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Clima rinnovabile. L’allarme del Wwf: “Va accelerato l’abbattimento delle emissioni”

where Roma when Lun, 05/05/2025 who roberto

L’associazione ambientalista: “La percentuale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Europa ha raggiunto un livello record nel 2024, pari al 45%, rispetto al precedente record del 43% nel 2023, riflettendo gli sforzi dell'Europa verso un sistema energetico decarbonizzato. Buone notizie, ma bisogna accelerare”. Il caso delle centrali a carbone. Il parere di Mariagrazia Midulla.

Allarme del Wwf, secondo il smog-flickr.jpgquale i dati del Rapporto 2024 sullo Stato del Clima, resi noti dal Servizio Cambiamento Climatico di Copernicus e dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale, dicono che i cittadini europei sono esposti a un rischio meteo sempre più forte. “Per il Wwf, abbattere le emissioni climalteranti è un dovere per l'Europa, tra i continenti che hanno contribuito maggiormente alle emissioni cumulative (storiche) di CO2, dopo il Nord America (in particolare, gli Stati Uniti)”.
 
Il rischio CO2
La CO2 è un gas serra che le attività umane emettono in atmosfera con l'uso dei combustibili fossili. “La percentuale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Europa ha raggiunto un livello record nel 2024, pari al 45%, rispetto al precedente record del 43% nel 2023, riflettendo gli sforzi dell'Europa verso un sistema energetico decarbonizzato. Il numero di Paesi dell’Ue in cui le energie rinnovabili generano più elettricità dei combustibili fossili è quasi raddoppiato dal 2019, passando da 12 a 20. “Buone notizie, ma bisogna accelerare”, ricorda l’associazione ecologista.
 
Impegni precisi
“Per convincere il mondo ad agire in fretta, dobbiamo dare il buon esempio - sottolinea Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia -. Per questo occorre mantenere gli impegni presi e seguire un percorso conseguente: su questo la Ue dovrà decidere presto, varando il contributo all'obiettivo dell'Accordo di Parigi dopo il 2030 che, nel sistema europeo, vuol dire anche fissare un target di riduzione delle emissioni al 2040 congruo e senza scappatoie. I piani di adattamento, dipendenti dalla buona volontà dei singoli attori, specie di quelli non statali, devono vedere un forte coordinamento e adeguati finanziamenti da parte degli Stati. Anche in Italia, a fronte di eventi estremi ormai settimanali, se non addirittura quotidiani, assistiamo a un fenomeno simile. E in questi giorni aziende e politici paiono dimenticare i danni causati alla salute di migliaia di cittadini dalle centrali a carbone, proponendo di rinviare la loro chiusura: per i danni al clima e alla salute, saranno i cittadini a chiamarli alle responsabilità”.

immagini
smog-flickr