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​Clima. L’accordo Usa-Cina: i commenti in Italia. Greenpeace, Wwf, i ministri Galletti e Gentiloni

where Roma when Lun, 05/09/2016 who roberto

Midulla: con il silenzio l’Europa rischia di diventare irrilevante nel processo. Onufrio: è un ottimo punto di partenza, non un obiettivo

“La ratifica dell'accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi da parte di Stati Uniti e Cina segna un passaggio storico nell'azione di contrasto ai cambiamenti climatici e verso la trasformazione in senso sostenibile del modello economico globale. Nella cornice dell'ambizioso impegno europeo, l'Italia è a lavoro per definire la sua legge di ratifica, con l'obiettivo di trasmetterla entro settembre alle Camere e di poter completare l'iter parlamentare nel più breve tempo possibile”. Lo scrivono in una nota congiunta il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

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Il Wwf - “La ratifica di USA e Cina rende ancor più assordante il silenzio dell’Unione Europea”, dice la responsabile Clima ed Energia del WWF Italia Mariagrazia Midulla, che conclude: “L’Europa deve recuperare un ruolo nella decarbonizzazione, pena l’irrilevanza. E deve rendere possibile l’entrata in vigore dell’accordo entro l’anno con maggiori speranze di riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C”.

Greenpeace - Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, afferma: “Si tratta di un segnale molto forte per tutto il Pianeta. Gli impegni presi nel dicembre 2015 a Parigi si stanno trasformando da semplici accordi ad azioni concrete, e l’entrata in vigore del trattato è ora molto più vicina. L’annuncio non deve però essere visto come un punto di arrivo, l’accordo di Parigi deve infatti rappresentare un punto di partenza per i prossimi negoziati mondiali sul clima, non il raggiungimento di un obiettivo”, conclude Onufrio. Secondo Greenpeace, Stati e Uniti e Cina ora dovranno aumentare le proprie ambizioni e velocizzare l’adozione di provvedimenti utili a evitare le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici. Inoltre, dovranno ora fare pressione a livello internazionale affinché si completi il prima possibile la ratifica dell’accordo.
 

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