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Clima. La marcia del venerdì. Tutti i ragazzi del mondo (e tante voci)

where Milano when Lun, 30/09/2019 who roberto

In 150 città d'Italia studenti e studentesse sono scesi in piazza per il terzo sciopero globale per il clima di Fridays for Future Italia

Da Roma a Milano, passando per Venezia, fridays-for-fututre.jpegTorino e Palermo. In oltre 150 città d'Italia studenti e studentesse venerdì 27 settembre sono scesi in piazza per il terzo sciopero globale per il clima di Fridays for Future Italia. Abbiamo qui raccolto alcune delle voci più interessanti, e anche alcuni contributi non molto scontati. Tra questi Rossella Muroni, Raffaele Cattaneo, Catia Bastioli, il Wwf, Massimo De Rosa, la Lega Anti Vivisezionista.
Per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, "sono straordinarie le immagini delle piazze di #fridaysforfuture, con così tanti giovani che partecipano con tale passione. Da parte mia e del governo - promette in un tweet - c'è il massimo impegno a tradurre questa richiesta di cambiamento in soluzioni concrete. Abbiamo tutti una grande responsabilità".
Ai cortei sparsi per l'Italia ha aderito l'Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. "L’Assemblea delle Nazioni Unite è stata un fallimento - sottolinea Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza - i potenti del pianeta non hanno intenzione di cambiare rotta per salvare il nostro futuro. Noi giovani continueremo a ribellarci contro questa classe politica, seguendo l'esempio di Greta e chiedendo che la giustizia climatica sia finanziata da chi si è arricchito con il modello economico insostenibile. Le multinazionali e i ricchi del pianeta devono contribuire alla riconversione ecologica più di tutti".
Qui Milano
A Milano la manifestazione è partita da piazza Cairoli. Ad aprire il corte lo striscione "Siamo inarrestabili, un altro mondo è possibile". Altri cartelloni come "we want climate justice" o "La terra ringrazia" hanno colorato le vie della città.
Qui Roma
Piena affluenza di giovani che si sono dati appuntamento in una piazza della Repubblica gremita, da dove è partito il corteo. "Più di 200.000 studenti in piazza a Roma" secondo gli organizzatori. "Il nostro futuro vale più dei vostri profitti" si legge sullo striscione che apre il corteo degli studenti di scuole e università. Predisposta anche una raccolta firme per una pdl di iniziativa popolare per la Transizione energetica.
Qui Firenze
A Firenze circa diecimila persone, per lo più studenti, ma anche professori e genitori, si sono radunati in piazza Santa Maria Novella. I manifestanti hanno poi sfilato lungo le strade del centro cittadino fino a piazza Santissima Annunziata. Cortei con migliaia di partecipanti anche in altre città toscane, tra cui Livorno, Pisa, Arezzo, Siena, Empoli.
Qui Torino
A suon di slogan "Insieme siamo partiti, insieme torneremo. Il pianeta è nostro e lo difenderemo", migliaia di giovani sono partiti da piazza Statuto a Torino, diretti in piazza Vittorio. Dietro lo striscione “Cambiamo il sistema non il clima” i ragazzi chiedevano misure urgenti a istituzioni e aziende per contrastare gli effetti del riscaldamento globale. La manifestazione a Torino è arrivata dopo una fitta settimana di eventi e flash mob organizzati dalla sezione torinese Fridays for future.
Qui Palermo
Un gruppo di ragazzi vestiti di nero ha creato confusione, in piazza Castelnuovo, all'angolo con via Ruggero Settimo. Si è arrivato anche allo scontro fisico tra due gruppi. Un ragazzo è stato anche colpito. Sono immediatamente intervenuti i poliziotti in tenuta antisommossa per riportare la calma. La situazione è presto tornata sotto controllo.
Qui Napoli
A Napoli migliaia i partecipanti al corteo che è partito da piazza Garibaldi, a ridosso della Stazione ferroviaria centrale, e che si è poi riversato nelle strade del centro cittadino attraversando corso Umberto e diretto a piazza Dante. Tantissimi i giovani e gli studenti hanno animato il corteo con cartelli colorati, bandiere, cori e slogan, molti dedicati al fenomeno della cosiddetta Terra dei fuochi.
Qui Venezia
Nella città più a rischio da un punto di vista di innalzamento inesorabile del livello del mare i ragazzi in maschera e boccaglio hanno calato dal ponte di Rialto uno striscione per invitare tutti a partecipare alla sciopero: "Abbiamo l'acqua alla gola. Venice will sink first".
L'allarme dell'Onu
Anche il nuovo rapporto dell'Ipcc, il comitato scientifico sul clima dell'Onu, dedicato a oceani e ghiacci lancia un nuovo allarme: gli oceani sono sempre più caldi e i ghiacciai si sciolgono. Gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire e le conseguenze sono drammatiche: gli eventi estremi colpiranno almeno una volta l'anno entro il 2050, ondate di calore sempre più forti e frequenti, piogge e cicloni devastanti. Senza contare che l’innalzamento del livello del mare potrebbe portare a una migrazione su larga scala, con milioni di persone sfollate.
