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Le cento imprese per il clima. L’appello del mondo dell’economia a quello della politica

where Roma when Lun, 02/11/2020 who roberto

Gli investimenti europei siano più ambiziosi e adeguati alla sfida della transizione verso un’economia ambientalmente sostenibile e climaticamente neutrale

Il clima non può attendere: è il momentobannermanifesto_0.jpg del fare. Più di cento esponenti di importanti imprese e associazioni di impresa italiane lanciano un appello per rendere gli investimenti europei più ambiziosi e adeguati alla sfida di una transizione ecologica e climatica che poggia su tre capisaldi: ambizione climatica per aumentare la quota di finanziamenti dedicati al clima del Recovery Fund, criteri climatici stringenti per indirizzare gli investimenti, una lista di esclusione delle attività anti-clima da non finanziare. L’appello è rivolto ai parlamentari italiani, ai rappresentanti italiani in Parlamento Europeo e ai membri del Governo italiano per sostenere che le proposte europee per il clima e l'ambiente siano rese più incisive, in vista della negoziazione relativa alla versione finale del pacchetto di ripresa europeo post Covid, prevista per il mese di novembre. “La transizione verso un’economia ambientalmente sostenibile e climaticamente neutrale - si legge nell’appello - rappresenta una sfida epocale che cambierà il sistema energetico e i modelli di produzione e consumo in tutti i settori”.
Questo appello italiano si sposa con numerose iniziative simili, attualmente in corso in Europa, promosse dalla comunità civile e dal mondo economico, e segue il solco tracciato dal Manifesto per un green deal, firmato nello scorso giugno da 110 rappresentanti del mondo delle imprese.
 
Tre obiettivi da conseguire
Le tre direttrici indicate nell’appello prevedono in particolare:
1. Ambizione climatica: per portare dal 37% al 50% la quota di investimenti del Recovery and Resilience Facility - il più importante strumento di finanziamento del pacchetto Next Generation EU - destinati a progetti favorevoli al clima, sia per realizzare il taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e puntare sulla neutralità climatica al 2050 che per contribuire a mobilitare i 350 miliardi di euro all’anno di investimenti per il clima e l’energia a livello europeo, stimati dalla Commissione Europea;
2. Criteri climatici per gli investimenti: adottare una metodologia chiara per riconoscere gli investimenti favorevoli al clima, come quella definita dal Regolamento europeo per la “Tassonomia per la finanza sostenibile”;
3. Una “lista di esclusione”: introdurre una lista di attività economiche che non possono accedere ai finanziamenti del Recovery and Resilience Fund perché incompatibili con il taglio delle emissioni al 2030 e con l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050.
 
Il commento di Edo Ronchi
“Puntiamo - ha detto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - ad avere un buon piano per la ripresa quindi ad evitare che, da una parte, si spenda per tutelare il clima e l’ambiente e, dall’altra, si finanzino, con le risorse europee, anche misure che danneggino il clima e l’ambiente. Gli investimenti nelle misure per il clima vanno aumentati perché hanno anche un grande potenziale di trascinamento economico e occupazionale in vari settori: della produzione di energia rinnovabile, del risparmio energetico negli edifici e nell’industria con l’economia circolare, nel cambiamento per una mobilità più sostenibile. Senza trascurare di finanziare anche misure di adattamento climatico che riducano la vulnerabilità delle città alle alluvioni e alle ondate di calore”.
Commenta Walter Righini della Fiper: “Proprio in questo momento di emergenza è necessario dare un segnale forte di cambiamento; il diritto alla salute va di pari passo con la lotta al cambiamento climatico”.
 
