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Clima e Cop21. Le iniziative e le idee: che cosa fanno le aziende e le associazioni

where Milano when Mer, 09/12/2015 who redazione

Carrellata di iniziative in occasione della conferenza di Parigi sul clima

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L'acqua lombarda risponde alla sfida della Conferenza Mondiale sul Clima – Il Gruppo Cap è stato a Parigi per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente: 21 gli impegni concreti di sostenibilità, dal Water Safety Plan al recupero dei canali contro il rischio idrogeologico. Nel rapporto 2014 del Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite si parla della prospettiva di una "grande sete" di fine secolo, stimando almeno un miliardo di persone senza acqua sufficiente nelle città. Il suo valore crescente, le preoccupazioni inerenti la sua qualità e quantità e la differente disponibilità stanno avvicinando sempre di più l'acqua al petrolio e ad altre risorse strategiche; diventa quindi fondamentale trovare soluzioni concrete e immediate per garantirne l'approvvigionamento. "Chi, come la nostra azienda, ha come missione la gestione sostenibile dell'acqua, ha il dovere di rispondere concretamente alla sfida del clima che cambia - ha affermato Alessandro Russo, presidente del Gruppo Cap. - Nasce da qui Cap 21, ovvero 21 impegni di sostenibilità, il programma che ci vedrà impegnati per tutto il 2016 e nei prossimi anni, per rendere trasparenti e tangibili i risultati che ci proponiamo di raggiungere con il nostro Piano degli investimenti, 600 milioni di euro in 5 anni che avranno un forte impatto sull'ambiente".  Per smaltire l'eccesso di acque piovane e l'innalzamento della falda il gruppo Cap ha stanziato un milione di euro avviando il progetto pilota, in collaborazione con Consorzio Est Ticino Villoresi e l'Università Statale di Milano, per il recupero del reticolo idrico minore in buona parte costruito e progettato nel medioevo.

Green economy: 200 imprese italiane in campo per un efficace accordo sul clima - Il mondo delle imprese italiane si mobilita in difesa del clima. Fino a oggi, sono circa 200 le aziende nazionali grandi, medie e piccole che hanno sottoscritto, in vista della Cop21 di Parigi, l'Appello per il clima lanciato dal Consiglio Nazionale della Green Economy, formato da 64 organizzazioni di imprese green. L'Appello, consegnato al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, porta, tra le tante firme, anche quelle di aziende come ERG Renew, Poste Italiane, Terna, Gse, Barilla, Carlsberg, BioChemtex, Ferrovie dello Stato, Novamont, Philips Italia, Unilever Italia e L'Oréal Italia. Le proposte per raffreddare il clima, contenute nell'Appello, spaziano da una riforma fiscale che contenga una carbon tax a gettito invariato all'incentivazione di interventi di efficienza energetica; dalla crescita delle rinnovabili al sostegno dell'agricoltura di qualità e, naturalmente, la richiesta che a Parigi vengano adottati target vincolanti.  "Le politiche climatiche - ha affermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile che supporta le attività del Consiglio Nazionale della Green Economy - rappresentano oggi non solo una necessità per far fronte a una crisi ambientale già importante che potrebbe diventare drammatica, ma anche un'occasione per rilanciare innovazione e nuovi investimenti, quindi nuove possibilità di occupazione e di sviluppo. Questo Appello di un gruppo importante di imprese italiane è la conferma che la sfida climatica non è più solo un tema per ristrette minoranze, ma coinvolge ormai la consapevolezza e un ruolo attivo anche nel mondo delle imprese".

La Regione Lombardia - L'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi ha partecipato, su delega del presidente Maroni, al Climate Summit for Local Leaders nell'ambito della Cop21 in corso a Parigi. L'incontro, organizzato dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo, ha incentrato sulle azioni di mitigazione e adattamento dei gas climalteranti da parte dei Governi locali, cittadini e regionali.

Assocarboni chiede un accordo sul clima alla Conferenza delle Parti di Parigi - Parlando della 21a Conferenza delle Parti (Cop21) in corso a Parigi, Andrea Clavarino - presidente di Assocarboni e delegato del Governo italiano al consiglio Ciab, organo consultivo sul carbone della Iea (Agenzia Internazionale dell'Energia) - ha chiesto un accordo sul clima in grado di integrare gli imperativi ambientali con i legittimi obiettivi di sicurezza energetica, sviluppo economico ed eliminazione di condizioni di povertà."Un efficace accordo sul clima è essenziale per salvaguardare la salute pubblica - ha dichiarato Andrea Clavarino - ma negli ultimi decenni l'industria del carbone ha fatto enormi passi verso la sostenibilità ambientale e per questo motivo non va considerata come il nemico da combattere. Oggi il carbone garantisce costi contenuti e sicurezza energetica, ed è quindi il combustibile ottimale per accompagnare la crescita delle rinnovabili sulla strada della mitigazione dei cambiamenti climatici." Diverse fonti e autorevoli istituzioni invitano infatti alla cautela nell'attribuzione delle responsabilità per il cambiamento climatico. In paesi come India e Cina infatti, un terzo delle morti premature è da attribuire ai piccoli fuochi domestici, che rilasciano nell'aria gas tossici come il monossido di carbonio (CO), l'ossido di azoto (NO) e le particelle di polvere. Al contrario, una delle principali fonti di inquinamento dell'aria in Europa, Turchia, Giappone e costa Est degli Stati Uniti risulta essere l'agricoltura, con l'ammoniaca che viene rilasciata in atmosfera a seguito dell'utilizzo di fertilizzanti e delle pratiche di allevamento intensivo, e che attraverso reazioni chimiche si combina in solfato e nitrato di ammonio. Lo sviluppo di centrali che impieghino tecnologie a elevata efficienza e basse emissioni (HELE: High Efficiency Low Emission) e l'adozione della tecnologia Carbon Capture and Storage (CCS) per la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica, rappresentano un passaggio fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia del clima a livello globale.