Il ghiacciaio a rischio
E le conseguenze del riscaldamento climatico si vedono anche nel nostro paese, dove è stato diramato un allarme per il ghiacciaio del Monte Bianco, che rischia di collassare. La comunità scientifica dunque invita i leader del mondo a reagire alla crisi climatica: i governi devono adottare misure "urgenti e ambiziose" per ridurre le emissioni. Allo stato attuale, si calcola che stiamo scaricando negli oceani un milione di tonnellate di CO2 ogni ora.
Rossella Muroni di Leu
“Se noi politici vogliamo affrontare seriamente la sfida del clima iniziamo dal Green new deal, dal graduale taglio dei sussidi dannosi e dall’attuazione del principio del chi inquina paga in Legge di Bilancio. Proseguiamo poi con investimenti decisi su generazione energetica rinnovabile e diffusa, mobilità sostenibile, bonifica dei territori inquinati e messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico. E approvando leggi che il Paese attende da anni, come quella per fermare il consumo di suolo e favorire la rigenerazione edilizia, così da ridurre l’impermeabilizzazione del territorio, cavare meno materiali, fermare le emissioni. Vanno emanati rapidamente, poi, i decreti per l’end of waste indispensabili per dare slancio all’economia circolare". Così la deputata LeU Rossella Muroni commenta il global climate strike.
Catia Bastioli del Kyoto Club
La presidente di Kyoto Club Catia Bastioli, amministratrice delegata di Novamont: “La presa di coscienza senza precedenti rispetto alla crisi climatica è un segno di grande speranza. La consapevolezza è il primo passo per la risoluzione dei problemi e i cambiamenti climatici rappresentano, oltre che il problema, grandi opportunità win-win: per la ricerca di nuovi materiali completamente circolari, per l’innovazione tecnologica e la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro, per l’accelerazione della transizione verso la bioeconomia e la de carbonizzazione”.
Lombardia: l’assessore Raffaele Cattaneo
"Le manifestazioni sul clima che si sono tenute a Milano e in tutte le città italiane invitano tutti noi a riflettere e impegnarci ancora di più per trovare soluzioni alle questioni legate al cambiamento climatico", ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo. "Esiste un problema di cui tutti dobbiamo diventare più consapevoli, tuttavia per trovare soluzioni è necessario mantenere un approccio realista e basarsi su evidenze scientifiche. Da molto prima che Greta Thunberg ponesse il problema, la Regione Lombardia ha iniziato a lavorare ad una propria strategia sia sull'adattamento sia sulla mitigazione dei cambiamenti climatici. La prima è stata approvata nel 2015, la seconda inserita nel Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR) approvato nel 2016”.
Il Wwf chiede una task force
In Italia, il Wwf chiede una task force per la transizione e ha redatto il dossier "La crisi climatica nel Mediterraneo: alcuni dati". Manuel Pulgar-Vidal, leader globale clima e l'energia del Wwf, ha dichiarato: "Il segretario generale Guterres è stato coraggioso nel mantenere alto il livello del vertice. E alcuni importanti annunci di trasformazione sono stati fatti sulla decarbonizzazione a lungo termine, sulla trasformazione nei settori finanziario, alimentare e del raffreddamento. Ma è deludente che i Paesi che più di tutti sono responsabili delle emissioni non abbiano fatto di più".
La Lav: mangiate meno carne
“È ormai chiaro a tutti come sia indispensabile modificare le scelte alimentari, con un deciso cambio di rotta verso l'allontanamento da fonti proteiche che distruggono il Pianeta e ne stanno ipotecando seriamente il futuro”, dice la Lega Anti Vivisezionista. “Per ottenere 100 grammi di proteine ricavate da carne bovina vengono emessi fino a 105 kg di CO2eq e utilizzano 370 mq di terreno. Per raggiungere lo stesso ammontare proteico ma con i legumi (altre proteine vegetali a basso impatto) si producono solo 0,3 kg di CO2 eq (comprensivi del ciclo di lavorazione, imballaggio e trasporto) e si utilizza solo 1 mq di terreno, spiega uno studio dell'università di Oxford”.
De Rosa del Movimento Cinque Stelle
"Abbiamo depositato otto richieste di audizione affinché i rappresentanti del Fridays For Future Milano possano essere ascoltati in ognuna delle otto singole commissioni del Consiglio Regionale" annuncia il consigliere regionale Massimo De Rosa: "L'ambiente riguarda tutti noi e allo stesso tempo riguarda ogni singolo ambito della nostra quotidianità”.

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