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Clima. Il difficile percorso del decreto di Sergio Costa

where Roma when Lun, 23/09/2019 who roberto

Incentivi alle automobili verdi, via i sussidi all’autotrasporto, premi fiscali per i prodotti sfusi: mille difficoltà per le misure pensate dal ministro dell’Ambiente

Continua a slittare il dibattito in senso sergio-costa-ministro-ambiente.jpgal Consiglio dei ministro della bozza di decreto Clima ed Economia Circolare proposta dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il testo prevede incentivi e misure a favore della mobilità sostenibile nelle aree metropolitane, disposizioni per la promozione del trasporto scolastico sostenibile, disposizioni per l’incentivazione del trasporto a domicilio di prodotti, azioni per il rimboschimento, città verde d’Italia, riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, potenziamento della Via e introduzione dell’impatto ambientale della regolamentazione, piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, misure urgenti per lo sviluppo dei parchi nazionali e la tutela degli ecosistemi, istituzione nei parchi nazionali di zone economiche ambientali a regime economico speciale, disposizioni volte a velocizzare la pianificazione di emergenza per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, disposizioni urgenti in materia di economia circolare, agevolazioni fiscali sui prodotti sfusi e alla spina, cessazione qualifica di rifiuto, procedura di infrazione europea n. 2003/2077 - commissario unico discariche abusive.
L’entusiasta ministro Costa
"Con il Decreto legge sul clima, che presto approderà in Consiglio dei Ministri, l'ambiente torna finalmente a tessere l'azione di governo e ad occupare un ruolo centrale nel dibattito politico". Lo afferma il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Si tratta di un provvedimento corposo, che proprio per questo richiede la massima condivisione, solo così può funzionare. Stiamo quindi lavorando in un clima di grande confronto affinché il testo finale possa approdare nel più breve tempo possibile in Consiglio dei Ministri. Posso inoltre affermare che come Ministero dell'ambiente siamo disposti a utilizzare le aste verdi per le necessarie coperture".
"Sono convinto - ha concluso il ministro - che sapremo trovare la giusta sintesi per rendere finalmente effettive tutte le misure in grado di mettere in moto il tanto auspicato 'green new deal', che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell'ambiente nel nostro sistema costituzionale. Per farlo, il decreto interverrà con misure urgenti nei settori considerati più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con l'obiettivo di incentivare comportamenti e azioni virtuose in tempi brevi".
La Coldiretti: una disgrazia
“Nella bozza del decreto clima c'è paradossalmente anche un attacco senza precedenti all'agricoltura più green d'Europa, quella italiana, che rischia invece di essere messa fuori mercato rispetto ai partner Ue e condannata all'abbandono”. È la denuncia del presidente della Coldiretti Ettore Prandini riguardo alla proposta di riduzione dei sussidi ritenuti ambientalmente dannosi compresi i carburanti per la pesca e per l'agricoltura. "Il gasolio - spiega Prandini - è l'unico carburante utilizzabile al momento per i trattori e tassarlo non porterebbe alcun beneficio immediato in termini di utilizzo di energie alternative a favore delle quali dovrebbe invece essere sviluppato un programma di ricerca e di sperimentazione per i mezzi agricoli. L'aumento dei costi del carburante, ma anche la revisione della fiscalità sull'attività di allevamento costringerebbero semplicemente molti pescatori, agricoltori e allevatori a chiudere la propria attività con un devastante impatto ambientale soprattutto nelle aree interne più difficili. Il risultato sarebbe solo la delocalizzazione delle fonti di approvvigionamento alimentare con un enorme costo ambientale legato all'aumento dei trasporti inquinanti su gomma dall'estero".
Garavaglia (Lega), spero che il decreto resti solo una bozza
"Primo provvedimento del Governo e prima mazzata fiscale: 16,8 miliardi di euro di nuove tasse. Sono abituato a commentare i provvedimenti nella loro versione definitiva, ma spero che il decreto sull'ambiente non abbia mai una versione definitiva e resti una semplice bozza". Così il deputato della Lega Massimo Garavaglia, già viceministro al Mef, a proposito della bozza del decreto ambientale. "Leggo l'articolo 6 della bozza di decreto e rabbrividisco - spiega Garavaglia - 16,8 miliardi di euro di agevolazioni fiscali che verrebbero tagliate. Tra queste, come si legge nella relazione al provvedimento, 5,9 miliardi di euro sono per agricoltura e pesca, 24,4 miliardi di euro per l'energia, 1,5 miliardi di euro per trasporti, 3 miliardi di euro per altri sussidi e 6,1 miliardi di euro per Iva agevolata. Per essere chiari, in un solo colpo il Governo uccide il settore dell'agricoltura e della pesca, del trasporto, con le inevitabili ripercussioni sull'aumento del prezzo di tutti i prodotti, il settore energia e le famiglie. Complimenti! Questa tremenda mazzata viene mascherata come operazione green, ma in realtà serve anche e soprattutto per fare cassa”.
