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​La Cina si inventa la tassa per l’inquinamento, gli abitanti di Hebei ricevono la bolletta

where Pechino (Cina) when Mar, 03/12/2013 who redazione

I residenti della provincia di Baoding si sono visti recapitare una sconosciuta bolletta di cento yuan (circa 8 euro) insieme alle ordinarie spese di riscaldamento

La cittadina di Anguo, nella regione dello Hebei a ridosso di Pechino, è il primo paese a far pagare ai cittadini il costo dell’inquinamento atmosferico del paese. I residenti del piccolo centro in provincia di Baoding si sono visti recapitare nei giorni scorsi una sconosciuta bolletta di cento yuan (circa 8 euro) insieme alle ordinarie spese di riscaldamento. I funzionari hanno spiegato loro che la nuova tassa è un contributo di ogni famiglia alla lotta contro l’inquinamento dell’aria, secondo il quotidiano Gioventù di Pechino.
Gli ideatori del nuovo balzello lo avrebbero giustificato come una normale voce di spesa per la gestione della città, al pari della tassa sui rifiuti o quella sul trattamento delle acque. Da qui a scatenare la furia dell’opinione pubblica il passo è stato breve. “Sebbene tutti debbano fare la propria parte per combattere l’inquinamento, il governo ha però i mezzi per disegnare le leggi necessarie; perché far pagare il conto ai cittadini?” scrive su internet un utente di Anguo, che per primo ha reso nota la nuova tassa.
Solo un mese fa, in ottobre, il ministero delle Finanze aveva stanziato 5 miliardi di yuan per combattere l’inquinamento dell’aria nella regione di Pechino-Tianjin-Hebei-Shanxi-Mongolia-Shandong, fortemente sotto pressione per le emissioni industriali e automobilistiche. Lo Hebei è tra le dieci aree più inquinate della Cina: sette delle dieci città più pericolose, a livello ambientale, si trovano nello Hebei.
 
 

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