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Il clima e il metano. Un ruolo più forte dell’Italia nel Global Methane Pledge

where Roma when Lun, 04/07/2022 who roberto

Le iniziative per ridurre le dispersioni di metano, un gas che se non viene bruciato ha un potentissimo effetto serra e tra le prime cause del surriscaldamento

Il metano libero e non bruciato global-methane-pledge.pngha un effetto serra potentissimo, decine di volte più forte rispetto alla CO2 prodotta alla combustione del metano, ed è una delle cause più forti del cambiamento del clima. Per questo motivo la presidente degli Amici della Terra, Monica Tommasi, in occasione dell’evento organizzato dal Centro Studi Americani “Global Methane Pledge: Tackling the World’s most dangerous greenhouse gas” ha dichiarato: “Gli Amici della Terra danno un giudizio molto positivo dei primi passi che i governi dell’UE, degli USA e degli altri Paesi sottoscrittori del Global Methane Pledge (GPM – lanciato in occasione della COP26) hanno compiuto, impegnandosi a ridurre le emissioni di metano antropogeniche del 30% entro il 2030 (rispetto al 2020). Si ricorda che il metano è il secondo gas serra per importanza, con un impatto climalterante molto sottostimato (nel breve periodo 80 volte quello della CO2)”.
 
L’accordo contro le fughe di gas
Il 17 giugno scorso l’Italia, insieme ad Argentina, Canada, Danimarca, Egitto, Germania, Giappone, Messico, Nigeria, Norvegia, Oman, Commissione UE e Governo USA hanno lanciato il “Global Methane Pledge Energy Pathway” finalizzato a dare attuazione agli impegni di riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico. In particolare, i Paesi aderenti al “GMP Energy Pathway” rappresentano due quinti della produzione mondiale di gas naturale e tre quinti delle importazioni globali di gas. I Paesi aderenti all’iniziativa hanno annunciato lo stanziamento di 59 milioni di dollari per l’implementazione del “GMP Energy Pathway”.
Nonostante l’importante impulso del Governo Draghi nel lancio del GMP, sarebbe necessario che anche il ministero della Transizione ecologica facesse emergere, nella sua azione concreta, il tema della riduzione delle emissioni di metano, relegato per ora a ruolo marginale nel Piano di Transizione Ecologica.
 
L’alleanza fra ecologisti
Già dal 2019, l’iniziativa degli Amici della Terra, in collaborazione con Environmental Defence Fund (Edf), ha introdotto in Italia l’importanza della riduzione delle emissioni metano nel settore energetico, con particolare riferimento alla filiera del gas naturale.
Nel 2021, è stato attivato uno specifico Tavolo di cooperazione tra ambientalisti, operatori, associazioni del settore e istituzioni, che a settembre 2021 ha prodotto un documento condiviso di “Indirizzi per una strategia italiana di riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale”, che contiene obiettivi specifici e azioni di intervento condivisi con i soggetti aderenti. Il Tavolo sta proseguendo nelle sue attività anche nel 2022, con una crescente partecipazione di operatori e associazioni, promuovendo azioni per l’attuazione degli obiettivi condivisi.
Per il 2022, l’obiettivo del Tavolo è arrivare ad un aggiornamento del documento condiviso a fine 2021 e coinvolgere maggiormente il ministero della Transizione ecologica, con l’adozione ufficiale di specifici obiettivi e misure di intervento.

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