Il Wwf: serve un segnale sui sussidi ambientalmente dannosi
Accelerare la decarbonizzazione non deve essere uno slogan, ma una realtà che tutte le istituzioni, le aziende e i cittadini devono praticare da subito. Lo ricorda il Wwf alla notizia dello stop, da parte del Consiglio dei Ministri, al cosiddetto Decreto Clima, un segnale non incoraggiante alla vigilia del Summit sul Clima convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite. ”Simili provvedimenti vanno meglio precisati e vanno accompagnati da politiche corali del Governo per assicurare una giusta transizione, con la costituzione di un tavolo aperto a tutti gli stakeholder che il Wwf ha proposto con convinzione anche in sede di formazione del Governo. In altre parole, bisogno avere una visione complessiva del futuro, fare sistema e accompagnare la riconversione dei settori produttivi in trasformazione. Però, dopo tanto parlare e annunciare, bisogna agire in fretta e correggere le storture di un sistema che foraggia la crisi climatica”.
Gianni Bessi del Pd Emilia-Romagna
“Il piano Costa per la green economy vieneper ora bloccato perché, così riportano le versioni ufficiali,  non ha coperture economiche. Secondo alcuni commenti, al Ministero dell'economia si sono accorti che le rinnovabili non sono a costo zero. Il punto non è solo questo - dichiara Gianni Bessi, consigliere regionale PD Emilia-Romagna. - Trasformare l'economia circolare in opportunità vuol dire ragionare sull'intera filiera e promuovere il cambiamento con provvedimenti che siano push e pull: si incentiva e si favorisce. È fondamentale gestire efficacemente la transizione verso nuovi modelli, transizione che richiede politiche e scelte strutturali di lungo periodo ma con valutazione del percorso e degli effetti, altrimenti sono tutti fuochi di paglia. E inoltre non tratta il tema End of Waste, che è una urgenza drammatica, fondamentale se vogliamo trasformare i rifiuti in risorsa”.
Durissima la Conftrasporto
"Il provvedimento sarebbe un clamoroso autogol per lo Stato", commenta il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè. "I tagli lineari che riguardassero l'autotrasporto sarebbero quantomeno inaccettabili, innanzitutto perché il governo verrebbe meno all'impegno assunto con la categoria. In secondo luogo perché in questo modo si penalizzerebbero anche i mezzi pesanti meno inquinanti come gli euro 6, con il solo risultato che i camion di tutte le categorie farebbero rifornimento all'estero, con una perdita per le imprese italiane di distribuzione e per le casse dello Stato.
Se invece, come proponiamo da tempo, si penalizzassero solo i veicoli più vecchi, quindi maggiormente inquinanti, tagliando solo a questi i rimborsi delle accise sul gasolio, si spingerebbero le imprese a rinnovare il parco circolante, con un evidente vantaggio per l'ambiente considerato che il 60% dei mezzi circolanti in Italia è di categoria ante euro 4”.
Mulè, il decreto penalizza il comparto auto
"Parliamo di Paese reale: la priorità è risolvere i tavoli di crisi aperti al Mise, uno su tutti la Whirlpool che vede migliaia di lavoratori in strada a protestare per i loro diritti: colpa di un governo incapace nel gestire le criticità economiche e industriali. Dare risposte concrete prevede una visione di Paese chiara e determinata, se la prima azione di questo governo è un ‘decreto verde’ che penalizza il comparto dell'auto, già in forte crisi da mesi, allora hai sbagliato strada. Ma questo è il dramma di quando si governa con i 5stelle... illudersi che destra e sinistra siano la stessa cosa." Lo afferma Giorgio Mulè, deputato di FI e portavoce dei Gruppi azzurri di Camera e Senato.
De Petris di Leu: provvedimento innovativo
"Lo schema di decreto sul contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde contiene elementi di notevole rilievo e configura finalmente un cambio di passo del nostro Paese in materia di tutela ambientale". Lo dichiara Loredana De Petris (Leu), capo del gruppo Misto a palazzo Madama, in ordine allo schema di decreto legge predisposto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. "La riduzione progressiva dei sussidi ambientalmente dannosi, le misure per la mobilità sostenibile, le azioni per il rimboschimento e la qualità dell’aria nelle città, gli interventi per lo sviluppo dell’economia verde nei parchi nazionali e in materia di riduzione degli imballaggi configurano un provvedimento innovativo ed un corretto approccio integrato all’emergenza climatica".
La Cgil: nessun confronto, serve il dialogo
Sul decreto Clima "non c’è purtroppo nessun grande confronto, come dichiara il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Non si può parlare di massima condivisione se non è stato avviato alcun dialogo con i sindacati”. Così la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi. “Chiediamo che venga aperto un dialogo con le parti sociali, perché il clima non è una priorità per i soli ambientalisti, gli unici che, come si legge nella bozza di decreto, sono stati invitati a far parte della cabina di regia. Il clima è un tema che ha rilevanti ricadute anche sul mondo del lavoro”.

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