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Clima. La Cop23 dopo Bonn. La Germania si candida a trainare il business verde

where Bonn (Germania) when Lun, 20/11/2017 who roberto

Per Merkel è in discussione il destino dell’umanità. Galletti: l’Italia è in linea con gli obiettivi del 2020. Il Movimento Cinque Stelle chiede obiettivi più coraggiosi

Si è conclusa la Cop23, cioè il 23° cop23-bonn.jpgsummit Onu dell’UNFCCC sul clima. Guidata dalla Germania, padrona di casa e coordinatrice del negoziato, la trattativa ha visto tra i temi le modalità applicative per conseguire la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Si è trattato di mettere a punto strumenti di attuazione, meccanismi politici, regole sulle modalità in assenza di impegni di riduzione delle emissioni.
Il ministro Galletti - "L'Italia sta facendo la sua parte per essere in linea con gli accordi di Parigi", ha dichiarato nel suo discorso a Bonn il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. "L'Italia non solo è già in linea con gli obiettivi del 2020 ma conta di superarli offrendo alle nostre aziende possibilità di crescita". La strategia energetica nazionale è stata presa con il consenso del mondo industriale, ha tenuto a precisare il ministro nel suo discorso "a conferma che oggi l'ambiente non è più un vincolo ma una grande prospettiva economica per il mondo industriale". Tra gli obiettivi italiani ci sono la soglia del 55% di produzione elettrica da energie rinnovabili entro il 2030 e l'uscita dal carbone entro il 2025". Il ministro ha anche annunciato che si sta "lavorando al livello di coordinamento interministeriale con l'obiettivo di presentare la candidatura italiana per ospitare la Cop26 nel 2020".
Massimo De Rosa (Cinque Stelle) - “Come raggiungere gli obiettivi di Parigi?” si chiede il parlamentare Massimo De Rosa del Movimento Cinque Stelle. “Il Movimento Cinque Stelle ha elaborato un programma decisamente all’avanguardia, rispetto a quanto discusso in questi giorni a Bonn. Fissando obiettivi ancor più coraggiosi. Perché questo è ciò di cui ha bisogno il pianeta. Il nostro programma, quello scritto dai cittadini, si muove su fronti precisi. Trasporti: dobbiamo abbandonare la dittatura delle fonti fossili, entro la prossima legislatura. Agricoltura: dovrà tornare a svilupparsi seguendo criteri quali resilienza e sostenibilità. I campi dovranno tornare ad assorbire CO2 e non a emettere metano e ossido di azoto. Sempre in questo senso è necessaria una politica capace di fermare la distruzione delle foreste, promuovendo di contro incrementi e tutela del patrimonio boschivo. Città: le nostre città sono “ecosistemi” fragili, non in grado di adattarsi al cambiamento climatico. Politiche di mitigazione e adattamento assieme alla riqualificazione, anche energetica, delle nostre città, sono in tal senso fondamentali”.
Angela Merkel - "Quella del clima è una sfida centrale per il mondo, una questione di destino dell'umanità", ha detto Angela Merkel. "I nostro messaggio è che noi vogliamo proteggere il pianeta". Angela Merkel ha espresso apprezzamento per la circostanza che gli Stati Uniti d'America si impegnino per il rispetto dell'accordo di Parigi, "nonostante la posizione di Donald Trump, che ha annunciato di volerne uscire".
Ambiente contro economia? Anche in un paese ricco come la Germania è difficile raggiungere gli obiettivi per la tutela del clima, ha detto Angela Merkel riproponendo un tema forte e ricorrente del dissidio tra tutela dell’ambiente e sviluppo del benessere. Merkel ha accennato esplicitamente ai conflitti sociali, per la questione della "sostenibilità del prezzo dell'energia", e la "questione dei posti di lavoro", in un paese che fa grande uso del carbone. La soluzione per conciliare economia e ambiente secondo Merkel sta nel candidare la Germania e in generale l’Europa a definire gli standard tecnologici dell’economia verde. "L'accordo di Parigi è solo un inizio, adesso devono seguire i fatti alle parole, l'Europa è consapevole della sua responsabilità e la Germania si impegnerà per la tutela del clima”.

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