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Cambiamento climatico, nel solo Trentino il maltempo ha sradicato un milione e mezzo di alberi

where Trento when Lun, 05/11/2018 who roberto

La stima di Pefc Italia ha stimato che in un giorno sono stati sradicati tanti alberi quanti se ne abbattono in tutta Italia in un anno. Per Coldiretti gli alberi persi in tutto il Triveneto sono 14 milioni

Un’autentica strage di alberi, quella trentino-alberi-abbattuti.jpgavvenuta sulle alpi nord-orientali a causa dell’eccezionale ondata di maltempo di questi giorni. Il solo Trentino (Val di Fiemme, Val di Fassa) ne ha persi 1,5 milioni, quantità di poco inferiori in Alto Adige; stessa situazione in Veneto (Altopiano di Asiago, Feltrino, Agordino, Comelico) e in Friuli Venezia Giulia (Carnia, Dolomiti Friulane, Cansiglio). Pefc Italia ha stimato che in un giorno sono stati abbattuti tanti alberi quanti se ne abbattono in tutta Italia in un anno di attività selvicolturale, per una quantità di circa otto milioni di metri cubi di legno. Soprattutto abeti rossi, ma anche abeti bianchi e faggi, a seconda delle zone; e centinaia di chilometri di strade forestali da risistemare.
 
Anche più drammatica la stima di Coldiretti, che calcola in circa 14 milioni gli alberi abbattuti nel Triveneto  e in grado di “compromettere l'equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane, mettendo a rischio la stabilità idrogeologica". "La situazione è grave - afferma la presidente del Conaf Sabrina Diamanti - in molte aree italiane. Quest'ondata di maltempo ha evidenziato nelle città l'importanza di interventi di professionisti, sia nella fase di progettazione che di cura della vegetazione nelle nostre città. Sulle Alpi insieme alle popolazioni locali dobbiamo valutare le conseguenze sulla filiera foresta-legno, oltre che computare le ripercussioni di carattere ecologico, ambientale e paesaggistico".

"È difficile fare una conta dei danni arrecati alle foreste e agli abitati del Cadore, del Trentino, dell'Alto Adige e della montagna friulana, - chiarisce Marco Bonavia, Consigliere Conaf -. Passata la fase emergenziale e salvaguardate le popolazioni, dopo sarà possibile calcolare gli effetti sulle economie locali nel medio e lungo periodo, sia per il turismo che per i bilanci degli enti montani che contavano sugli introiti del legname".

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