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​Clima. Dopo la Cop21: alcune proposte da Greenpeace alle Regioni

where Parigi (Francia) when Lun, 14/12/2015 who redazione

Una carrellata di impegni presentati a Parigi per difendere il clima: un’associazione ambientalista, una multinazionale e le istituzioni del territorio

Una selezione di alcune delle iniziative presentate da associazioni, organizzazioni e aziende alla Cop21 sul clima che si è conclusa a Parigi.

cambiamenticlimatici.jpgGreenpeace. Un grande orso bianco è “apparso” in diversi luoghi di Roma, dal Gianicolo al Colosseo, da Trastevere al Vaticano, per sensibilizzare gli italiani sui rischi causati dai cambiamenti climatici. L'iniziativa di Greenpeace è stata realizzata in concomitanza con le giornate decisive del vertice di Parigi, dove i leader mondiali sono chiamati a sottoscrivere un accordo che possa fermare la febbre del Pianeta. "Il riscaldamento globale non mette a rischio solo gli orsi polari, ma anche la sopravvivenza di milioni di persone", spiega Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace.

Ikea. Nel suo intervento alla Cop21, Peter Agnefjäll, presidente e amministratore delegato del gruppo Ikea, ha invitato le aziende a prendere tempestivi provvedimenti per la salvaguardia ambientale: "Servono azioni urgenti per contrastare i cambiamenti climatici: da questo dipende il futuro degli uomini e il successo delle aziende”. Il gruppo svedese investirà complessivamente 1 miliardo di euro per accelerare la transizione a un'economia a basso contenuto di carbonio e aiutare le comunità più colpite dalle disastrose conseguenze dei cambiamenti climatici. L'obiettivo del Gruppo IKEA entro il 2020 è produrre tanta energia rinnovabile quanta ne consumano le sue sedi nel mondo. Dal 2009 il Gruppo ha investito 1,5 miliardi di euro nel settore eolico e fotovoltaico.

Le Regioni. Nella sfida per affrontare i cambiamenti climatici le regioni giocano un ruolo determinante, indispensabile, che si unisce alle decisioni prese dai governi nazionali e dalle grandi organizzazioni internazionali. Alla Cop21 di Parigi le Regioni italiane sono state protagoniste al meeting internazionale delle Nazioni Unite, dove hanno affermato la necessità e l'importanza del governo dei territori per mettere in pratica misure concrete contro i cambiamenti climatici, che siano nel segno dello sviluppo e della sicurezza per le generazioni presenti e future, per l'ambiente, per i sistemi socio-economici. Organizzato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici in collaborazione con la Società Italiana per le Scienze del Clima e Basque Centre for Climate Change - BC3, all'incontro delle Regioni hanno contribuito esperienze dall'Italia, dai Paesi baschi, dalla California e dall'Unione Europea. Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, ha sottolineato che "le iniziative per affrontare i cambiamenti climatici non possono funzionare senza i territori, perché sono questi ultimi che fanno le cose essenziali”. Per Riccardo Valentini, Capogruppo PD nel Consiglio regionale della Regione Lazio, "non si tratta esclusivamente di un problema energetico, bisogna tener conto del capitale ambientale e umano che viene coinvolto e di come i cambiamenti climatici interagiscano con i sistemi ambientali, economici e sociali". "È una grande occasione che ci è stata data dal Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti Climatici”, ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.

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Cambiamenti climatici