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La centrale nucleare di Trino (Vercelli) sarà smantellata. C’è l’ok dell’Ispra

where Trino (Vercelli) when Lun, 09/07/2012 who michele

Ma sale la tensione sul deposito dei rifiuti radioattivi: “Senza il benestare del consiglio comunale di Saluggia sarebbe una costruzione abusiva”, accusa il senatore Della Seta

L’Ispra ha dato parere favorevole alla procedura per la disattivazione della centrale nucleare di Trino, in provincia di Vercelli. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale lo ha trasmesso al ministero dello Sviluppo economico e alle altre amministrazioni interessate, “ai fini dell’emanazione da parte del ministero stesso dell’atto di  autorizzazione alle operazioni di disattivazione della centrale gestita dalla Sogin secondo quanto previsto dalle procedura stabilita dal decreto legislativo 17 marzo 1995, numero 230”, si legge in una nota.
L’ok giunge a conclusione di un’approfondita istruttoria nell’ambito della quale l’Istituto ha svolto le proprie valutazioni e acquisito informazioni integrative sul piano di disattivazione della centrale presentato dalla Sogin, tenendo presenti le osservazioni formulate dalle altre amministrazioni. Il parere è corredato da “condizioni e prescrizioni atte a regolare, nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza nucleare e di radioprotezione, le operazioni di disattivazione fino al rilascio del sito senza vincoli di natura radiologica”. Il piano prevede la permanenza nel sito dei rifiuti radioattivi, stoccati in idonee strutture di deposito temporaneo, fino al conferimento al Deposito nazionale. Prima dell’avvio delle operazioni di smantellamento dell’isola nucleare dell’impianto, spiega l’Ispra, dovranno essere completate le operazioni di allontanamento dal sito del combustibile nucleare irraggiato, che sarà trasferito per il riprocessamento a La Hague, in Francia, sulla base di un accordo Italia-Francia stipulato nel 2006.
Sull’ipotesi di stabilire a Saluggia l’impianto destinato ad ospitare i rifiuti radioattivi del sito, i nervi sono però tesi. “La legge prevede che per autorizzare il nuovo impianto nucleare destinato ad ospitare i rifiuti radioattivi del sito, il consiglio comunale di Saluggia debba approvare un’apposita variante urbanistica – dice il senatore Pd Roberto Della Seta, capogruppo in commissione Ambiente a Palazzo Madama. – Senza questo passaggio, l’opera sarebbe semplicemente abusiva”. “La Waste management facility – aggiunge Della Seta – sorgerebbe dove gli strumenti urbanistici escludono costruzioni e tanto più infrastrutture di questa delicatezza. Anche se la Conferenza dei servizi desse il suo benestare, resta la necessità che il consiglio comunale, unico organismo abilitato, dica sì alla variante”.

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