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La Cina stanzia 209 miliardi per rompere la “grande muraglia” dell’inquinamento

where Pechino (Cina) when Gio, 29/08/2013 who matteo

Il governo risponde all’ondata di proteste in diverse aree del paese contro la pessima qualità dell’aria; tuttavia, non precisa come gli eco-obiettivi saranno raggiunti. La Cina è il principale consumatore e produttore di carbone al mondo

Il governo di Pechino si appresta a investire 1.700 miliardi di yuan (209 miliardi di euro) per combattere lo smog che soffoca e crea scontento in vaste zone del paese. Il programma quinquennale dell’esecutivo – annunciato dal ministro per l’Ambiente Zhou Shengxian – punta principalmente a ridurre le polveri sottili, come il pm 2,5, capace di penetrare in profondità nei polmoni e che in Cina spesso supera le soglie raccomandate dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. Lo riferisce l’agenzia Tmnews.
L’obiettivo, secondo le autorità, è di ridurre le emissioni di pm 2,5 nelle principali città, tra cui la capitale, di circa il 25% in confronto ai livelli registrati nel 2012, entro il 2017. Secondo il piano, le concentrazioni di pm 2,5 a Pechino dovrebbero raggiungere i 60 microgrammi per metro cubo nel 2017, anche se la cifra è ancora molto superiore ai limiti suggeriti dall’Oms. Il rapporto, tuttavia, non precisa come gli obiettivi saranno raggiunti. 
Un’ondata molto pesante di inquinamento all’inizio dell’anno ha provocato proteste e lamentele in diverse aree del paese, obbligando il governo cinese ad annunciare delle misure per migliorare la qualità dell’aria.
La Cina è oggi il principale consumatore e produttore di carbone al mondo, con quasi l’80% della sua elettricità prodotta con questo combustibile fossile.

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