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Bonifiche: il Veneto contro la bufala dei disinquinamenti non fatti

where Venezia when Lun, 11/01/2016 who michele

Sono due i percorsi: la cessione delle aree dell’Eni, già avviata, con il trasferimento alla società costruita ad hoc dei permessi di bonifica, e la riconversione e la riqualificazione economica dell'area industriale di Porto Marghera 

Nelle scorse settimane alcuni giornali avevano pubblicato dure denunce della commissione parlamentare Ecomafie, presieduta da Alessandro Bratti (Pd), secondo cui il disinquinamento del polo industriale veneziano di Marghera è bloccato. “Non è vero”, replica la Regione Veneto.
Secondo l'assessore allo sviluppo economico e alla legge speciale per Venezia, Roberto Marcato, “nessuno stallo per quanto margherapolopetrolchimico.jpgriguarda Marghera. Si lavora e si continuerà a lavorare nella condivisa considerazione che questa è una delle priorità assolute della Giunta regionale. Confermo quindi tutto il nostro impegno a risolvere, come risulta evidente dalle scadenze e dal lavoro svolto, a fare della bonifica di Porto Marghera e di una sua riqualificazione uno dei capisaldi della attività dell'amministrazione”. “Cerchiamo di fare un minimo di chiarezza. La questione riguarda due distinti procedimenti. Il primo nasce da un preliminare di vendita, sottoscritto con Comune di Venezia ed Eni nell'aprile del 2014, finalizzato al recupero funzionale di aree della Zona Industriale, per complessivi 107 ettari: operazione, come ben si capisce, di grande impegno, trattandosi di aree contaminate da bonificare e da predisporre per una collocazione sul mercato immobiliare, a condizioni che diano garanzia sia nei confronti di manovre speculative sia di attento rispetto delle esigenze ambientali”, spiega Marcato.

“Comune di Venezia e Regione hanno quindi proceduto con doverosa cautela, non volendo in alcun modo rischiare di scivolare in un'attività che possa esporsi ai tanti buchi di bilancio ereditati da passate, allegre gestioni - afferma Marcato - . Si procederà quindi con la appena costituita società, si chiama Mei Spa, partecipata al 50% da Regione Comune, entrambi attraverso società in house. Il rogito di costituzione è datato 11.12.2015 e la prima attività da svolgere sarà la stesura - indicativamente nel prossimo quadrimestre - di un business plan che indichi i termini finanziari e procedurali per dare le garanzie di buona riuscita della manovra; a ruota, dovrà ottenere la volturazione dei decreti ministeriali di approvazione delle attività di bonifica (ora intestati a Sindyal) alla società medesima: c'è di mezzo il ministero dell'Ambiente, ma le amministrazioni regionale e comunale si faranno parte attiva per contenere i tempi tecnici”.
“Dopodichè - auspicabilmente nella seconda metà del 2016 - Mei Spa potrà iniziare a perseguire la sua mission, attivando le operazione di bonifica e recupero funzionale delle aree”.

Altra cosa, del tutto diversa, è l'accordo di programma sottoscritto giusto un anno fa tra ministero per lo Sviluppo Economico, Regione del Veneto, Comune di Venezia e Autorità portuale di Venezia. L'accordo ha l'obiettivo di favorire la riconversione e la riqualificazione economica dell'area industriale di Porto Marghera attraverso la realizzazione di una serie di interventi necessari ad ottimizzare il quadro delle infrastrutture a servizio dell'area medesima. È stato delineato un programma di 23 interventi. Il valore complessivo dell'accordo ammonta a poco più di 152,4 milioni di euro e la copertura finanziaria è assicurata dai firmatari.

immagini
Veduta del Polo Petrolchimico di Marghera dal mare al tramonto
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