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Com'è profondo il mare - Orlando: “Siamo al lavoro sul numero chiuso a Venezia”

where Roma when Mar, 24/09/2013 who redazione

I tecnici del ministero dell’Ambiente studiano alternative per ridurre impatto nel canale della Giudecca e davanti Piazza San Marco

Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha incaricato i tecnici del suo dicastero di elaborare un piano per fissare sin da subito un “numero chiuso” per preservare il centro storico di Venezia e per arrivare a conseguire, in modo graduale, l’obiettivo di zero passaggi di grandi navi nel canale della Giudecca e davanti Piazza San Marco.
Lo si apprende da fonti del Ministero dell’Ambiente, secondo cui il ministro Orlando intende presentare in tempi brevi una proposta da confrontare con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e da sottoporre a Venezia prima della prossima riunione sul problema in programma a ottobre.
Gli esperti stanno esaminando le possibili alternative per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico delle grandi navi da crociera nella Laguna di Venezia, che è un SIC, ovvero un Sito di interesse comunitario e come tale è sottoposto al monitoraggio del ministero dell’Ambiente. Per quanto riguarda il numero chiuso, spiegano al ministero, “potrebbe scattare prima dell’adozione di altre misure, praticamente da subito grazie anche alla stagione invernale, che solitamente vede un calo significativo delle crociere a Venezia, ma soprattutto per la prossima chiusura delle paratoie nella bocca di porto del Lido, per la posa dei cassoni del Mose. Si dovrebbe attuare una discesa graduale verso un tetto che potrebbe essere il numero delle grandi navi transitate nel 2011 o nel 2012 nel bacino di San Marco”.
In merito all’attracco alla stazione marittima delle navi da crociera, i tecnici stanno esaminando soluzioni alternative ulteriori rispetto alle quattro proposte arrivate finora alla Capitaneria di Porto, che comprendono il nuovo terminale per i traghetti a Fusine, il terminal petrolifero a San Leonardo, i cantieri del Mose a Santa Maria del Mare.
Per il terminal dei traghetti, che dal prossimo anno dovrebbe accogliere tutti le navi-traghetto in partenza e arrivo a Venezia, ci potrebbe però essere un problema di spazi di manovra  per le dimensioni delle navi da crociera. Il terminal petrolifero di San Leonardo diventerà invece disponibile con la costruzione dell’isola del porto off-shore di Venezia. Il terminale potrebbe essere una soluzione fattibile, insieme a quella dei cantieri del Mose, dove adesso si stanno costruendo i grandi cassoni delle dighe mobili, per la loro posizione che consentirebbe il transito delle grandi navi anche con le dighe chiuse per l’acqua alta.

 

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