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In Cina nube tossica da primato. Prima di Natale bloccati voli e autostrade

where Pechino (Cina) when Mar, 27/12/2016 who michele

Sotto accusa l’uso del carbone, ma d’inverno ci sono anche i venti settentrionali che spingono le sabbie del deserto dei Gobi. Denunciate le autorità

smog-cina.jpgNube da record in Cina prima di Natale. A Shijiazhuang, nella provincia dello Hebei, che confina con la capitale Pechino e con la metropoli di Tianjin-Tientsin, l'inquinamento atmosferico ha registrato nei giorni scorsi una concentrazione di polveri sottili Pm2,5 nell'aria superiore ai mille microgrammi per metro cubo di aria. A titolo di confronto, contro i 1.000 microgrammi rilevati la soglia di attenzione che allarma in Pianura Padana è 50 microgrammi. Quello cinese è un valore quaranta volte più alto della soglia di sicurezza per la salute umana fissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Non tutta la polvere è di origine artificiale: il nord della Cina, la Manciuria, la Mongolia Interna sono sottoposti anche alle polveri soffiate dai venti dal vicino deserto dei Gobi. Il soffiare di venti di provenienza diversa ha poi spazzato la nuvola di polvere.
La nube tossica di smog ha raggiunto quest'anno proporzioni gigantesche, coprendo una superficie totale di 1,88 milioni di chilometri quadrati, pari a sei volte la superficie dell'Italia, e coinvolgendo la vita e la salute di 460 milioni di persone, all’incirca la popolazione dell'intera Unione europea.

Le città del nord - Almeno 23 le città del nord e del nord-est della Cina sono state avvolte dalle polveri: a Tianjin-Tientsin, la cappa di smog ha fatto fermare il traffico aereo provocando la cancellazione di voli. A Zhengzhou, nella provincia dello Henan, le autorità hanno sospeso le lezioni negli asili, mentre nel Liaoning (estremo nord-est della Cina) lo smog ha toccato i massimi degli ultimi sette anni e la visibilità è così bassa che sono stati chiusi 18 tratti autostradali.
Smog anche a Pechino - Pechino non è stata esente dall'allerta, anche se i livelli di polveri sottili erano meno accentuati. Giorni fa, secondo i rilevamenti dell'Ambasciata statunitense, nella capitale cinese la concentrazione sfiorava i trecento microgrammi per metro cubo di aria.

La situazione nell’Hebei - Lo Hebei ha la triste nomea di provincia più inquinata della Cina e da anni è al centro di tentativi del governo, sia locale che centrale, per arginare l'inquinamento atmosferico: nonostante la percentuale di carbone nel paniere energetico cinese sia in lieve ma constante diminuzione, lo smog nel nord-est della Cina è un fenomeno che ricorre ogni inverno, quando i venti settentrionali soffiano la polvere dei deserti, le temperature diminuiscono e il combustibile fossile viene utilizzato per i riscaldamenti. Una delle crisi più acute di inquinamento sopra Pechino risale all'inverno tra il 2012 e il 2013, quando, al picco, la concentrazione di polveri sottili aveva toccato i 993 microgrammi per metro cubo di aria.

Una causa contro le autorità - Un gruppo di cinque avvocati ha fatto causa alle autorità cinesi per la nube tossica. Secondo l'accusa, le autorità avrebbero potuto evitare la crisi di inquinamento più acuta degli ultimi sette anni se avessero messo in atto la nuova normativa ambientali: la "Air Pollution Prevention and Control Law" in vigore dal 1° gennaio scorso. "La lotta all'inquinamento atmosferico si è ridotta a molte chiacchiere e nessuna azione concreta", scrive Chang Hai, uno dei cinque avvocati di Pechino, nel ricorso depositato contro i governi locali di Pechino, Tianjin e dell'Hebei, le tre aree maggiormente colpite dalla nube tossica. Pubblicato su Weibo, il twitter cinese, con migliaia di condivisioni, il documento è stato rapidamente rimosso dal social. Il tema "grave inquinamento" è tra i 10 più letti sul social cinese, con oltre 230 milioni di lettori. Aumenta la pressione sociale: i cittadini cinesi sono sempre più preoccupati dei danni dello smog sulla salute.

Le leggi cinesi - La "New Air Law", entrata in vigore il 1° gennaio 2016, obbliga i governi locali a richiedere alle aziende che operano nei settori più inquinanti di rendere pubblici i dati sulle proprie emissioni. "Ma da quando è attiva la norma non è stata ancora applicata", protesta Ma Jun, direttore dell’ong Institute of Public & Environmental Law (Ipe).
Finanziamenti - L’Asian Development Bank, banca regionale con sede a Manila, ha approvato un prestito da 500 milioni di dollari alla capitale cinese e alle province limitrofe per aiutare le piccole e medie imprese cinesi ad adottare tecnologie pulite.

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Inquinamento record in Cina
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