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Coronavirus e smog. Nuovo studio Ispra+Iss+Snpa per individuare le correlazioni

where Roma when Lun, 11/05/2020 who roberto

Al via una ricerca epidemiologica nazionale su inquinamento atmosferico e Covid-19. Lo studio di ISS, ISPRA e SNPA si affianca alla ricerca Pulvirus

Inquinamento atmosferico e Covid-19smog.jpg: è possibile associarli? Per dare risposte alle numerose domande emerse su questo legame, tema dibattuto a livello mondiale, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA) hanno avviato uno studio epidemiologico a livello nazionale per valutare se e in che misura i livelli di inquinamento possano essere associati agli effetti sanitari dell'epidemia.
 
La ricerca si attiva
L'improvvisa e rapida propagazione della pandemia di Covid-19 ha innescato globalmente un’intensa attività di ricerca nel settore della prevenzione (sviluppo di vaccini) e nel campo terapeutico-assistenziale, anche per comprendere meglio il processo di trasmissione virale e i possibili fattori sociali ed ambientali che possano contribuire a spiegare le modalità di contagio e la gravità e prognosi dei quadri sintomatologici e patologici associati all'infezione da virus Sars-Cov-2.
In questo contesto, e in seguito a numerose preoccupazioni dei cittadini, sta emergendo la necessità di studiare se vi sono connessioni tra l’esposizione alle polveri e l’epidemia di Covid-19. Questo studio epidemiologico segue, infatti, l'avvio dell'altra iniziativa Pulvirus, promossa da Enea, Iss e Ispra-Snpa, che valuterà le conseguenze del lockdown sull'inquinamento atmosferico e sui gas serra e le possibili interazioni fra polveri sottili e virus.
 
Il progetto
Il progetto epidemiologico Iss/Ispra/Snpa si baserà sui dati della sorveglianza integrata nazionale Covid-19, coordinata da ISS e del sistema di monitoraggio della qualità dell'aria atmosferica, di competenza Ispra-Snpa e si avvarrà della collaborazione scientifica della Rete Italiana Ambiente e Salute (Rias), anche per garantire un raccordo con le strutture regionali sanitarie ed ambientali.
 
Gli effetti dello smog
L'inquinamento atmosferico aumenta il rischio di infezioni delle basse vie respiratorie, particolarmente in soggetti vulnerabili, quali anziani e persone con patologie pregresse. Potrebbero essere le stesse condizioni che caratterizzano anche l'epidemia di Covid-19.
Alcune ipotesi immaginano che un incremento nei livelli di polveri possa rendere il sistema respiratorio più suscettibile all'infezione e alle complicazioni della malattia da coronavirus. Su questi temi occorre uno sforzo di ricerca congiunto inter-istituzionale.
 
Servono molte discipline
Lo studio delle possibili connessioni tra l'epidemia di COVID-19 e l'esposizione a inquinanti atmosferici, richiede approcci metodologici basati sull'integrazione di diverse discipline: l'epidemiologia ambientale e l'epidemiologia delle malattie trasmissibili, la tossicologia, la virologia, l'immunologia, al fianco di competenze chimico-fisiche, metereologiche e relative al monitoraggio ambientale. Nel realizzare lo studio, si terrà quindi conto del fatto che la diffusione di nuovi casi segue le modalità del contagio virale e quindi si muove principalmente per focolai (cluster) all'interno della popolazione e si seguiranno approcci e metodi epidemiologici per lo studio degli effetti dell'inquinamento atmosferico in riferimento alle esposizioni sia acute (a breve termine) che croniche (a lungo termine), con la possibilità di controllo dei fattori socio-demografici e socio-economici associati al contagio, all'esposizione a inquinamento atmosferico, all'insorgenza di sintomi e gravità degli effetti riscontrati tra i casi di COVID-19.
 
Il commento dell’Iss
"L'emergenza sanitaria della Pandemia di COVID-19 è una sfida per la conoscenza sotto molteplici punti di vista e non solo quelli oggi centrali sul fronte dei vaccini e delle terapie" ricorda il Presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, sottolineando però che "altri importanti quesiti di ricerca richiedono sforzi congiunti e l'esempio dello studio odierno che mira ad esplorare il possibile contributo dell'inquinamento atmosferico alla suscettibilità all'infezione da Sars-CoV-2, alla gravità dei sintomi e degli effetti sanitari dell'epidemia", questione oggi molto dibattuta in tutto il mondo. "Su questo tema - continua Brusaferro - assieme a Ispra-Snpa, stiamo proponendo l'avvio di uno studio epidemiologico nazionale".

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