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Cozze al piombo. Il Mediterraneo vittima di inquinanti ed erosione

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 18/06/2013 who matteo

Rilevati metalli pesanti in mitili anche fra Genova e Napoli. Qui puoi leggere il rapporto Unep-Map

Dall’inquinamento all’erosione delle coste, sono tante le minacce con cui il mar Mediterraneo, e anche l’Italia, devono fare i conti. A fare il punto sullo stato di salute dell’ambiente del mare nostrum è un rapporto dell’Unep-Map, il braccio per il Mediterraneo del programma Onu per l’ambiente (unepmap.org).
Lo studio (“State of the Mediterranean marine and coastal environment”) rileva la presenza di tracce di metalli pesanti in alcuni sedimenti costieri del bacino e in un organismo che poi entra nella catena alimentare, cioè la tipica cozza mediterranea (mytilus galloprovincialis). Il piombo è stato rilevato nei mitili, in genere vicino a scarichi industriali, portuali e urbani, lungo la costa occidentale dell’Italia, fra il golfo di Genova e Napoli, ma anche sulle spiagge settentrionali della Sicilia (Palermo) e nella parte meridionale della Sardegna (Portoscuso). Nel mare Adriatico, livelli elevati del metallo sono stati registrati nella laguna di Venezia e nelle aree dove si riversa il Po, oltre che nel golfo di Trieste.
Sempre sul fronte inquinamento, il 37% degli insediamenti costieri con oltre duemila abitanti nel Mediterraneo non dispone di un impianto di trattamento dei reflui e il problema interessa anche l’Italia, in particolare la Sicilia. Un quarto delle coste del bacino soffre anche del fenomeno dell’erosione, incluse alcune aree di grande valore ecologico, come il mar Ligure, la costa tirrenica dell’Italia e il delta del Po. 

Per leggere il rapporto integrale sullo stato ecologico del Mediterraneo clicca qui! (Formato pdf)

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