Topten partecipa alla riduzione delle emissioni - 600 GWh all'anno risparmiati, per un totale di 120 milioni di euro e oltre 276.000 tonnellate di CO2 evitate, il consumo domestico annuo di una città di oltre 550.000 abitanti. Questi gli obiettivi raggiunti dal progetto Topten Act, finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione Europea e coordinato da Ademe (l'Agenzia Francese per la Gestione dell'Energia e dell'Ambiente) che coinvolge 16 Paesi dell'Unione, tra cui l'Italia. Obiettivi in linea con il dibattito della Cop21 di Parigi, il summit mondiale sul clima che si sta tenendo in questi giorni e vede riuniti 150 leader mondiali per raggiungere un accordo. L'obiettivo è ridurre globalmente le emissioni di CO2 e controllare l'innalzamento del riscaldamento globale entro i 2 gradi rispetto ai livelli dell'era preindustriale.

La Regione Toscana - Alla Conferenza sul clima di Parigi (Cop21) è stata la volta delle Regioni d'Europa. Il presidente Enrico Rossi ha preso parte al workshop organizzato dalla Crpm (Conferenza delle regioni periferiche marittime) e dalla Regione Bretagna nell'ambito della XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici , dal titolo "Seven seas, three oceans, one Europe: the Maritime Regions of Europe get involved to tackle climate change".

ecoway.pngLe stime di EcoWay – EcoWay, operatore italiano attivo nella gestione e nel trading dei certificati di CO2, presenta il "Report emissioni 2014 - 2015" di gas serra delle aziende italiane sottoposte al meccanismo europeo dei certificati di emissione ETS, Emission Trading Scheme. Tutti i principali Paesi emettitori del mondo stanno implementando sistemi di controllo delle emissioni e di carbon tax. La fiscalità ambientale - oggi più centrale nelle politiche internazionali - riguarderà sempre più cittadini e imprese. Il settore alimentare è l'unico settore che incrementa le emissioni CO2 nel 2014: +9%. Chimica (-10%), Utility (-9%), Calce e Cemento (-6%) e Laterizi (-5%) invece i settori che registrano le maggiori riduzioni. La Puglia, con pochi impianti e di grandi dimensioni, è la regione con il livello più elevato di emissioni, pari a 1/5 delle emissioni totali in Italia. Seguono Lombardia (13,7%) e Sicilia (12%).

Italian Climate Network e Carbon Sink - Nell'ambito della Cop21 di Parigi Italian Climate Network e Carbon Sink hanno organizzato il side event sulle compensazioni volontarie attraverso i crediti di carbonio, che si pone l'obiettivo di facilitare la discussione informata, la collaborazione attraverso la rete e la creazione di partenariati innovativi per il cambiamento verso lo sviluppo sostenibile. "Il nostro side event si concentra sulle potenzialità del mercato dei crediti di carbonio volontari in Italia, allo scopo di proporne possibili linee guida. Lo sviluppo di questo mercato sarà analizzato sia come strumento per introdurre tecnologie ed innovazioni volte a ridurre le emissioni di gas serra, sia per accelerare lo sviluppo sostenibile su scala locale e globale. Nel corso dell'evento saranno presentati casi studio che evidenzieranno gli impatti sociali e le collaborazioni internazionali dei progetti FairCarbon, la prima piattaforma online italiana per lo scambio di crediti di carbonio volontari certificati", dice Andrea Maggiani, socio fondatore e Amministratore di Carbon Sink Group, co-promotore dell'evento.

H2u the Hydrogen University - H2u the Hydrogen University porterà avanti un programma con iniziative alternative, per un modello energetico e industriale realmente a emissioni zero, basato sull'idrogeno. "Ma l'accordo atteso (limitare a due gradi l'aumento di temperatura del pianeta), anche se politicamente storico e assai rilevante, è di per se non sufficiente a fermare il riscaldamento globale - afferma il fisico Nicola Conenna, presidente della Fondazione H2U The Hydrogen University - . Se si considerano gli impegni assunti dagli Stati partecipanti, in apertura della Conferenza, sui tagli alle emissioni, si ottiene un risultato di aumento di tre gradi della temperatura del pianeta. Troppi. La Conferenza COP 21 è quindi inevitabilmente un punto di partenza e non di arrivo”.

