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Coronavirus e Milano. Sala: più ciclabili. Il problema allevamenti

where Milano when Lun, 27/04/2020 who roberto

Un programma per la ripresa. Utile un incentivo all’acquisto della bici. La denuncia della Legambiente Lombardia sullo smog zootecnico

La città di Milano sta chiedendo sala-bicicletta.jpgal governo di poter realizzare con più facilità, senza troppa burocrazia, nuove piste ciclabili e di finanziare quei cittadini che sceglieranno di comprare una bicicletta elettrica per spostarsi nella fase 2 della ripartenza. 
 
Il programma del sindaco Sala
"Non voglio solo subire, voglio usare questa situazione per rilanciare rispetto ad una mobilità diversa, dolce, elettrica - ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala nel consueto video sui social. - Da un lato sto chiedendo al governo di poter fare piste ciclabili in maniera più facile, con deroghe al codice della strada, al posto del cordolo immaginate una striscia orizzontale. Poi sto chiedendo che vengano finanziati gli acquisiti dei cittadini, in particolare per le bici elettriche".
"Faremo una ciclabile con segnalazione orizzontale che da San Babila va fino a Sesto Martelli, corso Venezia, corso Buenos Aires, viale Monza, oppure con l'utilizzo dei contro viali, da Lagosta al Parco Nord, in cui metteremo velocità massima 30 all'ora e le biciclette. Non perdiamo la rotta giusta nelle ricerca di una città migliore", ha concluso.
 
Il problema allevamenti
In queste ultime settimane, anche in seguito alla puntata della trasmissione Report andata in onda il 13 aprile 2020 su Rai3, è tornato al centro dell'attenzione un tema di grande rilevanza da un punto di vista sanitario e ambientale: quello della zootecnia e dell'agricoltura intensiva in Lombardia.
I circoli di Legambiente Lombardia ribadiscono la necessità di affrontare i punti critici di questo comparto, sia alla luce dell'emergenza Covid sia alla luce delle direttive europee sulla riduzione dell'inquinamento dell'aria e del suolo.
 
La denuncia della Legambiente
La concentrazione degli allevamenti zootecnici nella pianura lombarda è infatti la più alta in Italia e fra le più alte in Europa, e Arpa Lombardia ha certificato un significativo contributo del settore agricolo all'inquinamento dell'aria, in particolare riguardo alla formazione del particolato secondario attraverso le emissioni di ammoniaca che provengono quasi totalmente (circa il 97%) da questo settore: l'ammoniaca si combina infatti con gli NOx, generati soprattutto dal traffico, per formare sali d'ammonio, che compongono anche oltre il 50% del particolato sottile misurato in atmosfera.
L'attuale sistema zootecnico e lo spandimento dei liquami hanno inoltre un notevole impatto anche su suolo e acqua: i composti azotati in eccesso infatti sono all'origine dell'inquinamento da nitrati di fiumi, canali e falde acquifere da cui attingono pozzi e acquedotti. Per esempio, le acque potabili in diversi comuni della provincia di Brescia hanno un contenuto di nitrati molto vicino a limite stabilito dalle norme del settore. Davanti a tutto questo, poniamo alcune domande: perché non si applica anche alla zootecnia un "indice di pressione" per impedire il continuo aumento degli animali allevati in zone già sature?
 
Pedemontana, un'eterna incompiuta
"Bene un piano di rilancio per i comuni lombardi e per l'economia della regione, ma senza finanziare opere insostenibili dal punto di vista ambientale ed economico". Così Legambiente Lombardia, all'annuncio del Presidente Fontana sui fondi destinati a sbloccare Pedemontana Lombarda, l'eterna incompiuta.
Inaugurati nel 2015 i primi 22 km sui circa 90 previsti, Pedemontana finora ha generato più imprevisti che benefici. Un'opera che doveva essere ripensata, accantonando inutili ambizioni novecentesche. Ora Pedemontana ci riprova: il mese scorso è stata indetta la gara per la ricerca di un nuovo General Contractor, a completamento dei lotti B2 e C di 26 km per 1,4 miliardi di euro, previsto l'aumento di capitale della società per 350 milioni di euro, anche con un'iniezione di 150 milioni da parte di regione, ora nel piano Marshall in salsa lombarda l'opera viene venduta come "connessa al programma di infrastrutture delle Olimpiadi invernali 2026".
"Sulle opere pubbliche Regione Lombardia mistifica la realtà - commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Pedemontana è un'opera buona per tutte le stagioni: dall'Expo alle Olimpiadi del 2026! Si dica chiaramente che non si sa come uscirne da un'opera arrivata in ritardo di almeno 30 anni, che fa acqua da tutte le parti, con flussi di traffico che non coprono i costi e con continue iniezioni da parte pubblica per il fallimento del project financing. Un metodo vecchio che non regge più. Nel post-Covid ci saremmo aspettati un cambio di passo. Si investa per costruire un nuovo sistema sanitario territorialmente capillare ed efficiente e in prevenzione e sostenibilità ambientale! Altro che strade che non portano da nessuna parte".

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