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I chimici sull’olio di palma. “Ottimo purché certificato"

where Milano when Lun, 14/09/2015 who michele

Assurde le paure. I valori nutrizionali sono simili a quelli del burro e il prodotto ha un impatto ambientale di gran lunga inferiore rispetto agli altri oli vegetali

"Un falso problema che non conosce alcun fondamento né in campo nutrizionale né in campo ambientale". Questa la posizione del Consiglio Nazionale dei Chimici nell'ambito del dibattito che continua ad animare il confronto tra ambientalisti, consumatori e rappresentanti dell'industria alimentare globale: olio di palma si, olio di palma no?oliodipalma.jpg
Sicurezza nutrizionale - "A livello nutrizionale - spiegano i chimici - i valori di questo olio vegetale sono molto simili a quelli del burro. Pertanto, proprio come accade per tutte le principali componenti alimentari, assumerne in quantità elevata può favorire il sorgere di determinate patologie. Va detto però che l'olio di palma non è contenuto in alimenti base, come ad esempio pane o pasta, ma si trova principalmente nei dolci. Una dieta composta per la maggior parte da dolci non può dirsi salutare. E non solo per l'olio di palma. La chiave sta, come sempre, nella misura".

Impatto ambientale - Non solo alimentazione: il processo di estrazione dell'olio di palma, infatti, chiama fortemente in causa anche l'ambito ambientale. Su questo fronte i chimici affermano che, per comprenderne l'impatto, è necessario tener conto della resa rispetto agli altri oli vegetali: "L'olio di palma - spiegano - ha una resa complessiva di circa sei volte superiore a quella dell'olio di semi di girasole. Alcune aziende presenti sul mercato si stanno oggi orientando verso l'olio di cocco, la cui resa però è la metà rispetto a quella dell'olio di palma: ciò significa che bisognerebbe sfruttare il doppio delle coltivazioni. Il burro? Garantirebbe una più breve conservazione dell'alimento, con conseguenze ambientali diverse, ma comunque inevitabili".

Mercato solidale - In ultimo, ma non certo per importanza, il problema umanitario. "È una questione che riguarda l'olio di palma così come il caffè, il cioccolato e numerose altre coltivazioni. Dobbiamo pretendere da tutto il mercato alimentare la certificazione per avere garanzie reali in ambito umanitario, ambientale, nutrizionale. Il problema dunque non è l'olio di palma in sé, ma la percentuale realmente certificata rispetto a quella impiegata".
Più informazioni - Dalla parte del consumatore c'è sempre l'etichetta: "Non servono battaglie mediatiche. L'acquirente, correttamente informato, può leggere cosa contiene l'alimento e decidere consapevolmente cosa comprare e cosa no.”

immagini
Olio e frutti della palma da cui si ricava
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