I primi firmatari
Catia Bastioli (Novamont), Francesco Starace (Enel), Edo Ronchi (Fondazione per lo sviluppo sostenibile), Andrea Illy (Illycaffé), Chiara Bigioni (Uliveto e Rocchetta), Renato Boero (Iren Group), Luca Bettonte (Erg), Maria Paola Chiesi (Chiesi farmaceutica), Francesco Mutti (Mutti), Antonio Lazzarinetti (Itelyum), Nicola Monti (Edison), Roberto Sancinelli (Montello), Michaela Castelli (Acea), Agostino Re Rebaudengo (Asja ed Elettricità Futura), Alessandra Barocci (Arvedi), Davide Bollati (Davines), Marco Peruzzi (E2i energie speciali), Ignazio Capuano (Burgo), Alessandra Astolfi (Ieg), Oscar di Montigny (Mediolanum),
Tomaso Tommasi di Vignano (Hera), Andrea Zaghi (Elettricità Futura), Filippo Brandolini (Utilitalia), Luca Ruini (Conai), Matteo Del Fante (Poste Italiane), Giovanni Teodorani Fabbri (FaterSmart), Andrea Gibelli (Ferrovie Nord Milano), Carlo Montalbetti (Comieco), Giancarlo Morandi (Cobat), Paolo Tomasi (Conou), Marco Versari (Assobioplastiche), Danilo Bonato (Erion), Salvatore Barone (Castalia), Andrea Fluttero (Fise Unicircular), Chicco Testa (Fise Assoambiente), Marina Stella (Confindustria Nautica), Simone Togni
(Anev), Giovanni Corbetta (Ecopneus), Tommaso Campanile (Conoe), Massimo Centemero (Cic), Ezio Esposito (Assorem), Walter Righini (Fiper), Dario Di Santo (Fire), Walter Regis (Assorimap), Marcello Cecchetti (Consorzio Biofuels Net), Luciano Bazzato (Firi), Marco Luigi Cipriani (Consorzio Recuperi Energetici), Antonio Borbone (Angam), Giuseppe Bratta (La Nuova Energia), Cosimo Damiano De Benedittis (Conip), Bruno Rebolini (Cdc Raee), Carlo Belvedere (Ascomac Confcommercio Imprese per l'Italia), Massimo Medugno (Assocarta), Rossana Revello (Chiappe Revello Ass.ti), Roberto Coizet (Edizioni Ambiente), Camillo Ricci (Epr Comunicazioni), Eric Ezechieli (Nativa), Susanna Martucci Fortuna (Alisea), Emanuele Plata (Planet Life Economy Foundation), Isabella Goldmann (Goldmann & Partners), Carlo Degano (Hill Knowlton), Enrico Morigi (Picozzi & Morigi), Marco Frey (Global Compact Network Italia), Roberto Cavallo (Erica Coop), Marco Salogni (Chiari Servizi), Federico Garcea (Treedom), Giuseppe Lanzi (Sisifo), Primo Barzoni (Palm), Glauco Casagrande (Zero Energy), Vincenzo Moramarco (Ecoplen), Leo Pedone (BioMat Canapa – Pedone Working), Maurizio Seri (Lfi), Cristiano Spillati (Limes Renewable Energies), Daniele Testi (Sos Logistica), Antonio Travaglini (Publiservizi), Dario Cingolani (Atdue Trasporti), Duccio Dorin (Frigel), Pierluigi Fusco Girard (Linificio e Canapificio Nazionale), Antonino Geraci (Mobilitys), Marco Nori (Isolfin), Christof Stork (Dnv Gl – Energy), Attilio Piattelli (SunCity), Gianluca Verasani (Aimag), Marco Baresi (Turboden), Massimo Vaccari (La Filippa), Davide Picciafuoco (Green Energy Service), Antonella Mazzocchia (Fratelli Mazzocchia), Fabrizio Garavaglia (New Vision), Nicolas Meletiou (Eso), Fabio Magnoni (Rampini), Sebastiano Marinaccio (Mercatino), Alessandro Andreanelli (Lush Italia), Antonio
Ferro (Extra), Angelo Bruscino (Ambiente), Massimo Pasquini (Lucart), Marco Steardo (Sersys Ambiente),
Roberto Magnaghi (Interseroh), Ombretta Sarassi (Opem), Diego Pavan (Edilvi), Francesca Tramonto (Tramonto Antonio).
 
Per leggere l’appello: https://www.fondazionesviluppososten...
 
 
 

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