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Clima. Così il Marocco prepara la Cop22. Nuovi Paesi aderiscono all’Accordo

where New York (Usa) when Lun, 26/09/2016 who roberto

Si cercano sottoscrittori per un fondo ambientale da cento miliardi. I solleciti di Wwf e Greenpeace. Manca poco all’obiettivo per il Protocollo di Parigi

cop22-marocco-2016-logo.pngIl Ministro degli Esteri e della Cooperazione e presidente della Cop22, Salaheddine Mezouar, ha depositato a nome del Marocco gli strumenti di ratifica dell'Accordo di Parigi. Lo stato nordafricano si unisce così agli altri 59 paesi che hanno già depositato i loro strumenti.
L'evento di alto livello organizzato a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dal Segretario Generale Ban Ki-moon ha visto la partecipazione di Patricia Espinosa, segretario generale della Ccnucc, Ségolène Royal, presidente della Cop21, e Salaheddine Mezouar, presidente della Cop22. I tre si sono seduti sulla tribuna della sala dell'Assemblea, a lato del segretario generale delle Nazioni Unite.

"Sua maestà Mohammed VI mi ha affidato l'incarico di depositare gli strumenti di ratifica a nome del Marocco. Questo gesto è segno del fermo impegno a sottoscrivere l'Accordo di Parigi da parte del Regno del Marocco. Avere superato la soglia dei 55 paesi che già hanno ratificato l'Accordo è un messaggio forte alla comunità internazionale, in vista della prossima Cop22 che si terrà in novembre a Marrakech. Il Marocco si impegna alla messa in atto dell'Accordo di Parigi, e questo renderà la Cop22 la Cop dell'azione", ha dichiarato ieri Salaheddine Mezouar.

Sessanta Paesi - Oltre a essere il paese ospitante della 22a Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop22), con la sua ratifica il Marocco ha portato a 60 il numero di paesi che già hanno aderito all'Accordo, che corrispondono ad una percentuale complessiva del 47,62% delle emissioni mondiali di gas serra.
Perché l'Accordo di Parigi entri in vigore, è necessario che almeno 55 paesi per una percentuale minima del 55% delle emissioni globali depositino il loro strumenti di ratifica all'Onu.
Nel suo discorso, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon si è congratulato con i 29 paesi che hanno già ratificato e con i 31 che hanno depositato ieri i loro strumenti. "Sono felice di dichiarare che abbiamo ufficialmente superato la soglia dei 55 paesi per l'entrata in vigore anticipata dell'Accordo di Parigi", ha precisato.
Nel corso dell'intervento, il segretario di stato americano John Kerry ha dichiarato: "Ringrazio il presidente entrante della Cop22 Salaheddine Mezouar per la sua leadership nella lotta ai cambiamenti climatici prima di Marrakech". Gli Stati Uniti, la seconda nazione al mondo per emissione di gas serra, ha depositato in contemporanea con la Cina gli strumenti di ratifica prima del Summit G20 che si è tenuto in Cina lo scorso 3 settembre.

Cento miliardi - Nel suo intervento, Mezouar ha messo sul tavolo le priorità per la conferenza di Marrakech: il potenziamento delle capacità, nonché la raccolta di 100 miliardi di dollari per finanziare progetti e tecnologie a tutela dell'ambiente. Il Presidente di Cop22 ha anche sottolineato l'importanza dello sviluppo per il continente africano e la necessità che i leader del mondo si adoperino per aiutare i paesi meno sviluppati e le piccole nazioni isola durante la Conferenza di Marrakech sui cambiamenti climatici, che avrà luogo dal 7 al 18 novembre prossimi. "La conferenza di Marrakech dovrà essere incentrata sull'implementazione dell'Accordo di Parigi per tutti i paesi, soprattutto quelli più vulnerabili ai cambiamenti climatici", ha spiegato Mezouar.

Manca ancora l’8% - Mancano ora l'8% delle emissioni mondiali per superare la soglia del 55% richiesto per l'entrata in vigore dell'Accordo di Parigi. Il Presidente della Cop22 ha dichiarato: "La mobilitazione deve continuare. Dopo la cerimonia di ieri, ho buone speranze che l'Accordo di Parigi entri in vigore anche prima della Cop22".

Le nuove adesioni – Nella trentina di Paesi che nei giorni scorsi hanno confermato formalmente la loro adesione alla convenzione sul clima di Parigi vi sono molti Stati dell'America Latina come Argentina, Brasile e Messico, così come Singapore, Thailandia, Bangladesh e gli Emirati Arabi Uniti.
Il ministro dell'Ambiente francese e presidente della Cop21, Ségolène Royal, ha detto di essere ottimista sulla data di entrata in vigore dell'accordo, probabilmente entro l'inizio della Cop22 in Marocco il 7 novembre.

L’Italia - La scorsa settimana il ministro dell'Ambiente italiano Gian Luca Galletti ha detto che il governo italiano è pronto a discutere in un prossimo Consiglio dei ministri la legge di ratifica" dell'accordo sul clima raggiunto alla Cop21 di Parigi in modo che "il Parlamento possa esaminarla ed approvarla in tempi rapidi, con l'auspicio che l'Italia possa prendere parte ai lavori della Cop22 di Marrakech avendo già completato l'iter di ratifica".

Greenpeace - I Paesi firmatari rappresentano il 47,62 per cento delle emissioni globali. L'Italia, così come l'Unione Europea, non rientra ancora tra i firmatari, ma si è formalmente impegnata a ratificare l'accordo entro l'anno. "È positivo che tra coloro che si stanno impegnando di più affinché l'Accordo entri rapidamente in vigore, ci sono sia i maggiori inquinatori del mondo che i Paesi più vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale. Questo dimostra come i cambiamenti climatici ci uniscano tutti e richiedano una nostra rapida risposta", afferma Luca Iacoboni, responsabile Campagna Energia e Clima per Greenpeace. "L'Italia si è impegnata a ratificare l'accordo entro l'anno, ma decisamente non è abbastanza. Oltre agli annunci è il momento di passare ai fatti, puntando finalmente in maniera decisa sulle energie rinnovabili e abbandonando i combustibili fossili, e prendendo finalmente una posizione ambiziosa e propositiva all'interno dell'Unione Europea. L'Italia dimostri finalmente leadership e concretezza nell'affrontare il tema dei cambiamenti climatici".

Il Wwf – Osserva il Wwf: “Nella lista dei Paesi che hanno ratificato spicca l'assenza dell'Unione Europea: in realtà alcuni Paesi l'hanno già fatto (Francia, Ungheria, Austria, Slovacchia), altri hanno dei tempi parlamentari già fissati (Germania la prossima settimana) ma accanto alla ratifica comunitaria già decisa dai leader nel vertice di Bratislava, occorre che anche gli altri Paesi si affrettino a farlo. Tra questi, l'Italia, per peso e come paese fondatore dell'Unione, deve essere tra i primi e non tra gli ultimi. Dopo l'annuncio del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'Ambiente, dunque, il Wwf chiede l'immediata presentazione del Disegno di legge di ratifica e una corsia preferenziale in Parlamento perché venga approvato a inizio ottobre. Ben prima del referendum costituzionale e dell'inevitabile rallentamento dei lavori parlamentari, dunque, ma soprattutto in tempo per consentire che l'accordo possa entrare in vigore al più presto”.
 

 
 
 
 

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La Cop22 si terrà a Marrakech quest'anno; Accordo di Parigi sottoscritto
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