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Consumo di suolo. Cinque progetti per sfruttare i quadrifogli degli svincoli

where Roma when Lun, 18/04/2016 who redazione

Gli svincoli delle autostrade chiudono ampie aree che potrebbero essere usate per produrre energia sostenibile o per fini paesaggistici

Il consumo del suolo è una piaga che procede al ritmo di 55 ettari al giorno, 7 metri quadrati al secondo, tanto che la superficie impermeabilizzata in modo irreversibile del nostro terreno è passata dal 2,7% degli anni Cinquanta al 7% del 2014. Questo, oltre che per lo sprawl urbano, avviene principalmente a causa delle infrastrutture di trasporto, che secondo l’Ispra pesano per il 41% del totale. Le infrastrutture stradali, infatti, provocano ulteriore deterioramento del territorio poiché frammentano spazi che poi sono difficilmente recuperabili.

L’obiettivo di monitorare e trovare una soluzione economica, ambientale e sociale al fenomeno è stato alla base della ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università di Perugia, promossa dalla Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza Geometri (Cipag) e presentata al Senato, e che ha riguardato cinque casi studio (svincoli di Orte, Seriate, Val Vibrata, Capalbio e Ponte San Giovanni).
Casi concreti, dai quali si è arrivati a una proiezione concernente gli svincoli di due grandi arterie, l’autostrada A1 e la superstrada E45, e gli svincoli dell’intera rete autostradale italiana.

Dai risultati dell’analisi, ottenuti tramite l’utilizzo di software GIS (Geographic Information System) emerge che la superficie “libera” relativa agli svincoli dell’A1 è di 108 ettari, mentre quella della E45 è di circa 88 ettari. La stessa metodologia è stata applicata per stimare la superficie dell’intera rete  autostradale italiana, pari a 1.413 ettari di superficie libera e generatrice di costi, che con i progetti in questione potrebbe essere messa a reddito.

All'appuntamento è intervenuto anche il sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Piero Fassino, per il quale: "Quello presentato oggi è un ottimo progetto che cercheremo di estendere ai Comuni collaborando con la categoria dei Geometri, ma servirebbe prevedere convenzioni con gli enti locali all'interno della legge sul consumo del suolo". Per Fassino, infatti, "si dovrebbero prevedere norme per disciplinare la pulizia delle strade e l'inquinamento acustico derivante dalla viabilità, sia per le infrastrutture di competenza dello Stato che per quelle di competenza degli enti locali”.

È arrivato anche il messaggio di Ermete Realacci, deputato Pd, primo firmatario della legge sul consumo del suolo. "Essa persegue l’obiettivo di ridurre drasticamente il consumo di territorio, anche incentivando il riuso e la rigenerazione urbana e - spiega - una logica analoga mi sembra abbia guidato Cipag e Università di Perugia nel progetto che oggi presentate, per un modello di sviluppo delle aree infrastrutturali per l’utilizzo e la riqualificazione degli spazi interclusi dagli svincoli stradali”.

Oggi, la cura dell’intera rete autostradale genera un costo di circa 1,1 milioni di euro ogni anno, con 10.000 ore lavorate che non producono nessun valore aggiunto. L’iniziativa in questione propone cinque progetti concreti e alternativi per la gestione delle aree "incluse" negli svincoli autostradali: piantagioni per la produzione di biomassa legnosa; piantagioni per la produzione di legname da opera; isole di conservazione della biodiversità vegetale; isole di bellezza paesaggistica; centri per la produzione di energia fotovoltaica.

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Il palco della presentazione dei cinque progetti autostradali
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