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Coronavirus e ambiente. Analisi: la pandemia riduce le emissioni

where Roma when Lun, 30/03/2020 who roberto

Lo dice il rapporto “10 key trend sul clima  - I dati 2019 in anteprima per l'Italia” realizzato da Italy for Climate e Fondazione per lo sviluppo sostenibile

L'Italia è diventata più calda smog.jpgdi 0,6 gradi negli ultimi 40 anni rispetto al resto del mondo. Ed è proprio nel nostro Paese che soltanto l'anno scorso ci sono stati oltre 1.600 eventi estremi legati alla crisi climatica. Nel 2020 ci saranno meno emissioni di gas serra anche in Italia per via del coronavirus, ma questo calo potrebbe essere solo di breve termine perché manca un processo di decarbonizzazione strutturale.

Ma questo calo potrebbe essere solo di breve termine, con la pandemia che mette a nudo la fragilità delle nostre economie di fronte alle crisi globali. Sono questi alcuni elementi che emergono dal rapporto “10 key trend sul clima - i dati 2019 in anteprima per l'Italia”, realizzato da Italy for Climate, l'iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Italy for Climate sta raccogliendo adesioni da alcune imprese particolarmente sensibili al tema dei cambiamenti climatici, tra cui figurano Erg, Ing, e2i, Conou, illy, Davines.
 
Le tendenze
Questi i principali trend sulle performance climatiche dell'Italia: negli ultimi quarant'anni la temperatura media è già aumentata di 1,6 gradi, più della media mondiale che è di circa 1 grado, e l'ultimo decennio è stato il più caldo di sempre; nel 2019 in Italia gli eventi estremi connessi alla crisi climatica sono stati oltre 1.600, oltre 10 volte quelli registrati nel 2008 e aumentati del 60% solo nel 2019; le emissioni di gas serra in Italia si sono attestate a circa 423 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, tra 0,5 e 1% in meno rispetto all'anno precedente (una riduzione modesta non in linea con i target 2030).
 
Gli effetti della pandemia
L'attuale emergenza sanitaria sta avendo "impatti rilevanti sui trasporti, sui consumi e sulle attività produttive di tutti i Paesi colpiti, Italia inclusa, e questo si dovrebbe tradurre in una riduzione delle emissioni di gas serra, in primo luogo di CO2". "Senza un processo di decarbonizzazione strutturale", tuttavia, le emissioni torneranno a crescere. Inoltre, viene spiegato che "il 2019 è stato per l'Italia un anno con più ombre che luci sul fronte del clima".
 
Meno emissioni
Il taglio delle emissioni, prosegue l'analisi, è passato da oltre 17 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all'anno nel 2005-2014 a poco più di mezzo milione di tonnellate dal 2014 a oggi; nel prossimo decennio dovremmo tagliare in media quasi 15 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all'anno; negli ultimi anni i consumi energetici sono cresciuti come o più del Pil e questo trend viene confermato anche nel 2019; la crescita della produzione elettrica da energie rinnovabili negli ultimi 6 anni in Italia è stata molto bassa, appena il 3% (il 24% la media europea);
 
Germania in testa
Nel 2019 l'Italia ha perso la storica leadership in favore della Germania, che ha raggiunto il 41,5% di produzione elettrica da rinnovabili contro il 40,5% dell'Italia; nelle aste per l'accesso ai meccanismi di incentivazione alcuni impianti eolici sono arrivati ad offrire un prezzo di 4,9 centesimi di euro per chilowattora: per la prima volta nella storia nel 2019 il costo della generazione rinnovabile è sceso al di sotto del prezzo medio di mercato, pari a 5,2 centesimi di euro al chilowattora; negli ultimi due anni il prezzo delle emissioni di carbonio del sistema europeo dell'Ets (Emission trading system) è passato da meno di 10 a oltre 25 euro per tonnellata di CO2, anche grazie a questa nuova dinamica la produzione elettrica da carbone, sempre meno conveniente, in Italia è scesa dai 49 miliardi di kilowattora del 2012 a circa 20 stimati nel 2019.
 
Efficienza
Le emissioni di CO2 per produrre un chilowattora in Italia si sono dimezzate in trent'anni, scendendo per la prima volta nel 2019 sotto i 290 grammi di CO2 per kilowattora; il calo di vendite delle auto diesel iniziato nel 2017 in Italia non si è tradotto in una crescita significativa dei veicoli con alimentazione alternativa, ma ha portato allo storico sorpasso delle auto a benzina.
 
Il commento di Ronchi
La crisi globale per il coronavirus, spiega Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, "fa riflettere anche su altre possibili crisi potenzialmente globali" come per il clima. Quello che è avvenuto in Cina, cioè la riduzione delle emissioni di circa un quarto in queste settimane, potrebbe ripetersi anche in Italia: ma, avverte Ronchi, "i dati aggiornati fino al dicembre del 2019 ci mostrano emissioni praticamente stazionarie da circa sei anni. Questo significa che non è in corso un reale processo di riduzione. La storia ci insegna che dopo una crisi economica grave e un calo significativo delle emissioni queste potrebbero tornare a crescere come e forse anche più di prima".

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cielo-milano
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