Kyoto Club partecipa alla COP 21 - Una delegazione di Kyoto Club partecipa alla 21a conferenza mondiale sul clima a Parigi. Alla guida della delegazione presente alla Cop21: Francesco Ferrante, vicepresidente dell’Associazione e Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia. La delegazione di Kyoto Club alla Cop21 è guidata da Francesco Ferrante, vicepresidente dell’associazione e Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia.

Ciwf contro gli allevamenti - Ciwf International denuncia l'assenza dell'allevamento e delle abitudini alimentari nei negoziati sui cambiamenti climatici di Parigi e lancia una petizione internazionale perchè siano discussi a Cop21 come importanti settori produttori di gas serra. Ciwf chiede inoltre che venga fissato un obiettivo di riduzione del consumo di carne del 50% entro il 2030 nei paesi sviluppati. L'iniziativa di CIWF è sostenuta in Italia dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi e, a livello internazionale, da esperti e scrittori fra cui anche Michael Pollan. L'allevamento contribuisce per il 14,5% alle emissioni totali di gas serra globali, secondo i dati della FAO. Si tratta di una percentuale importante, eppure durante la Conferenza delle Parti di Parigi non ci saranno negoziazioni relative all'allevamento e neanche allo stile alimentare. Per questo Ciwf ha lanciato una petizione per chiedere che questi due argomenti diventino argomento di discussione a Parigi.

Il Carbon Disclosure Project elegge Nestlé "leader " nel contrasto ai cambiamenti climatici - Anche l'Italia contribuisce al miglioramento delle performance ambientali del gruppo Nestlé con la diffusione di best practices nei suoi stabilimenti. Nestlé ha ottenuto il massimo punteggio nel contrasto ai cambiamenti climatici secondo la classifica stilata da Carbon Disclosure Project, che si occupa di monitorare l'impegno delle aziende a favore della sostenibilità ambientale. All'interno di questo prestigioso rating, Nestlé è tra le 64 società che hanno ottenuto il titolo di "leader mondiali" nella lotta ai cambiamenti climatici tra più di 2.000 imprese.

Besseghini Rse - "È ormai chiaro che il mondo della ricerca, in ambito energetico e climatico - debba supportare i Paesi emergenti e in via di sviluppo nel tentativo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti per dare risposta alle emergenze ambientali e per un uso più razionale delle fonti energetiche, rinnovabili e non". Questo il pensiero di Stefano Besseghini, amministratore delegato di Rse - Ricerca sul Sistema Energetico - sui lavori di Cop21. "I centri di ricerca europei possono svolgere un ruolo decisivo rispetto a quegli Stati, come per esempio la Cina, alla ricerca di tecnologie, metodologie e supporti scientifici alle politiche, che possano porre un limite alle emissioni di gas serra e all'abbattimento di livelli di inquinamento, diventati in quei Paese insostenibile”.

unileversvg.pngL’Unilever - In occasione di Cop21 Unilever esorta realtà pubbliche e private affinché l'appuntamento di Parigi sia un'occasione chiave per la lotta ai mutamenti climatici. A tal fine, Unilever ha lavorato con l'ONU, il World Economic Forum, il World Business Council for Sustainable Development e il Governo francese per promuovere la mobilitazione del settore privato verso una sempre più ampia adesione all'obiettivo emissioni zero del 2050. La necessità è quella di dimostrare leadership e sviluppare partnership a tutti i livelli per cogliere ogni occasione derivante dalla Green Economy e tradurla in azioni concrete che rendano possibile mantenere gli impegni presi da tutti gli attori coinvolti. E, per contribuire all'ambizioso traguardo, Unilever annuncia l'intenzione di eliminare le emissioni di CO2 delle proprie operations entro il 2030. Un percorso che prevede l'approvvigionamento del 100% dell'energia da fonti rinnovabili entro il 2030, e l'eliminazione del carbone dal mix energetico dell'azienda entro il 2020. Inoltre, l'azienda punta a rendere disponibile il surplus di energia rinnovabile prodotto a beneficio delle comunità in cui opera.

Campagna Scienza&Media per dire no all'effetto serra - Scienziati e comunicatori scendono in campo con la Campagna Scienza&Media, un'iniziativa inedita di Enea, Dns e Fs per informare il grande pubblico sui rischi dell'effetto serra e le possibili azioni per contrastarlo. Si tratta di una mostra-appello che abbina scienza e denuncia, immagini e social media, attraverso una galleria di ritratti fotografici corredati da pannelli con spiegazioni scientifiche sul perché è urgente un accordo globale per ridurre le emissioni e su strategie concrete per l'efficienza, le rinnovabili, il trasferimento tecnologico ai Paesi più poveri e vulnerabili.

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Logo del Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) Logo di Unilever Logo di Ecoway
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