambientali, climatiche e di sviluppo.
Per permettere che la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) realizzi l'ambizione di arrestare e invertire la perdita di natura, è necessario un impegno politico ai massimi livelli. Un appuntamento chiave sarà il Summit dei Capi di Stato e di Governo dell'ONU sulla biodiversità, che si terrà durante l'Assemblea Generale dell'ONU a settembre, dove i capi di governo avranno l'opportunità di mettere la natura al centro dei programmi politici, economici e sociali.
 
Il commento del Wwf
Il confronto Onu sulla biodiversità iniziato a Roma è un'occasione unica per stabilire le linee di intervento nel prossimo decennio e il Wwf incalza tutti i Paesi a non perdere l'occasione per definire un accordo a tutela della natura che sia completo, ambizioso e basato su rilevanze scientifiche, sul modello dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. La natura è protagonista di un declino che sta aumentando ad un ritmo senza precedenti nella storia dell'umanità, con un milione di specie ormai minacciate di estinzione. Il Living Planet Report, pubblicato nel 2018, mostra un declino globale del 60% nella dimensione delle popolazioni di vertebrati dal 1970, questo significa un crollo di più della metà in meno di 50 anni. Nello stesso periodo, abbiamo perso più della metà delle barriere coralline del pianeta e oltre un terzo di tutte le zone umide. "La natura è alla base della nostra salute, del nostro benessere e dei nostri mezzi di sussistenza, eppure la stiamo distruggendo molto più velocemente di quanto sia in grado di ricostituirsi”, ha affermato Marco Lambertini, Direttore Generale del Wwf Internazionale.

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