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where Milano when Lun, 02/02/2015 who redazione

Stop alla ricerca di giacimenti di CO2 a Certaldo. Negli Usa paura per il fracking. Il Tar ferma le trivelle a Teramo. Il M5S su Tempa Rossa. Zaia contro le trivellazioni in Adriatico. In California i comitati mettono a rischio i vigneti e altre vicende

La Toscana contro la ricerca di giacimenti di CO2 - La Regione Toscana non intende esprimersi positivamente sulla Via, la Valutazione di impatto ambientale, per la realizzazione di due pozzi esplorativi per la ricerca di C02 nel comune di Certaldo (Firenze). La decisione è stata presa dalla giunta e verrà comunicata alla Life Energy, la società che ha richiesto l'autorizzazione ad effettuare le perforazioni di ricerca.
 
Usa: in Oklahoma sotto accusa il fracking - In Oklahoma sono state osservate 567 microscosse sismiche in un anno e la paura si indirizza contro l'industria petrolifera e dell'estrazione del gas che ricorre alla tecnica del fracking, la fratturazione delle rocce di scisto con la pressione dell'acqua. Questa tecnologia può produrre microsismicità ma può anche produrre una sismicità indotta più forte e la settimana scorsa sono state avvertite anche dalla popolazione tre scosse, rilevate anche nel vicino Kansas. L'industria petrolifera rappresenta in Stati come l'Oklahoma la principale attività economica e la principale fonte di guadagno e di occupazione (un posto di lavoro su cinque).
 
Il Tar ferma le trivelle a Teramo - Il Tar del Lazio ha annullato un permesso di ricerca di idrocarburi Colle dei Nidi (Teramo) a Bellante, Campli e Mosciano Sant'Angelo.
 
Il M5S chiede una visita dell’Europarlamento a Tempa Rossa - "Una delegazione del Parlamento Ue per far conoscere da vicino il progetto Tempa Rossa e comprendere meglio l'entità dello scempio ambientale e sanitario che questo progetto rischia di provocare": è la richiesta avanzata a Bruxelles al Parlamento europeo dalle eurodeputate M5S Rosa D'Amato ed Eleonora Evi.
 
Zaia: il Veneto contro le trivellazioni in Adriatico - “Sono perfettamente d'accordo con gli albergatori di Jesolo e non solo a parole: la Regione del Veneto anche nei fatti sta cercando di opporsi alla nefanda decisione che mette a rischio quella straordinaria risorsa ambientale ed economica che si chiama mare Adriatico”, ha detto Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.
 
Comitati in Lombardia - La Bassa Bresciana e alcuni paesi della Franciacorta, stando al numero di richieste di ricerca di idrocarburi e di stoccaggio del metano nel sottosuolo, uniti ai permessi di estrazione vigenti, possono essere ritenuti un fazzoletto di Texas. E dove, in parallelo, sono in costruzione tante grandi opere. “Le richieste negli ultimi anni sono state davvero tante, forse perché tradizionalmente la zona è ritenuta ricca idrocarburi e forse perché nel passato sono stati effettuati tentativi di sfruttamento, quindi ci sono pozzi da utilizzare come depositi”, spiega Ezio Corradi dei Comitati Ambientalisti della Lombardia.
 
“No alle trivellazioni per l’acqua irrigua”. In California vigneti a rischio - Con 10mila ettari e un investimento che supera i 60 milioni di dollari, l'università statunitense di Harvard è tra i maggiori viticoltori del Paso Robles, la regione della California del sud a forte vocazione vitivinicola. Attraverso la controllata Brodiaea, l'ateneo è tra i primi 20 investitori assicurandosi anche diritti per la trivellazione di nuovi pozzi per l'approvvigionamento idrico. Ed è proprio per lo sfruttamento delle acque del sottosuolo, con permessi ottenuti poco prima che venisse varata la legge per limitare nuove trivellazioni in una zona a forte rischio siccità, che sono sorte le polemiche. Nello specifico, a muovere la protesta di alcune associazioni ambientaliste, sono stati i permessi ottenuti per la realizzazione di 16 pozzi a una profondità compresa tra 700 e 900 metri. “Questo potrebbe essere potenzialmente pericoloso per i residenti”, ha detto Susan Harvey, esponente ambientalista del North County Watch.
 
Polemiche sulla radioattività petrolifera in Basilicata - Sedimenti radioattivi inferiori ai livelli previsti dalla normativa nazionale ed europea, e inesistenza di un aumento di radionuclidi. Sono i dati contenuti nella relazione definitiva dell'ultimo monitoraggio sull'area utilizzata dalla società Tecnoparco Valbasento e sui rifiuti prodotti dall'estrazione petrolifera e di gas che nell'impianto vengono trattati, presentata nella sala Verrastro della Regione Basilicata. Dalle analisi effettuate attraverso un campionamento attento dell'ambiente, dei fanghi, delle acque di scarico, dell'alveo del fiume Basento mediante l'installazione di piezometri sull'intera area, sia i tecnici dell'Arpab che quelli dell'Ispra hanno confermato appunto una presenza di sedimenti radioattivi inferiori ai livelli previsti dalla normativa nazionale ed europea.
 
In Basilicata un’associazione contro lo Sblocca Italia
- Impugnare alla Corte Costituzionale tre emendamenti petroliferi che sono passati con la Legge di Stabilità: è la richiesta fatta dalla Ola, Organizzazione lucana ambientalista, a tutte le Regioni italiane a eccezione della Basilicata. L'appello non è stato rivolto alla propria Regione perché il governo locale ha deciso di non fare ricorso alla legge Sblocca Italia.

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